Connect with us

Focus Italia

‘Petra’ La conferenza stampa della terza stagione

La conferenza stampa della terza stagione di Petra anticipa di circa una settimana l'uscita su Sky Cinema, prevista per mercoledì 8 ottobre.

Pubblicato

il

petra terza stagione conferenza

In attesa dell’arrivo della terza stagione su Sky Cinema, si è svolta a Roma la conferenza stampa di Petra, l’apprezzatissimo show Sky Original con Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi. All’appello, i due protagonisti, affiancati dalla regista Maria Sole Tognazzi e dalle  sceneggiatrici Giulia Calenda e Ilaria Macchia.

Prodotta da Sky Studios e Cattleya, la nuova stagione esordirà in esclusiva su Sky Cinema e in streaming solo su NOW mercoledì 8 ottobre.

Petra | La terza stagione è come un ritorno a casa

«Io non vedevo l’ora di tornare – esordisce Paola Cortellesiè vero che c’è qualcosa di speciale intorno a questo set. C’è qualcosa che ci lega, io mi sento molto a casa. Sono felice che tutti la amino. Nonostante sia molto ruvida, è anche un modello ispirazionale per molte donne. Difficile incontrare donne che non si curino mai del giudizio altrui. Petra non è che combatte gli stereotipi, non li vede proprio. Per me è 10 passi avanti. Chiaramente ci sono delle conseguenze, ma corre il rischio.»

Petra è la mia beniamina. – Paola Cortellesi

A tal proposito si collega la regista, Maria Sole Tognazzi: «Dico sempre che, quando salutavamo il set, le persone e Petra, c’era il pensiero di dire “mi mancherà molto”, come quando parte un amico. Sapevo che Paola avrebbe avuto il suo film, sapevo ci sarebbe stata una pausa. Ma è stato un grande piacere tornare.»

«Nell’anno in cui non abbiamo lavorato – si inserisce Andrea Pennacchimi facevo mandare insulti registrati da Maria Sole e Paola (ride, ndr.).»

petra terza stagione conferenza

Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi al photocall della terza stagione di Petra – Ph. credit Simona Panzini

«Eravamo d’accordo che fosse Petra il primo personaggio da interpretare dopo C’è ancora domani – prosegue la Cortellesi – Ero felice di averlo già stabilito e del pensiero di questo ritorno. Nel frattempo ho incontrato e conosciuto Alicia Gimenéz Bartlett (l’autrice dei romanzi da cui è tratta la serie, ndr.).»

La ricerca dell’equilibrio e delle cose da raccontare

«La ricerca – spiega la Tognazzi – grazie anche alla scrittura e alla base partendo dai libri di Alicia, dell’equilibrio tra il giallo e ciò che riguarda la vita personale dei protagonisti, è stata la cosa più spassosa. Ci siamo messi tutti in gioco per farlo. Anche attraverso i momenti più leggeri, abbiamo tentato di portare una ventata di novità, andando a conoscere più a fondo i personaggi.»

Quando si gira un film io cerco la mia felicità atraverso quella dei miei personaggi. – Maria Sole Tognazzi

«Ogni volta che ci troviamo ad affrontare Petra – dice Giulia Calenda, una degli sceneggiatori insieme a Furio Andreotti e Ilaria Macchia – siamo davanti a una sfida. Abbiamo capito che piacciono i casi legati ai personaggi. Più troviamo un nesso emotivo, più sembra esplodere, diventa potente. In questo caso il convento (in cui è ambientato il primo episodio, ndr.) simboleggia il silenzio che a Petra manca.»

«Questo è il punto di partenza e lo sforzo maggiore nell’adattamento – precisa la Macchia – perché i racconti mostrano un personaggio che con il tempo cambia, anche se mantiene la radice. Per noi Petra è un faro sempre acceso, il nostro compito è solo vedere cosa c’è e prendere quello che è più giusto.»

Il giallo è anche nella ricostruzione dei personaggi. – Manuela Mandracchia

Petra raccontata dalla Cortellesi alla conferenza stampa della terza stagione

«Quando ho iniziato il progetto sei anni fa – riprende la parola la Cortellesi – l’ho affrontato con molti dubbi. Amavo il personaggio ma non sapevo come sarebbe arrivato, perché è difficile farlo amare all’inizio. Per me è paradossale ora sentirla come un pezzo di famiglia.

Io Petra non la lascerei mai, è proprio un mio pezzo di cuore.

Lei non si cura degli altri, pensa a sé. Probabilmente è un personaggio che non compie una rivoluzione, ma sicuramente ha una sua visione della vita, è illuminato. Prendendosi anche le complicazioni negative che questo comporta. Lo trovo un personaggio molto contemporaneo, che in questo momento storico è bello affrontare, perchè oggi più che mai abbiamo tanto a che fare con il giudizio degli altri. È una figura libera.»

petra terza stagione conferenza

Uno scatto dal photocall della terza stagione di Petra – Ph. credit Simona Panzini

Tra ironia e il cambio di location

E continua: «L’ironia c’è già dai libri, poi dalla sceneggiatura, poi ci confrontiamo e la vicinanza con Maria Sole aiuta tantissimo. Penso che i personaggi che fanno breccia nel curoe debbano avere ironia, che spesso è sarcasmo, come quello di Petra, anche scorretto. La rende molto più affascinante.»

L’ironia rende tutto molto più affascinante secondo me. – Paola Cortellesi

Poi il discorso si sposta sulla nuova location, citata anche nel trailer: «Si va a Palermo ed è come una gita fuori sede. Genova è talmente tanto radicata, che è difficile immaginare Petra lontana da lì, anche se è trapiantata dalla Capitale.»

«Il cambiamento è stato difficile soprattutto per Pennacchi (ride, ndr.) – aggiunge la Tognazzi – ma Genova è fondamentale, anche per il successo della serie. È un personaggio vero e proprio, almeno noi ci siamo avvicinati così alla città.»

‘Petra’ terza stagione: torna l’iconica Ispettrice su Sky e Now

*Sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.