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Biennale del Cinema di Venezia

‘Sotto le nuvole’, la Napoli in bianco e nero di Gianfranco Rosi

Gianfranco Rosi torna in concorso a Venezia dopo 'Notturno' (2020) con un documentario che racconta Napoli sotto le nuvole del Vesuvio

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Sotto le nuvole

“Tutte le nuvole del mondo vengono dal Vesuvio”, così scriveva Jean Cocteau in una lettera indirizzata a sua madre, quando arrivò a Napoli durante la Prima Guerra Mondiale. Il film, di Gianfranco Rosi, Sotto le nuvole, in concorso a Venezia 82 parte da questa premessa e sceglie le nuvole come spettatrici privilegiate della storia di Napoli che ha deciso di raccontare. Sotto un cielo fumoso la realtà partenopea perde i suoi colori caldi per trasformarsi in un quadro in bianco e nero. Il regista ha scelto le storie da raccontare dopo tre anni di osservazione della città di Napoli.

Il film è prodotto da 21Uno Film (Gianfranco Rosi), e Stemal Entertainment (Donatella Palermo).

I protagonisti del film

Oltre le nuvole che si muovono lentamente ci sono Il Vesuvio con la sua storia di distruzione e i Campi Flegrei con le sue fumarole silenziose. Avvolgono la città, la abbracciano e la stritolano allo stesso tempo. I cittadini sono preoccupati per le frequenti scosse e chiamano tutti i giorni la sala operativa dei Vigili del Fuoco per essere rassicurati. Le sequenze con le voci registrate dei cittadini e le risposte dei vigili del fuoco regalano momenti di inaspettato divertimento, come lo scambio con il signore del tempo, che chiama tutti i giorni per sapere l’ora precisa. Rispetto a questo segmento narrativo Rosi ha parlato di commedia umana.

Un altro grande protagonista del film è il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dove un’archeologa perlustra le stanze dimenticate  in cui lavora da tutta la vita e dialoga con eserciti di statue abbandonate in attesa di essere riportate alla luce.

Sotto le nuvole, ancora, Titti apre tutti i giorni il suo doposcuola, dove, quando è solo, cerca di finire di leggere I miserabili. In questo piccolo spazio accoglie decine di ragazzi e li aiuta con i compiti. Sicuramente queste sono le storie migliori del film, in cui la bellezza delle immagini costruite da Rosi coincide con un coinvolgimento emotivo. Altri scenari che si aprono parallelamente riguardano la caccia ai tombaroli, il lavoro sul grano ucraino a Torre Annunziata, gli scavi archeologici di Villa Augustea.

Il cinema vuoto, il tempo sospeso

In un cinema abbandonato si proietta la storia di Pompei, un’altra protagonista che le nuvole osservano. Dai reportage dell’epoca degli scavi a una scena di Viaggio in Italia (1954) dove Ingrid Bergaman e George Sanders assistono sbalorditi all’emersione di un corpo dalle ceneri. Il cinema diventa così un portale del tempo dove passato e presente si incontrano. Gianfranco Rosi torna all’umanità dei personaggi incontrati in Sacro Gra, decide di raccontare una storia forse senza tempo, eterna che riguarda la natura e l’uomo. Chiede allo spettatore di rallentare, di seguire il movimento impercettibile delle nuvole, di immedesimarsi nella quotidianità di una città che vive nella sospensione. Il film si chiude sugli abissi del golfo di Napoli che nascondono un mondo di tesori sommersi ancora da riportare alla luce, sotto le nuvole.

Sotto le nuvole

  • Anno: 2025
  • Durata: 115'
  • Distribuzione: 01 Distribution
  • Genere: documentario
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Gianfranco Rosi