Charlie Kaufman ha pubblicato il primo trailer del suo nuovo cortometraggio How to Shoot a Ghost, che sarà presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia il 1° settembre. Il film, della durata di 27 minuti, con Jessie Buckley e Josef Akiki, vede Kaufman tornare al Lido per la prima volta da Anomalisa (2015), che vinse il Gran Premio della Giuria.
Per lo sceneggiatore premio Oscar di Se mi lasci ti cancello, Venezia è una sorta di talismano creativo: ha anche ospitato il debutto nel 1999 di Essere John Malkovich, il film che lo ha reso famoso.
Fantasmi con un affare in sospeso
Il film segue due giovani appena morti – il traduttore di Buckley e il fotografo di Akiki – che si incontrano per le strade di Atene. Esclusi dalla vita, devono ora affrontare la stranezza della morte, portando ancora con sé il bagaglio dei loro desideri e dei loro errori.
Secondo la sinossi ufficiale, il loro vagabondaggio non è tanto un tormento per gli altri quanto un trovare conforto l’uno nell’altro e nella “difficile bellezza dell’esistenza e delle sue conseguenze”.
Buckley, Akiki e il Surrealismo inconfondibile di Kaufman
Buckley, reduce dalla nomination all’Oscar per La figlia perduta, porta nel ruolo il suo inconfondibile mix di fragilità e fuoco, mentre l’attore libanese Akiki continua ad ampliare il suo profilo internazionale dopo le acclamate interpretazioni in Canary in a Coal Mine e Al Hayba.
Kaufman, ovviamente, non è estraneo alle storie di outsider ai margini della realtà. Se il trailer è indicativo, How to Shoot a Ghost bilancia la malinconia con l’arguzia oscura di Kaufman, a ricordare che è sempre stato il maestro dell’assurdo esistenziale nel cinema.
Da Se mi ami a Eternal Sunshine a Eternal Afterlife
Kaufman non ha mai avuto paura del territorio metafisico, ma questo cortometraggio sembra in particolare una continuazione della sua fascinazione per ciò che accade quando il desiderio umano si scontra con il surreale.
In una dichiarazione, ha definito Venezia “un festival incantevole che occupa un posto molto speciale nel mio cuore”. Questo affetto è reciproco: il festival ha fatto da ostetrica ad alcune delle opere più significative di Kaufman. How to Shoot a Ghost, con il suo mix di inquietante e intimo, sembra un naturale capitolo successivo.
Un trailer che promette più di un semplice incubo
Il trailer appena svelato accenna a sfondi pittorici di Atene, dialoghi struggenti e il mix di umorismo e disperazione tipico di Kaufman. Non parla di horror nel senso tradizionale del termine – niente sangue, niente zanne – ma del dolore persistente dell’essere umani, anche quando tecnicamente non si è vivi.
Per il pubblico di Venezia, il cortometraggio parlerà meno di esorcismo che di riconoscimento: del dolore, del desiderio, del meraviglioso caos che ci lasciamo alle spalle.
 
 
 
Fonte: Vanity Fair