La quinta edizione dei Nastri d’Argento-Grandi Serie, ovvero il riconoscimento italiano rilasciato dai giornalisti cinematografici, ha avuto luogo quest’anno il 31 maggio 2025 a Napoli, presso il Teatro di corte del Palazzo Reale. Sky Original grande protagonista con tanti titoli in concorso.
Ma chi sono i vincitori di questa edizione? Scopriamoli insieme.
Le Grandi Serie ai Nastri d’Argento 2025
L’Arte della gioia
La miniserie diretta da Valeria Golino e Nicolangelo Gelormini, L’arte della gioia, con protagonista la giovanissima Tecla Insolia, fa bottino di premi, non solo ai David di Donatello.
L’arte della gioia ottiene il premio miglior serie drama ed tutta un’altra serie di riconoscimenti al cast:
- Miglior attrice protagonista a Tecla Insolia, che si era aggiudicata anche il suo primo David di Donatello.
- Migliori attrici non protagoniste a Jasmine Trinca e Valeria Bruni Tedeschi.
- Miglior attore non protagonista a Guido Caprino.
- Il Nastro assegnato dalla Fondazione Claudio Nobis viene conferito ad Alma Noce.
La serie, presentata in anteprima durante lo scorso Festival di Cannes, è prodotta da Sky Studios e da Viola Prestieri per HTFilm. La miniserie conta sei episodi, ha debuttato il 28 febbraio 2025 su Sky Atlantic.
L’arte della gioia è ispirata all’omonimo romanzo della scrittrice italiana Goliarda Sapienza, e narra la storia di Modesta (Tecla Insolia), dalla sua infanzia fino all’età adulta.

Hanno ucciso l’Uomo Ragno
La serie prodotta da Matteo Rovere e Sydney Sibilia, Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883, ottiene il premio come miglior commedia. Inoltre, gli attori Elia Nuzzolo (Max Pezzali) e Matteo Oscar Giuggioli (Mauro Repetto), ottengono il riconoscimento come rivelazione dell’anno!
Diretta da Sydney Sibilia con Francesco Ebbasta e Alice Filippi, la sceneggiatura è stata scritta a più mani, quelle di Sibilia con Francesco Agostini, Chiara Laudani e Giorgio Nerone.
La prima stagione della serie, Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883, è composta da ben 8 episodi e racconta gli esordi del gruppo musicale italiano degli 883. La serie è stata girata principalmente a Pavia, oltre che a Milano e Roma.
La grande notizia è che nei prossimi mesi avranno inizio le riprese della seconda stagione intitolata: Nord Sud Ovest Est.
Hanno ucciso l’Uomo Ragno è prodotta da Sky Studios e Groenlandia (società del Gruppo Banijay), prodotta anche da Matteo Rovere e Sydney Sibilia.
Leggi la nostra conversazione con Alice Filippi, una delle registe della serie.

DOSTOEVSKIJ
La serie d’autore dei fratelli D’Innocenzo non passa inosservata ed ottiene il Nastro speciale per l’autorialità cinematografica, e a Filippo Timi (Enzo Vitello) viene conferito il Nastro come miglior attore protagonista.
Dostoevskij è la prima serie interamente ideata, scritta e diretta dai Fratelli D’Innocenzo, la serie è stata presentata in anteprima durante la Berlinale 2024. La serie è prodotta da Sky Studios e Paco Cinematografica.
La trama della miniserie:
“Enzo Vitello è un poliziotto tormentato dal difficile rapporto con la figlia Ambra, abbandonata da tempo e sulla via della tossicodipendenza. Presto dovrà confrontarsi con un serial killer, chiamato da lui e dai suoi colleghi Dostoevskij, questo perché dopo aver ucciso lascia dei messaggi con riflessioni sul senso della vita e della morte.”
La serie si compone di sei episodi ed è stata ben accolta dal pubblico e dalla critica.

PIEDONE – UNO SBIRRO A NAPOLI
Ottiene il Nastro speciale, per i vent’anni della Regione Campania Film Commission, l’attore Salvatore Esposito (Vincenzo Palmieri).
La miniserie di quattro episodi è creata da Peppe Fiore, è prodotta da: Sky Studios, Wildside e Titanus Production. Piedone- Uno sbirro a Napoli è diretta da Alessio Maria Federici e scritta da Peppe Fiore, Salvatore Esposito, Giuseppe Pedersoli, Laura Grimaldi, Paolo Piccirillo, Jacopo Sonnino.
La miniserie segue le indagini di Vincenzo Palmieri nella città di Napoli, Palmieri è allievo del compianto commissario Rizzo, che fu interpretato da Bud Spencer in Piedone lo sbirro (1973) diretto da Steno.

I premi già annunciati
Questi riconoscimenti si sommano ai premi già annunciati precedentemente, ovvero il premio di serie dell’anno a M – IL FIGLIO DEL SECOLO, di Joe Wright e scritta da Stefano Bises e Davide Serino, basata sul bestseller di Antonio Scurati. La serie di successo è prodotta sempre da Sky e Fremantle.
Luca Marinelli, nei panni del protagonista Benito Mussolini, vince il Nastro dedicato ai protagonisti più ‘iconici’ dell’ultima stagione.

Tutti i titoli vincitori, del marchio Sky Original, sono disponibili per la visione solo su NOW e in esclusiva su SKY.
Leggi il nostro articolo dedicato a M-Il figlio del secolo, miglior serie dell’anno