Connect with us

Short Film italiani

‘Largohen Dallendyshet’ il realismo intimo tra radici e fughe

Una storia di partenze che lascia il segno

Pubblicato

il

'Largohen Dallendyshet': una regia contemplativa e una fotografia malinconica che trasformano paesaggi e silenzi in emozioni

Nel corto Largohen Dallendyshet (Le rondini che se ne vanno) Dani Neli sottolinea l’immagine poetica di una generazione in fuga: da se stessa, dal proprio passato, da un paese che non concede spazio ai sogni.

Storia di una famiglia in bilico

Il corto ruota attorno a una famiglia albanese divisa tra il desiderio di rimanere nella propria terra e la necessità di emigrare. Un padre (Kastriot Shehi) e i suoi due figli vivono in povertà, lavorando la terra. Il più giovane dei due, Landi (Rexhep Kurti) ha imparato a supportare il padre nelle mansioni quotidiane. Endri (Ali Kurti), invece, non ha la stoffa per lavorare e rendersi utile. Il padre non prende con leggerezza il lavoro. Sembra che per lui sia tutto ciò che conta, ed è convinto che, se Endri non dovesse cambiare, per loro sarebbe difficoltoso, perché la vecchiaia gli porterebbe via la forza di prendersi cura di loro.

Personaggi sospesi tra scelta e destino

Il cast interpreta figure che non sono mai completamente vittime né eroi. Ognuno porta con sé una contraddizione: desiderio di libertà e paura del cambiamento, amore per la propria terra e volontà di abbandonarla. Dani Neli sembra voler dire che la vera storia non è la partenza in sé, ma la tensione emotiva che la precede, un nodo allo stomaco che conosce chiunque si sia trovato di fronte a una decisione definitiva.

Lo sguardo silenzioso della malinconia

Il punto di vista del regista è quello di un testimone discreto, che osserva senza intervenire. La macchina da presa rimane spesso fissa, lasciando che i personaggi respirino nel loro spazio emotivo. Un approccio che rivela rispetto per la loro fragilità e una volontà precisa di non guidare lo spettatore, ma di accompagnarlo con delicatezza. Le scene lunghe e contemplative aprono un varco di autenticità, chiedendo pazienza e attenzione.

Questa scelta trova il suo completamento nella fotografia: immagini immerse in toni freddi, blu e grigi, che amplificano una malinconia sottile ma costante. Le campagne e i villaggi vengono ripresi come luoghi sospesi, quasi personaggi essi stessi, amati e sofferti. Il paesaggio diventa così lo specchio interiore dei protagonisti, un richiamo silenzioso da cui si tenta di fuggire, ma che continua a esercitare la sua forza emotiva.

Il corto che continua oltre lo schermo

Il finale non consegna risposte certe, piuttosto il regista lascia una porta aperta, affidando allo spettatore l’interpretazione definitiva. Largohen Dallendyshet non definisce, ma suggerisce. Forse è proprio questo che rimane della memoria più a lungo.

Largohen Dallendyshet

  • Anno: 2024
  • Durata: 20'
  • Distribuzione: Premiere Film
  • Genere: drammatico
  • Nazionalita: Italia, Albania
  • Regia: Deni Neli