Dal mondo di John Wick è in arrivo una nuova avventura con protagonista la splendida Ana de Armas nei panni di una spietata assassina: Ballerina. Il film, distribuito in Italia da 01 Distribution, sarà in sala dal 12 giugno. Tornano molti volti storici della serie come Ian McShane, il compianto Lance Reddick e l’immancabile Keanu Reeves. Ad affiancarli, le new entry Norman Reedus e Gabriel Byrne. Il film è diretto da Len Wiseman che torna dietro la macchina da presa dopo ben tredici anni dal suo ultimo film.
Ballerina: la trama
La trama di Ballerina riprende a conti fatti quella del primo film della serie di John Wick. Ana de Armas interpreta Eve, una giovane ragazza che da bambina assiste alla morte del padre per mano di una misteriosa setta e che medita vendetta. Per compiere la sua missione si addestra duramente presso la Ruska Roma, una società di assassine gestita dalla Direttrice, una fantastica Anjelica Houston. Dopo anni di duro allenamento Eve diventerà una kikimora, una protettrice dei più deboli e proprio questo ruolo la porterà nuovamente sulle tracce della setta che le ha tolto tutto.
Ballerina: un film a due facce
Tralasciando la trama molto semplice, come è giusto che sia per un film del genere, ciò che veramente stupisce è la fattura del film. Per i primi due terzi, i ritmi sono gestiti magnificamente grazie al montaggio perfetto di Jason Ballantine. La regia di Len Wiseman si aggancia perfettamente all’azione non tralasciando nulla e senza mai risultare confusa e la scelta musicale accompagna perfettamente ogni scena. A condire il tutto c’è l’incredibile presenza scenica dei protagonisti. Ana de Armas lascia senza fiato con le sue capacità recitative, Anjelica Houston e Gabriel Byrne si impongono ogni qualvolta appaiono in scena. Poi, improvvisamente, nella parte finale, il film cambia totalmente aspetto, quasi trasformandosi in un videogioco.
Sorprende il fatto che ciò funziona. Wiseman e Ballantine accelerano e decelerano creando un ritmo sincopato che tiene l’attenzione alta. Le splendide coreografie dei combattimenti lasciano spazio ai claustrofobici scontri armati che sembrano degli step per arrivare al boss finale. E tutto funziona a meraviglia. L’unico difetto è forse la lunghezza di quest’ultima parte che risulta leggermente stiracchiata dall’uso esagerato del rallenty.

Una sinfonia danzata… d’azione
Oltre ad essere un grande film d’azione, Ballerina ha un grandissimo pregio: è anche di più. Soprattutto grazie alle coreografie delle scene d’azione e attraverso la musica. La spietatezza di Eve è mostrata in tutto il suo splendore grazie a movimenti incredibilmente studiati non solo dal punto di vista registico, ma anche coreutico. Durante i combattimenti i protagonisti sembrano impegnati in un balletto brutale ma bellissimo, dal quale è impossibile staccare gli occhi. E la musica li accompagna in modo estremamente puntuale e preciso, complici le scelte azzeccatissime tra le quali figurano sinfonie classiche come l’Estate di Vivaldi e soprattutto il fantastico moderato nella scena 10 del secondo atto de Il lago dei cigni di Čajkovskij che accompagna il film sin dalla sequenza d’apertura.
In conclusione
Ballerina è, ad oggi, il punto più alto della cinematografia di Len Wiseman insieme al primo Underworld. L’azione sfrenata ma mai soffocante, accompagnata da un montaggio che rasenta la perfezione non lascerà delusi i fan della serie ma soprattutto lascerà di stucco anche chi questo genere di film non li apprezza più di tanto. Dopo la leggera flessione dovuta al quarto capitolo di John Wick, Ballerina si dimostra capace di rinvigorire un franchise che rischiava di naufragare in torbide acque e che necessitava sicuramente di una bella boccata d’aria fresca.