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Gli strangolatori di Bombay (DVD)

Horror avventuroso di ambientazione coloniale prodotto dalla storica Hammer, “Gli strangolatori di Bombay” è uno dei titoli più manieristici del veterano Terence Fisher, girato nel 1959 ma distribuito nel 1960. Un titolo rimasto a lungo sepolto, e ora profanato per il mercato italiano dalla Jubal Cassic Video che lo ripropone con un dvd più che dignitoso.

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Gli strangolatori di Bombay

Horror avventuroso di ambientazione coloniale prodotto dalla storica Hammer, Gli strangolatori di Bombay è uno dei titoli più manieristici del veterano Terence Fisher, girato nel 1959 ma distribuito nel 1960. Un titolo rimasto a lungo sepolto, e ora profanato per il mercato italiano dalla Jubal Cassic Video che lo ripropone con un dvd più che dignitoso.

India, 1926. Gli adoratori della dea Kalì fanno razzia, derubando e mutilando migliaia di vittime che poi seppelliscono in enormi fosse comuni. Il capitano Lewis (Guy Rolfe), al soldo della Compagnia delle Indie, si mette sulle loro tracce e prova l’esistenza della setta.

In Gli strangolatori di Bombay il regista britannico si muove sui binari della sperimentazione. Tornando ai vecchi colori del cinema horror classico, ovvero il bianco e nero, in un’epoca che cominciava ad affermare il colore, pur mantenendo una vaga atmosfera orrorifica di fondo, sembra essere più interessato a mostrare l’India in tutte le sue sfaccettature, sfruttata e denigrata dai colonizzatori inglesi, tanto che le azioni sanguinarie degli adoratori di Kalì possono quasi essere viste come distorte ma liberatorie esplosioni di vendetta dopo decenni di povertà e oppressione. E letto in chiave sociale il film certamente merita di essere riscoperto. Ma è nel ritmo che Fisher brilla meno rispetto ad altri suoi titoli precedenti.

Giacomo Ioannisci