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Il Cinema Ritrovato

‘The Pleasure Garden’: commedia romantica con Hitchcock’s touch

Tra le prime regie del maestro della suspence, un film solo apparentemente lontano dalle opere più note

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The Pleasure Garden

Una delle piacevoli costanti de Il Cinema Ritrovato è l’ampio spazio che viene dedicato al cinema dell’epoca muta. Anche in questa 39ª edizione sono stati selezionati delle ottime pellicole mute, tra cui il noto The Pleasure Garden.

Tra i primissimi film dell’imberbe Alfred Hitchcock, ma già panciuto, questo film è assieme a Il pensionante il più noto, e il più riuscito.

The Pleasure Garden – Sinossi

Patsy (Virginia Vally) è una ballerina del locale The Pleasure Garden. Quando Patsy si accorge che Jill (Carmelita Geraghty) ha perso i suoi soldi, l’aiuta a trovare un lavoro al locale. Dopo qualche tempo Jill lascia il fidanzato Hugh (John Stuart) per gettarsi tra le braccia degli uomini ricchi che frequentano The Pleasure Garden, diventando sempre più famosa.

Rimproverata da Jill perché non si dà da fare anche lei, Patsy si mette con il principe Ivan (Karl Falkenberg).

Il futuro Hitchcock già a piccole dosi

L’Hitchcock più noto – e apprezzato –  è presente soltanto in alcune scene, come quella iniziale, con donne che corrono giù per una scala a chiocciola (un’anticipazione di Vertigo) o l’inquadratura di un uomo che guarda attraverso un binocolo da teatro (in nuce il voyeurismo de La finestra sul cortile).

The Pleasure Garden è principalmente una commedia romantica, ma include anche un omicidio. La vittima appare all’assassino sotto forma di fantasma, quindi è uno dei pochi film in cui Hitchcock include un elemento soprannaturale. Questo elemento potrebbe essere persino interpretato con il fantasma che è la manifestazione della coscienza sporca dell’assassino. Ma questo elemento misterioso non trasforma il film esattamente in un classico della suspense alla Hitchcock, piuttosto rappresenta una divertente svolta rispetto al classico film romantico dell’epoca del muto.

Quello che però già è evidente, è la religione. Patsy ha l’abitudine di leggere la preghiera della sera prima di andare a letto. Anche durante la luna di miele prega davanti a una statua di Cristo. Quindi i concetti di grazia e salvezza, che nei film maturi saranno maggiormente sviluppati, già in questo “acerbo” film sono rilevanti.

Tra l’altro guardando The Pleasure Garden, uscito nel 1925, sorge, da alcune similitudini, soltanto un dubbio. Nel medesimo anno esce La vedova allegra, diretto da Eric Von Stroheim e, Hithcock, forse, potrebbe averlo visto.

Nella sequenza della luna di miele in Italia, si nota un’interessante cambio di emozioni, dal sacro al profano. E per Patsy la luna di miele è un’esperienza sacra, ma il neo sposo invece si sta già annoiando. Questo differente atteggiamento è rappresentato attraverso alcune metafore: la mela rimane solo parzialmente morsicata, mentre il marito getta la speciale rosa in acqua, affermando: “ora è appassita”.

Oppure: Patsy è felicissima quando incontra dei bambini, mentre il marito li scaccia, pensando che Patsy sia sciatta con quegli sporchi mocciosi.

The Pleasure Garden

  • Anno: 1925
  • Durata: 92
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Inghilterra
  • Regia: Alfred Hitchcock