Il cattivo poeta è il primo lungometraggio scritto e diretto da Gianluca Jodice.
Il film, prodotto da Matteo Rovere e Andrea Paris, coproduzione italo francese Ascent Film e Bathysphere con Rai Cinema, è ora disponibile su Rai Play. É vincitore di due David di Donatello. Racconta l’inverno della vita del grande poeta e il tramonto di una nazione intera alle porte della seconda guerra mondiale.
Sergio Castellitto è Gabriele D’Annunzio, Francesco Patanè è Giovanni Comini.
Il cattivo poeta: la trama
1936. Giovanni Comini è promosso federale, il più giovane che l’Italia possa vantare. Ha voluto cosi il suo mentore, Achille Starace, segretario del Partito Fascista e numero due del regime. Comini viene subito convocato a Roma per una missione delicata: sorvegliare Gabriele d’Annunzio e metterlo nella condizione di non nuocere…
Già, perché il Vate, il poeta nazionale, negli ultimi tempi appare contrariato, e Mussolini teme possa danneggiare la sua imminente alleanza con la Germania di Hitler.
Ma al Vittoriale, il disegno politico di cui Comini è solo un piccolo esecutore, inizierà a perdere i suoi solidi contorni e il giovane federale, diviso tra la fedeltà al Partito e la fascinazione per il poeta, finirà per mettere in serio pericolo la sua lanciata carriera.
Il cattivo poeta: l’esordio del regista
Jodice sceglie di raccontare, per Il suo esordio, gli ultimi anni di vita di una delle figure più complesse della letteratura e politica italiana. D’Annunzio, interpretato da un concentratissimo Castellitto, disilluso, è sotto il controllo della classe politica. Recluso nella sua casa, un vecchio mausoleo, scuro e lontano dalla civiltà, il Vate trova unico piacere nel ricordare ai suoi unici ascoltatori, i fedeli rimastigli vicino, i giorni che furono.
L’ultimo arrivato presso la sua cerchia è il giovanissimo federale Giovanni Comini. Il ragazzo, sorpreso dall’incarico, entra in punta di piedi nel mondo di D’Annunzio. Il suo modo di essere, la semplicità e l’educazione, lo renderanno il confidente del Poeta.
L’incontro di due mondi
Il cattivo poeta è l’incontro di due mondi.
Da una parte, quello di un anziano militare, stanco e deluso. E dall’altra quello di un giovane, entusiasta e fiducioso. Il dualismo tra i due personaggi anima l’intera narrazione filmica che, complice la bellissima fotografia e la fedele ricostruzione storica, riesce a descrivere l’Italia degli anni 1936-1937. Benito Mussolini, all’apice del suo successo, si apprestava a dichiarare l’alleanza con la sempre più forte Germania. D’Annunzio, relegato a figura di contorno, sofferente delle ferite fisiche e mentali, si sente sempre più lontano dal suo vecchio credo e trova in Comini un confidente.
Comini, attento e comprensivo, studia il Poeta e dalle sue parole percepisce gli ideali di un mondo politico ormai lontano. Il federale conosce così un’altra visione politica, ancora più vicina ai suoi ideali.
“Di ogni idea bella se ne realizza sempre una versione più cupa“
Il crescente rapporto tra i due personaggi è raccontato da una regia lineare e attenta ai particolari. Più Comini si avvina al Vate e più la regia si concentra sugli spazi, interni ed esterni, affinché siano stretti intorno ai due. E mentre la sceneggiatura è attenta nel definire dialoghi tra cui trapeli, anche attraverso la pause, il significato di ogni parola, la fotografia di Daniele Ciprì (non a caso premiata con un David) è il terzo elemento della narrazione.
Grigia negli esterni, cupa, con tinte di ambra, negli interni. Tutti gli elementi del film sono collegati al lento declino, fisico e morale, di D’Annunzio e dello stesso movimento fascista che, avvicinandosi alla Germania, consegnava l’Italia al terrore della dittatura.
Il Cattivo Poeta: Castellitto e Patané
La riuscita di questa ottima opera prima è da individuarsi anche nella coppia formata da Castellitto e Patané. I loro D’Annunzio e Comini hanno un rapporto misurato perfino nella distanza corporea. Sono vicini ma lontani. Sono diversi ma simili. Castellitto, attore di grande esperienza, è bravo nel gestirla, insieme alla stessa importanza del personaggio senza prevaricare su Patané. Quest’ultimo, alla sua prima volta in un lungometraggio, compie un lavoro di tutto rispetto, restituendo un Comini contenuto nella divisa, umano e sensibile nella vicinanza al Poeta. E sebbene la grandezza poetica di D’Annunzio fosse stata, e ancora è, critica, chi ha avuto modo di studiarla e approfondirla, non può non riconoscerla. Gabriele D’Annunzio, nel bene e nel male, è stata un’anima creativa viva, unica e appassionata. Una passione poi sfociata in scelte moralmente discutibili, ma che non ha mai nascosto. La sua verità, la sua ragione è sempre stata portata avanti con profonda convinzione. Sergio Castellitto, ancora una volta, dà prova di essere un grande attore misurandosi con un personaggio di tale calibro, interpretandolo con onestà. La caduta di D’Annunzio, da fisica diventa morale e poi psicologica, perchè compromessa dall’abbandono di un partito che lo additò come soggetto pericoloso.
Il risultato è l’ennesima interpretazione di un grande attore, grazie anche alla regia di Gianluca Jodice che offre a Castellitto una chiave di lettura per ottenere un nuovo personaggio diverso dai precedenti.
“Il cattivo poeta”: il cast
Nel cast con i due protagonisti: Tommaso Ragno, Clotilde Courau, Fausto Russo Alesi, Massimiliano Rossi e Elena Bucci. E con Lidiya Liberman, Janina Rudenska, Lino Musella. Distribuito da 01 distribution in sala, il film è l’esordio davanti la macchina da presa per Patanè.
Gianluca Jodice ha diretto diversi cortometraggi tra cui La signorina Holibet con cui ha vinto il Sacher Festival, il cortometraggio è inserito nel dvd I migliori corti italiani. Nel 2002 Ritratto di bambino, vince la menzione speciale al Torino Film Festival e ottiene due candidature per il Nastro d’Argento.
Successivamente ha diretto la serie 1992 e il documentario Cercando la Grande Bellezza. Prodotto da Matteo Rovere e Andrea Paris, in collaborazione con Rai Cinema, il Film, girato con più di 200 comparse al Vittoriale, Brescia, Nespi e Roma, ripercorre luoghi storici del tempo.
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