Gianni Amelio, Roberto Andò, Maurizio Nichetti sono i protagonisti premiati di ValdarnoCinema Film Festival 2025, la 43esima edizione in programma dal 7 all’11 ottobre a San Giovanni Valdarno (Arezzo).
I grandi nomi di ValdarnoCinema Film Festival 2025
Con moltissimi titoli arrivati da tutto il mondo, la selezione comprende 26 film in concorso, tra lungometraggi e cortometraggi. Invitati d’eccezione tre grandi autori del cinema italiano: Gianni Amelio, Roberto Andò e Maurizio Nichetti. I primi due riceveranno il Premio Marzocco alla Carriera, il terzo il Premio Valdarno Cinema alla Carriera. Tre momenti unici di incontro e discussione intorno ai loro percorsi artistici e professionali, molto diversi e proprio per questo così entusiasmanti, a partire dai loro ultimi film, rispettivamente Campo di battaglia, L’abbaglio e AmicheMai. Il programma include anche eventi speciali come la doppia proiezione de La vita da grandi con dibattiti sui disturbi dello spettro autistico; una serata contro la violenza sulle donne con l’artista e presidente di giuria Zoya Shokooi, la regista Sara Hourngir e la giornalista Annalisa Cuzzocrea.
Le dichiarazioni in conferenza stampa
Come sottolineato dal sindaco di San Giovanni Valdarno:
Il Festival rappresenta, ormai da oltre quarant’anni, il fiore all’occhiello della città, un appuntamento che unisce comunità e cultura e che ha saputo crescere insieme al territorio. ValdarnoCinema Film Festival non è soltanto una rassegna cinematografica, ma un vero e proprio patrimonio condiviso, capace di dare prestigio a San Giovanni Valdarno, aprirla al mondo e al tempo stesso rafforzarne l’identità.
Luigi Nepi, presidente del comitato organizzatore, ha voluto ribadire l’importanza di una rassegna che non si è mai fermata e non ha mai interrotto la sua programmazione.
L’idea è andare verso i gusti dei giovani con opere che arrivano da tutto il mondo e opere prime e seconde del cinema italiano. E con il manifesto di quest’anno (una mano, dopo quella dello scorso anno in segno di pace, che chiede aiuto) non mancheranno spunti per parlare di attualità e di tutto quello che succede nel mondo.

Marco Luceri, direttore artistico, sottolinea come:
La 43/ma edizione del ValdarnoCinema Film Festival sia tra le più ricche degli ultimi anni, grazie alla qualità dei film e alla presenza di numerosi ospiti.
Inaugurazione e chiusura del ValdarnoCinema Film Festival
Martedì 7 ottobre, il festival aprirà le sue attività alle 17 con la presentazione del libro Lars Von Trier. La luce oscura di Elisa Battistini (Bietti) e incontro con l’autrice, presso Palomar – Casa della Cultura. Alle ore 21 la proiezione del cortometraggio in concorso corto C’è da comprare il latte di Pierfrancesco Bigazzi (alla presenza del regista e degli attori Alessandro Benvenuti e Roberto Abbiati) precederà Unicorni (lungometraggio in concorso) alla presenza della regista Michela Andreozzi: una dramedy che con intelligenza e delicatezza esplora il ruolo dei genitori di fronte alle scelte dei figli. Al film seguirà un Q&A con il pubblico.
La chiusura del festival sabato 11 ottobre, dopo la consueta cerimonia di premiazione dei vincitori della 43ª edizione del ValdarnoCinema Film Festival è affidata al regista Maurizio Nichetti, che riceverà il riconoscimento del Premio “ValdarnoCinema” alla carriera e introdurrà a seguire il suo ultimo film: Amichemai.
Il concorso
Tra i lungometraggi in gara, oltre al film di apertura, ne troviamo molti altri: dal Giappone River Returns di Masakazu Kaneko, un viaggio attraverso la memoria e il paesaggio fluviale giapponese (8 ottobre); La vita da grandi di Greta Scarano, al cui centro della trama troviamo Irene (interpretata da Matilda De Angelis) che torna a occuparsi del fratello Omar, un giovane autistico con il sogno di diventare indipendente e rapper (8 ottobre ore 18 con gli attori Yuri Tuci e Paolo Hendel, che incontreranno il pubblico); Radio Solaire di Federico Bacci e Francesco Eppesteingher che racconta l’incredibile storia del bolognese Giorgio Lolli, ex operaio e sindacalista diventato pioniere delle radio libere in Africa (9 ottobre ore 16).

E poi ancora L’origine del mondo, esordio alla regia di lungometraggi di Rossella Inglese (9 ottobre ore 18 alla presenza della regista) e il documentario Women for Iran di Sara Hourngir, documentario che nasce dalla volontà di raccontare e informare sulla guerra civile che pervade l’Iran da molti anni (9 ottobre ore 21). È la storia corale di quattro amici che si ritrovano a fare i conti con le scelte di vita, i rapporti affettivi e i sogni rimasti in sospeso quella raccontata in Di noi 4 di Emanuele Gaetano Forte (10 ottobre ore 16) a cui seguirà La cosa migliore di Federico Ferrone che affronta i temi dell’identità culturale e la criminalità giovanile (10 ottobre ore 18 con il regista presente).
Le proiezioni si concludono sabato 11 ottobre con All the way to the endless di Liang Shi (ore 16) e C’è un posto nel mondo di Francesco Falaschi (ore 18, alla presenza del regista) che indaga i temi dell’ appartenenza, del cambiamento e della ricerca di un equilibrio tra legami passati e aspirazioni future. Città o paese? Partire o restare?
Cortometraggi
Dalle animazioni poetiche e visionarie fino ai lavori che indagano rapporti familiari e le fragilità individuali, in programma troviamo tra le animazioni: Black (out) & White di Gianni Zauli; Confini, canti di Simone Massi; Dancing in the rain di Chao-chun Yeh (da Taiwan); Dobrina di Hannes Rall (Germania); Gorrion di Alonso Carrillo (Canada); Homo Homini Lupus di Lorenzo Bentivogli e infine Hatch di Alireza Kazemipour, Panta Mosleh (Iran).
Tra le opere di fiction: 10.10.99 di Matteo Bocchi; Alba Blu di Emanuela Mascherini; Burul di Adilet Karzhoev (Kazakistan); Caos organizzato di Luigi D. Toreo; C’è da comprare il latte di Pierfrancesco Bigazzi; La buona condotta di Francesco Gheghi; Majoneze di Giulia Grandinetti e Rochelle di Tom Furniss (Nuova Zelanda).
Eventi speciali e dedicati alle scuole
Un legame importante è quello che si è creato negli anni tra il festival e il territorio con le scuole di San Giovanni Valdarno alle quali saranno dedicate ben cinque matinée. In particolare, giovedì 9 ottobre è in programma un incontro focalizzato sulla violenza contro le donne e sui disturbi dello spettro autistico e con la proiezione dei film Sante o puttane di Giovanni Dinatale e La vita da grandi di Greta Scarano, saranno presenti l’attore Yuri Tuci (La vita da grandi) e il regista Giovanni Dinatale, introdurranno i film esperti psicologi e psicoterapeuti dell’Associazione Basaglia.
Giovedì 9 ottobre la prima serata sarà poi dedicata a un focus sulla lotta contro la violenza sulle donne e la condizione della donna in Iran: un incontro con la presidente della giuria Zoya Shokoohi, la regista italo-iraniana Sara Hourngir, la regista Emanuela Mascherini con l’intervento di Annalisa Cuzzocrea a cui seguirà la proiezione dei film Alba Blu di Emanuela Mascherini, Burul di A. Karzhoev (Kazakistan) e il documentario Women for Iran di Sara Hourngir. Segue incontro con il pubblico e Q&A.
Valdarno kids
C’è anche la sezione mattutina che permette agli alunni delle elementari di confrontarsi con i corti d’animazione, non da semplici spettatori, bensì da potenziali creatori, grazie al laboratorio guidato della cartoonist Marta Vangelisti. In programma ci saranno i corti d’animazione: Confini, canti di S. Massi; Dobrina di H. Rall (Germania); Homo Homini Lupus di Lorenzo Bentivogli; Dancing in the rain di Chao-chun Yeh (Taiwan); Black (out) & white di G. Zauli, Gorrion di Alonso Carrillo (Canada).

Foto di Filippo Romanelli
La giuria e i premi
I film in concorso saranno votati dalla giuria ufficiale presieduta dalla video artista iraniana Zoya Shokoohi; Elisa Battisitini e Claudia Porrello, entrambe saggiste e critiche cinematografiche (SNCCI).
Come sottolineato da Luigi Nepi i premi sono un altro punto di forza del festival che sottolineano la vicinanza al territorio.
La giuria assegnerà i seguenti premi ufficiali: il primo classificato riceverà il prestigioso Premio Marzocco (dal valore di € 1000 per il lungometraggio e €500 per il corto), simbolo della città di San Giovanni Valdarno. Il riconoscimento è intitolato a Marino Borgogni, presidente di Valdarno Cinema Fedic scomparso nel 2012, noto per il costante e assiduo impegno nella promozione del festival e della cultura cinematografica. Numerosi gli altri premi: il premio “Amedeo Fabbri” alla migliore interpretazione maschile; il premio “Amedeo Fabbri” alla migliore interpretazione femminile; e infine il premio “Banca del Valdarno” al film di qualsiasi categoria capace di mettere in risalto i valori della cooperazione e della solidarietà.
Tra i premi collaterali segnaliamo: il premio ”Cineclub Fedic Sangiovannese” intitolato a Luciano Becattini, assegnato al miglior film diretto da registi nati o residenti in Toscana; il premio “Diari di Cineclub” assegnato al miglior contributo artistico per la rivista; il premio “Franco Basaglia”, per il film che meglio rappresenta le tematiche della salute e l’igiene mentale, dell’inclusione e integrazione; il premio A.N.P.I, assegnato dal direttivo della sezione A.N.P.I Valdarno per il film che meglio rappresenta i valori della libertà , della Resistenza e della Costituzione Italiana.
Poi anche il Premio “Consulta giovani” del Comune di San Giovanni Valdarno, per il film con il miglior contributo politico, sociale e civile; il Premio “ValdarnoCinema Kids” della sezione dei film d’animazione, riconosciuto dagli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado partecipanti al laboratorio di produzione cinematografica di animazione; il Premio “Accademia della Nunziata” assegnato al film (qualsiasi metraggio) con il miglior contributo culturale e infine il Premio “Università dell’Età libera del Valdarno” al miglior film della giuria dell’associazione.
I nomi del ValdarnoCinema Film Festival 2025
ll festival, il cui comitato organizzatore è presieduto da Luigi Nepi, docente di critica cinematografica all’Università di Firenze, si svolge con la collaborazione del Comune di San Giovanni Valdarno e del Cineclub Fedic sangiovannese, con il patrocinio e il supporto della Regione Toscana. La direzione artistica è affidata a Marco Luceri, responsabile cinema Giunti-Odeon, critico cinematografico e coordinatore del gruppo toscano del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani.