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Underdogs: Ryan Reynolds incontra National Geographic

Se vi siete stancati dei soliti documentari su leoni e squali, Ryan Reynolds e National Geographic hanno quello che fa per voi: Underdogs si presenta come una docuserie atipica sul regno animale, presentata e prodotta proprio dall'interprete di Deadpool, il quale tra battute e ironia catturerà la vostra attenzione come un vero predatore dell'intrattenimento. Quali singolari meraviglie ci aspettano in Underdogs? Andiamo a scoprirlo!

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Underdogs: la natura degli “sfavoriti”

La serie Underdogs, disponibile su Disney+ e prodotta da National Geographic, è una docu‑serie originale e sorprendente, che ribalta completamente l’idea classica che abbiamo dei documentari sulla natura. A fare da guida in questo viaggio inaspettato nel regno animale è nientemeno che Ryan Reynolds, che presta la sua voce e il suo stile inconfondibilmente ironico per raccontare storie mai sentite prima, con un tono brillante, sarcastico e allo stesso tempo informativo.

Di seguito il trailer della serie:

I protagonisti: animali dimenticati e sorprendenti

Al centro di Underdogs ci sono gli animali dimenticati, trascurati o semplicemente poco noti, creature strane, a volte sgraziate, spesso ignorate dai documentari classici. Invece qui incontriamo rane trasparenti, tassi del miele praticamente indistruttibili, gufi buffi, pipistrelli canterini e perfino lamantini che si muovono grazie ai gas intestinali. Ogni episodio porta alla luce comportamenti incredibili e strategie di sopravvivenza geniali, dimostrando quanto sia imprevedibile e creativa la natura.

La narrazione dell’Underdog incontra National Geographic

La narrazione di Ryan Reynolds è uno degli elementi più distintivi della serie. Con il suo stile scanzonato e irriverente, riesce a coinvolgere lo spettatore in un modo fresco e originale. L’umorismo non è mai fine a sé stesso, ma serve a rendere accessibile il contenuto anche a chi normalmente non si avvicina ai documentari. Le battute si alternano a curiosità scientifiche, creando un equilibrio perfetto tra intrattenimento e divulgazione.

Dal punto di vista visivo, Underdogs mantiene gli altissimi standard di National Geographic: riprese mozzafiato, dettagli ravvicinati, paesaggi sorprendenti e creature catturate nei loro momenti più assurdi o toccanti. La colonna sonora, vivace e originale (tema dei Green Day), contribuisce a rendere la visione ancora più coinvolgente.

I temi degli episodi: tra risate e stupore

La serie si compone di cinque episodi, ognuno con un tema preciso ma trattato in modo fuori dal comune. Si parla di:

supereroi della natura, piccoli animali con poteri incredibili; genitori disastrosi, che mettono a rischio i propri cuccioli in nome della sopravvivenza; rituali di corteggiamento tra il romantico e il grottesco; ingannatori nati, esperti di truffe e mimetismi; e creature disgustose, che usano flatulenze, muco e tecniche scioccanti per sopravvivere.

Ogni puntata è ricca di sorprese, e sotto l’umorismo si nasconde un messaggio chiaro: anche ciò che sembra strano o sgradevole ha un valore fondamentale nella natura.

Underdogs è un’ode al diverso e al geniale

Underdogs è perfetta per chi cerca un documentario diverso dal solito. È adatta a tutte le età: bambini, adolescenti, adulti curiosi o anche semplici amanti dell’umorismo intelligente. È un modo nuovo di raccontare la natura, più inclusivo, accessibile e divertente.

In definitiva, Underdogs non è solo una serie da guardare: è un invito a cambiare prospettiva. Mette al centro gli esclusi, gli strani, i sottovalutati, e li celebra con ironia e rispetto. È un viaggio divertente, sorprendente e a tratti commovente che riesce a farci ridere, riflettere e meravigliarci davanti a un mondo che, anche nelle sue forme più bizzarre, è straordinariamente intelligente.

la locandina di Underdogs