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RADIOACTIVE di Marjane Satrapi: Marie Curie vista con gli occhi del presente

Radioactive di Marjane Satrapi raffigura, rileggendolo, un passato avvolto nelle tenebre e nella morte, con l'intenzione di far emergere una donna dalla grande tempra e dall'importanza riesaminata e confermata. Il film è disponibile on demand su Sky Primafila, Chili, Rakuten TV, Infinity, Apple TV, Google Play.

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Marjane Satrapi (Persepolis, Pollo alle prugne) torna alla regia, dopo cinque anni, con Radioactive, film sulla figura di Maria Skłodowska, più nota come Marie Curie, la celebre fisica e chimica polacca. Il film è disponibile on demand su Sky Primafila, Chili, Rakuten TV, Infinity, Apple TV, Google Play.

Trama di Radioactive

Viene ripercorsa la vita di Marie, a Parigi, dall’incontro con quello che sarebbe diventato suo marito, Pierre Curie. I due inizianorono a lavorare insieme e finirono con l’innamorarsi e lo sposarsi. Le loro ricerche scientifiche li portarono alla vittoria del premio Nobel e rivoluzionarono la scienza moderna.

Recensione

La regista iraniana, che ha raggiunto il successo nel 2007 con il film d’animazione Persepolis, si è cimentata con la complessa figura di una delle donne più importanti del Novecento. Come per Persepolis, anche con Radioatcive la Satrapi si è basata sul soggetto di una graphic novel.

Radioactive di Marjane Satrapi

Il film inizia dalla fine, dal 1934, e si sviluppa tutto tramite flashback che ripercorrono gran parte della vita di Marie. Ma l’andamento temporale non si svolge in modo lineare; un flashback dentro il flashback torna ai tempi della sua infanzia. Ma soprattutto sono presenti vari flashforward, salti verso il futuro che portano letteralmente lo spettatore ad assistere agli effetti delle scoperte di Marie e Pierre Curie. La scoperta del radio e del polonio e le ricerche sulla radioattività hanno causato immensi cambiamenti negli anni a venire. Effetti che hanno rivoluzionato la nostra vita, con risvolti sia positivi che negativi. Vediamo quindi un bambino sottoposto a radiazioni per ridurre il cancro, il lancio della bomba a Hiroshima, i test nucleari nel Nevada e l’episodio di Chernobyl.

Il tempo appare come una materia fluida o, per meglio dire, vengono abbattute le barriere che tengono separate le varie “stanze temporali”. Si forma un unico presente in cui possiamo muoverci, anche fisicamente tramite Marie stessa, attraverso periodi diversi, così come ci spostiamo proprio da una stanza all’altra. La sua infanzia, il suo presente e il futuro appaiono non solo legati ma anche compresenti. È la rappresentazione di come gli eventi modifichino e segnino la nostra vita e, più in generale, la società, collegando tutto con un nastro sottile. E, al tempo stesso, è anche la rappresentazione dell’essenza del cinema, in grado di manipolare il tempo e di plasmarlo a piacimento.

Il pretesto biografico

Radioactive è segnato dalla Morte, che aleggia costantemente tramite la malattia, negli eventi tragici del futuro ma anche con la morte stessa di personaggi cari a Marie. La Vita tenta di fare da contraltare, con la nascita dell’amore, delle scoperte scientifiche e delle due figlie, ma soccombe allo spirito più lugubre, che si manifesta anche attraverso le ambientazioni molto spesso notturne. Lo sviluppo biografico e storico appare come un pretesto, in quanto non è un film che trova il proprio centro nell’epoca di cui parla. È ben ancorato al presente, al mutamento sociale che stiamo vivendo in questi anni.

Vale in primis per la rappresentazione della protagonista, una donna forte, audace, indomabile. Marie traccia la strada davanti a sè e abbatte tutti gli ostacoli che le si presentano davanti. Si trova a dover combattere prima con i colleghi scienziati, che le negano gli spazi di cui ha bisogno per le ricerche. In seguito lotta tenacemente per difendere il proprio lavoro e i suoi risultati e infine si trova a dover fare i conti con le regole morali che dominavano la Parigi di inizio secolo scorso. Una vita segnata dalla lotta, da pregiudizi e discriminazioni in quanto donna e in quanto polacca. Trova l’amore ma accetta il matrimonio con la consapevolezza di non voler essere la “donna di” e di voler mantenere la propria identità. Condivisione, non subordinazione.

“Non ti considererò mai la mia donna, ma mi piacerebbe condividere la mia vita con te”

La rilettura della Storia

Radioactive segue la tendenza contemporanea di rianalisi, di revisione della Storia. Sia nella chiave espressa poco sopra, sia nell’ispezione e nel giudizio dei fatti che le appartengono. Come detto in precedenza, il film ci mostra, con dei salti nel futuro, gli effetti delle scoperte e delle ricerche dei Curie. Effetti che si dimostrano molto positivi ma anche tremendamente negativi. Nel finale, tramite la protagonista, arriviamo persino a chiederci se tali scoperte siano effettivamente un bene o un male. Una riflessione da sempre molto attuale ma che in questo caso viene inasprita da quella che sembra una costante opera di giustificazione e discolpa. Per poi trovare un’ovvia, e scontata, risposta alla fine.

“Hai lanciato un sasso nell’acqua, non puoi controllarne gli effetti”

Il film di Marjane Satrapi raffigura, quindi, un passato avvolto nelle tenebre e nella morte, con l’intenzione di far emergere una donna dalla grande tempra e dall’importanza riesaminata e confermata. Può risultare un classico biopic ma, oltre al significativo intervento sul fattore temporale, mostra un rovesciamento dello sguardo tradizionale. Non si parte più da un personaggio e un’epoca storica per rileggere il presente, ma è proprio ancorandoci e legandoci all’oggi che ha origine la rivalutazione del passato e della Storia. In Radioactive però, come spesso accade in determinati film contemporanei che si avvalgono proprio di quello sguardo, si avverte un senso eccessivamente didascalico. Portandola, quindi, ad essere un’opera quasi programmatica e sfilacciandosi nella sua unità narrativa.

La protagonista è interpretata ottimamente dalla britannica Rosamund Pike (A Private War, Hostiles). Mentre il marito Pierre e la figlia Irene sono interpretati da Sam Riley e dalla emergente Anya Taylor-Joy (già vista nel recente Emma.)

Trailer di Radioactive

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  • Anno: 2019
  • Durata: 103'
  • Distribuzione: Eagle Pictures
  • Genere: Biografico, Storico, Drammatico
  • Nazionalita: Regno Unito
  • Regia: Marjane Satrapi
  • Data di uscita: 15-July-2020