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Sedicicorto

‘Vestigium’: il soldato come macchina da guerra

Tredici minuti di riflessione sul ruolo del soldato in guerra

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Vestigium è un cortometraggio del 2025 presentato al Sedicicorto Forlì International Film Festival e distribuito da Premier Film. Diretto da Michele Alberto Chironi, il corto riflette sul tema universale della guerra, ma lo fa attraverso una prospettiva più ristretta e personale, interrogandosi sul ruolo del singolo individuo chiamato alle armi e sui dilemmi morali che lo attanagliano.

Vestigium

Nel 1944 un gruppo di soldati tedeschi sta mettendo a ferro e fuoco il centro Italia, ormai ridotto a rovine, in uno scenario desolato e quasi apocalittico. La popolazione è pressoché assente, con i pochi superstiti che si nascondono nelle case. La guerra sta giungendo alle sue ultime battute e, tra alienazione e stanchezza, un gruppo di soldati riflette sul proprio ruolo nella macchina bellica. I loro pensieri travalicano il tempo e lo spazio, toccando temi universali come la colpa, l’onore, l’obbligo e la memoria che lasceranno alla nazione e alle persone care.

“Papà ha fatto il suo dovere? O papà è un assassino?”

In soli 13 minuti, Vestigium riesce a restituire con efficacia il peso emotivo vissuto dai protagonisti, lontani da casa, schiacciati dal senso di colpa e dal ricordo dei loro affetti. Vediamo i soldati intrufolarsi in abitazioni abbandonate, osservare fotografie e oggetti quotidiani lasciati indietro dalla popolazione italiano in fuga.

Il corto si configura come una riflessione profonda sul ruolo del soldato in guerra, sospeso tra i propri obblighi e la consapevolezza di essere un ingranaggio nella macchina disumana. In questo senso, Vestigium si inserisce idealmente nel solco di opere recenti che hanno affrontato temi analoghi, come il Premio Oscar Oppenheimer di Christopher Nolan o l’insospettabile Elio, ultimo film targato Pixar.

Vestigium

  • Anno: 2025
  • Durata: 13'
  • Distribuzione: Premier Film
  • Genere: guerra, storico, drammatico
  • Regia: Michele Alberto Chironi