Arriva su CHILI, distribuito da Emera Film, Nella casa di Dorothy, il documentario di Francesco A. Mondini prodotto da Opheliasflower, che documenta la vita delle famiglie di alcuni bimbi e ragazzi autistici. Il documentario è stato pensato a partire dalla necessità di diffondere quanta più consapevolezza possibile riguardo l’autismo, nell’obiettivo concreto di dissipare la nuvola di falsi miti e di oscuri pregiudizi che circondano i disturbi dello spettro autistico. Il lungometraggio è inoltre inserito nella rete di supporto per l’associazione di genitori Nella Casa di Dorothy, nella realizzazione materiale di una Casa per il dopo di noi, che possa ospitare i loro figli e figlie quando loro non ci saranno più.
Il documentario e la favola
Nella casa di Dorothy è un documentario delicato. Il regista dà spazio ai veri protagonisti di questo lavoro. I genitori di bambini e giovani autistici, con le loro difficoltà, paure e speranze.
Pur essendo un documentario, Nella casa di Dorothy inizia come una favola. Una giovane donna bionda (Lara Sak), che indossa un abito bianco e scarpe rosse, giunge a un vecchio casale di campagna e inizia a ricostruire le stanze per dare una casa ai giovani protagonisti delle quattro storie raccontate e a chi come loro vive le stesse difficoltà.
L’incipit de Nella casa di Dorothy è un chiaro riferimento al Mago di Oz, favola che racconta come il leone, l’uomo di latta e lo spaventapasseri hanno in sé tutto ciò che desiderano. Basta guardare nelle stanze dell’anima per trovare il coraggio, l’intelligenza e il cuore necessario per affrontare qualsiasi battaglia.
Come la battaglia di Tiziana, la mamma di Morgana, e di tantissimi altri genitori che lottano ogni giorno contro un gigante muto, cieco e sordo: L’autismo.
Questo racconto in Nella casa di Dorothy, è il secondo documentario realizzato da Francesco Mondini, che attraverso le storie di Musta, Samuele, Isabella e Morgana documenta le loro vite e le loro passioni.
Come Musta che ama il volo e gli aeroplani; Samuele che ama lo sport e giocare con gli altri bambini; Isabella che riesce ad esprimere i suoi desideri attraverso la musica. E poi c’è Morgana che con la sua dolcezza ha dato a sua madre Tiziana la forza di fondare un’associazione di genitori.
Il documentario, della durata di circa 50 minuti, ha una duplice finalità. Oltre a far conoscere l’autismo e a sfatare i falsi miti e oscuri pregiudizi, ha l’obiettivo di sostenere l’associazione di genitori Nella casa di Dorothy nella realizzazione di una “Casa per dopo di noi”, che possa ospitare i loro figli quando loro non ci saranno più.
Nella casa di Dorothy potrà essere acquistato o noleggiato anche su Teca tv, una web tv che da sempre ha scelto di offrire un vasto spazio al cinema indipendente; parte degli utili saranno poi devoluti per la costruzione della casa.