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Cactus International Children's and Youth Film Festival

‘The Sleeplessness of Jutka’: storia e mito

Al Cactus International Children’s and Youth Film Festival 2025, 'The Sleeplessness of Jutka' racconta l’Olocausto attraverso gli occhi di una bambina e il mito del Minotauro

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Presente al Cactus International Children’s and Youth Film Festival 2025, 'The Sleeplessness of Jutka' è un viaggio animato tra trauma e mito

The Sleeplessness of Jutka (Bezsenność Jutki) è un cortometraggio d’animazione polacco del 2023. Diretto da Maria Görlich-Opyd, è basato sull’omonimo romanzo di Dorota Combrzyńska-Nogala.

Il film è stato presentato in numerosi festival internazionali, tra cui il Krakow Film Festival, il Cinanima International Animation Film Festival e l’Anima Festival di Bruxelles. È stato anche selezionato per il Cactus International Children’s and Youth Film Festival 2025.

Nel labirinto della memoria d’infanzia

In un ghetto durante la Seconda Guerra Mondiale, seguiamo Jutka, una sensibilissima bambina iperattiva di sette anni, mentre cerca di comprendere gli orrori che la circondano. Man mano che le regole del mondo degli adulti diventano più minacciose e incomprensibili, la sua mente sposta la realtà in una dimensione mitica: il suo quartiere si trasforma in un labirinto, mentre la paura diventa il Minotauro, un pericolo mortale e onnipresente. In questo regno sospeso tra fantasia e realtà, il nonno di Jutka funge da guida, tessendo ricche favole e saggezza per radicarla nella realtà, mentre svolge il ruolo del filo mitico di Arianna.

Presente al Cactus International Children’s and Youth Film Festival 2025, 'The Sleeplessness of Jutka' è un viaggio animato tra trauma e mito

The Sleeplessness of Jutka, un filo per salvarsi

Nel cortometraggio The Sleeplessness of Jutka, il mito non è un semplice strumento narrativo, ma assume la funzione profonda di una grammatica simbolica capace di dare forma all’angoscia. Il Minotauro, figura archetipica del mostro che abita il cuore del labirinto, incarna l’irruzione del reale traumatico, in questo caso la violenza storica dell’Olocausto, nel mondo psichico del bambino. La narrazione, raccontata dal nonno, diventa allora un atto salvifico: non serve a rimuovere l’orrore, ma a conferirgli un volto e un nome, a renderlo dicibile e quindi, in parte, addomesticabile. Il racconto non è fuga dalla realtà, ma uno dei modi più profondi per elaborarla. Attraverso il mito, il bambino non solo sopravvive al trauma, ma vi trova un percorso, come Teseo, per orientarsi nel labirinto del dolore.

La perdita dell’innocenza

Nel cuore di ogni infanzia si nasconde un tempo sacro, un tempo in cui il mondo appare ancora intero, leggibile, protetto dal senso. La vicenda di Jutka, tuttavia, ci mostra la frattura improvvisa di questo incanto: l’irruzione del trauma storico, reale, indicibile, che lacera la tela dell’innocenza. Come ogni autentica esperienza traumatica, essa non si manifesta per ciò che è, ma attraverso un’ombra, un mostro, un Minotauro che si insinua nel sonno e toglie pace. La perdita dell’innocenza non è qui un evento puramente cronologico, ma una trasformazione dell’anima: il passaggio forzato da una visione fiabesca del mondo a una consapevolezza che comporta dolore e responsabilità. Tuttavia, è proprio in questo passaggio che nasce la possibilità di una soggettività più profonda.

Presente al Cactus International Children’s and Youth Film Festival 2025, 'The Sleeplessness of Jutka' è un viaggio animato tra trauma e mito

La regista: Maria Görlich-Opyd

Maria Görlich‑Opyd è nata nel 1981 a Cracovia. Ha studiato al Dipartimento di Grafica dell’Accademia di Belle Arti di Cracovia, con specializzazione nel laboratorio di film d’animazione diretto dal prof. Jerzy Kucia. Il suo primo cortometraggio, Haiku (2005), vede già la firma totale come regista, sceneggiatrice e operatrice. In The Sleeplessness of Jutka (2023), Görlich‑Opyd ha assunto molteplici ruoli, dalla regia all’animazione, passando per il montaggio e il design visivo, collaborando strettamente con l’illustratrice Joanna Rusinek e il compositore Adrian Konarski.

Editing Giulia Radice.

The Sleeplessness of Jutka

  • Anno: 2023
  • Durata: 17'
  • Distribuzione: EGoFILM
  • Genere: Animazione, Drammatico
  • Nazionalita: Polonia
  • Regia: Maria Görlich-Opyd