Connect with us

Rome International Documentary Festival

RIDF 2025: tutti i vincitori e i momenti chiave dell’edizione

Il Rome International Documentary Festival, tra impegno civile, sperimentazione e grande partecipazione del pubblico.

Pubblicato

il

New Beginnings racconta un’America in declino e la difficile ricerca di un nuovo inizio. RIDF vincitori

Il Rome International Documentary Festival 2025 (RIDF) ha decretato i vincitori domenica 7 dicembre al Cinema Tibur. Si conferma così come uno degli appuntamenti più rilevanti per il cinema del reale. L’edizione di quest’anno ha registrato 36 film da 29 Paesi, oltre 20 registi ospiti e più di 2.000 spettatori.

Un’edizione all’insegna della resistenza culturale

Nel corso della cerimonia di chiusura, i direttori artistici Emma Rossi Landi e Christian Carmosino Mereu hanno ribadito il ruolo del RIDF come presidio culturale. Rossi Landi ha ricordato come il festival rappresenti «un luogo vivo in cui conoscere, riflettere e interagire in modo profondo e umano», sottolineando che la resistenza passa anche attraverso la condivisione. Carmosino Mereu ha evidenziato la qualità della selezione 2025, caratterizzata da “film innovativi, non omologati e capaci di sperimentare”, segnando così un atto di vitalità e libertà creativa.

Tutti i premi del RIDF 2025

L’edizione 2025 ha premiato opere che ampliano lo sguardo sul reale, mescolando sperimentazione formale, impegno civile e narrazioni intime.

Premio del Pubblico
One More Show di Ahmed Al Danaf e Mai Saad (Egitto, Palestina)

Concorso World-Doc

Miglior Documentario Internazionale – New Beginnings
di Isabelle Ingold e Vivianne Perelmuter (Belgio, Francia)
La giuria ha premiato un’opera che attraversa memoria, identità e paesaggi interiori, seguendo il viaggio di Mook, 65 anni, tra ricordi di guerra e nuove consapevolezze.

Premio Speciale della Giuria – La Dernière Rive
di Jean-François Ravagnan (Belgio, Francia, Qatar)
Un lavoro che ricostruisce con rispetto e profondità la storia di un migrante, trasformando un caso di cronaca in un racconto umano ricco di sorprese.

Concorso Ita-Doc

Miglior Documentario Italiano – Il castello indistruttibile
di Danny Biancardi, Virginia Nardelli, Stefano La Rosa (Italia, Francia)
Un film che esplora la capacità dei bambini di reinventare gli spazi e di proiettarsi in un futuro possibile anche nei contesti più difficili.

Menzione Speciale – Waking Hours
di Federico Cammarata e Filippo Foscarini (Italia)
Un’esperienza visiva e sonora immersiva che riflette su confini, frontiere e percezione sensoriale.

Premio AAMOD – Personale
di Carmen Trocker (Italia, Austria)
Riconosciuto per aver dato voce alle vite invisibili dei lavoratori migranti di un grande hotel, con empatia e rigore narrativo.

Concorso Short-Doc

Miglior Documentario – I Wanted to Hear Your Voice
di James Pellerito (USA)
Un ritratto intimo e struggente del legame tra madre e figlio, sorretto da un potente archivio sonoro.

Menzione Speciale – Devotee
di Roberta Palmieri e Francesco Rubattu (Italia)
Un racconto intenso che esplora desiderio, ambiguità e dinamiche relazionali asimmetriche.

Premio del Pubblico MyMovies – Devotee
di Roberta Palmieri e Francesco Rubattu (Italia)

RIDF Vincitori Premi tecnico-artistici al

Sono stati inoltre assegnati i riconoscimenti dedicati agli aspetti tecnici e creativi:

  • Miglior Suono: Filippo Foscarini per Waking Hours

  • Miglior Fotografia: Monica Strømdahl per Flophouse America

  • Miglior Montaggio: Chiara Marotta per Una cosa vicina

  • Miglior Produzione: Mai Saad per One More Show

Premi delle giurie studentesche

Le giurie composte dagli studenti del DAMS Roma Tre, del Dipartimento SARAS de La Sapienza e della RUFA hanno premiato:

Miglior Documentario ITA-DOC – Il quieto vivere
di Gianluca Matarrese (Italia)
Un racconto personale che diventa universale, tra ironia e amarezza, capace di restituire la complessità delle relazioni familiari.

Best Documentary WORLD-DOC – If I Die Today
di Camilla Arlien (Danimarca)
Un viaggio emotivo che fonde presente e passato, trasformando lo spettatore nel confidente più intimo del protagonista Jannik.

Un festival che guarda al futuro

Il RIDF 2025 si conferma così un laboratorio aperto sul mondo. Capace di attrarre pubblico, autori e studenti in un dialogo continuo sul potere del documentario contemporaneo. Un’edizione che celebra la sperimentazione, il coraggio delle storie e la forza della comunità. Pone così le basi per un futuro ancora più ricco di visioni, idee e nuove forme di resistenza culturale.