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Euro Balkan Film Festival

Eurobalkan Film Festival: autori, mercato globale e sfide digitali del cinema contemporaneo

Alla Casa del Cinema di Roma un workshop con Bill Anderson, Elisabeth Sjaastad, Marco Mele e Giacomo Durzi per esplorare il futuro dell’audiovisivo tra social, streaming e nuove strategie di marketing.

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Giovedì 30 ottobre 2025, alla Casa del Cinema di Roma, si è svolto un workshop dedicato alle trasformazioni del panorama audiovisivo contemporaneo, organizzato nell’ambito dell’Eurobalkan Film Festival. L’incontro, durato cinque intense ore e arricchito da momenti di dialogo diretto con il pubblico, ha visto la partecipazione di figure di rilievo del settore come Bill Anderson, Elisabeth Sjaastad, Marco Mele e Giacomo Durzi.

L’appuntamento si è rivelato un’occasione preziosa per riflettere su come il mestiere dell’autore, le strategie di marketing e le dinamiche del mercato filmico stiano cambiando nell’epoca dei social e delle piattaforme digitali. Attraverso esempi concreti e riflessioni critiche, gli ospiti hanno delineato un quadro complesso ma stimolante, in cui la creatività incontra le sfide della comunicazione globale.

Gli autori ai tempi dei social

Una delle prime tematiche affrontate è stata il ruolo dell’autore nell’era delle piattaforme. Come è cambiata la figura del regista, dello sceneggiatore o del produttore creativo in un contesto in cui l’immagine e la presenza online sono diventate centrali? Bill Anderson ha sottolineato come oggi un autore debba saper dialogare con i nuovi media, adattando la propria identità senza rinunciare alla visione artistica.
In un mondo sempre più frammentato e interattivo, il pubblico non è più un semplice spettatore, ma un interlocutore attivo. Da qui nasce la necessità di trovare un equilibrio tra l’autenticità della narrazione e la capacità di comunicare efficacemente attraverso i social network, che spesso diventano veri e propri strumenti di storytelling.

Il marketing digitale e il modello statunitense

Successivamente, Elisabeth Sjaastad e Marco Mele hanno approfondito il tema del marketing digitale, con particolare attenzione al modello statunitense. Negli USA, infatti, la promozione cinematografica si è ormai spostata quasi interamente online, con strategie sempre più sofisticate che combinano dati, algoritmi e creatività.
Secondo gli ospiti, anche in Europa si sta assistendo a un’evoluzione simile, seppur con ritmi diversi. Le produzioni indipendenti, in particolare, possono oggi sfruttare i social media per costruire un’identità forte e raggiungere un pubblico internazionale, aggirando i limiti della distribuzione tradizionale. Tuttavia, è emersa anche la necessità di sviluppare competenze digitali specifiche, affinché la promozione non riduca l’opera a un semplice prodotto ma resti coerente con la sua poetica.

Il mercato filmico globale

Nella parte conclusiva del workshop, Giacomo Durzi ha aperto il dibattito sul mercato filmico globale, un contesto in continua espansione e sempre più interconnesso. Se da un lato le piattaforme streaming hanno moltiplicato le opportunità di visibilità, dall’altro hanno accentuato la competizione, imponendo nuovi modelli produttivi e distributivi.
Oggi, i film non viaggiano più solo nei festival o nelle sale, ma attraversano continenti con la velocità del digitale. Questo comporta nuove possibilità di collaborazione, ma anche un ripensamento delle politiche culturali europee e del modo in cui si finanziano le opere indipendenti.

Un dialogo aperto e partecipato

Durante le cinque ore di incontri e confronti, il pubblico ha avuto modo di intervenire con domande e riflessioni, contribuendo a creare un dialogo vivo e stimolante. Ne è emersa l’immagine di un cinema in continua evoluzione, che non può più essere pensato come un sistema chiuso, ma come una rete di relazioni, linguaggi e strategie in costante movimento.
In conclusione, il workshop dell’Eurobalkan Film Festival ha offerto una panoramica lucida e dinamica sul presente e sul futuro dell’audiovisivo europeo, invitando professionisti e appassionati a guardare oltre i confini tradizionali della produzione e della distribuzione.