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Film da Vedere

Montparnasse femminile singolare, l’opera prima di Léonor Séraille premiata con la Camera d’or, in dvd

Montparnasse femminile singolare è innanzitutto e per lo più l’efficace messa in scena di un romanzo di formazione ai tempi della società liquida

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Per parlare dell’interessante Montparnasse femminile singolare, opera prima di Léonor Séraille, premiata con la Camera d’or al Festival di Cannes 2017, probabilmente è opportuno cominciare dalla fine, da quell’inquadratura conclusiva in cui la regista indugia sullo sguardo bicolore della sua intrepida protagonista, la scoppiettante Paula, interpretata dalla brava e commovente Laetitia Dosch. Si, perché quella contraddizione cromatica – quei due occhi, uno marrone e uno azzurro – esprime perfettamente i dissidi emotivi vissuti dalla giovane donna, che se di primo acchito costituiscono un ostacolo, successivamente le consentono di diventare ciò che è, una persona con una storia, un percorso e il suo specifico itinerario di evoluzione emotiva.

Montparnasse femminile singolare è innanzitutto e per lo più l’efficace messa in scena di un romanzo di formazione ai tempi della società liquida, sullo sfondo di una Parigi anonima, una metropoli piuttosto indifferente in cui, comunque, Paula cerca di rimanere a galla, di non farsi inghiottire. Viene abbandonata malamente dal fidanzato, un fotografo famoso, dopo dieci di relazione; il padre è morto e il rapporto con la madre è pessimo. È sola. Lei e Parigi. Uno scontro impari. Il film inizia con la sua caduta, un trattamento sanitario obbligatorio cui viene sottoposta per l’evidente stato di alterazione. Paula non è un’eroina, è una donna fragile, a tratti anche non troppo perspicace, che però ha mantenuto purezza di sguardo, in lei non c’è ambiguità, è una che affronta la vita a viso aperto, prendendo drammatiche cantonate.

Léonor Séraille ci mostra la sua risalita dal baratro, la ricerca di un appiglio cui aggrapparsi per tentare di rimettersi in piedi: seppur assai maldestramente, Paula inizia un faticoso viaggio alla ricerca di sé, passando lentamente dallo stato di oggetto passivo a quello di soggetto che si muove con consapevolezza, capace di compiere scelte e decidere quale direzione imprimere alla propria vita. Ma il suo è un cammino tutt’altro che lineare, piuttosto è costellato di inciampi, rovinose cadute e rovesciamenti. E in tutto questo vorticoso peregrinare a emergere è una straordinaria umanità, che rende lo spettatore indulgente nei suoi confronti, quantunque assista ai numerosi guai causati dall’eccessiva irruenza. L’imperfezione (ritorna di nuovo quello “strabismo cromatico” di cui sopra) non è un fardello di cui disfarsi, ma il motore che innesca il movimento, situando Paula all’interno di un necessario divenire, senza il quale diverrebbe, mutuando una felice espressione del gergo kantiano de La critica della ragion pura, “un pupazzo inanimato”.

La regia a tratti minimale di Léonor Séraille – in altri momenti, invece, assai empatica e visibile – si confà perfettamente allo spirito della storia messa in scena, laddove si percepisce chiaramente che la cineasta parteggia per la sua protagonista, ma la sua è una partigianeria comprensibile, poiché talvolta, come nella fattispecie, è necessario schierarsi, prendere posizione, soprattutto in considerazione del fatto che nel mondo contemporaneo la degenerazione antropologica-consumistica ha dato sempre più corpo a individui asettici, freddi, distanti, incapaci di farsi coinvolgere dall’ebbrezza della vita, dalla sua eccedenza e dal suo meraviglioso e inespugnabile mistero. Ben venga, allora, Paula, la sua confusione, l’incapacità di controllare le eruttanti emozioni. È viva, l’esatto opposto di quei tanti morti viventi così efficacemente rappresentati dalla geniale iconografia cinematografica inaugurata dal grande e compianto maestro George A. Romero.

Montparnasse femminile singolare è un’opera fresca, sincera, necessaria, che convoca lo spettatore a rimettersi in discussione, invitandolo a rinunciare a quella rassicurante, ma altresì assai mortifera, inerzia in cui spesso capita di ristagnare, in favore di un salutare movimento, un divenire che, in fondo, è proprio ciò che ci costituisce nel profondo.

Pubblicato da Parthénos e distribuito da CG Entertainment, Montparnasse femminile singolare è disponibile in dvd, con audio in italiano e originale (Dolby Digital 5.1) e sottotitoli in italiano e per non udenti opzionabili. Nei contenuti extra è presente il trailer del film.

Trova Montparnasse femminile singolare su CG Entertainment

  • Anno: 2017
  • Durata: 97'
  • Distribuzione: CG Entertainment
  • Genere: Commedia drammatica
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: Léonor Séraille