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Cannes

‘Le città di pianura’: il bell’esordio di Sossai a Cannes

Due perdigiorno, uno studente universitario e la provincia veneta in un viaggio di iniziazione alla vita.

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Le città di pianura

Primo dei due film italiani presenti in Un Certain Regard, il secondo lungometraggio di Francesco Sossai fa centro e conquista un’attenzione carica di promesse.

Leggero leggero, ma non troppo. Come i due compagni di bevute Carlobianchi (Sergio Romano) e Doriano (Pierpaolo Capovilla, rocker folck indipendente), due cinquantenni squattrinati, che vagano con un macchinone di notte nella provincia veneta da un bar all’altro, ossessionati dall’idea dell’ultimo drink e da quella riflessione sulla vita dal potenziale sconvolgente, rimasta impigliata nella memoria.

Devono andare a recuperare all’aeroporto di Treviso Eugenio detto Genio (Andrea Pennacchi), pedina mancante di uno storico trio in gioventù. L’incontro fortuito con il timido studente universitario Giulio (Filippo Scotti, il giovane Sorrentino de È stata la mano di Dio), li coinvolgerà in una notte di iniziazione del ragazzo alla vita.

Un’Italia che sta sparendo

Le città di pianura mappa il paesaggio e l’umanità di un Nordest che sta perdendo la sua identità:

Negli anni ’90 stavamo da Dio!

esclama malinconicamente Doriano. La crisi economica, il territorio sempre più risucchiato da questo strano termine, infrastruttura, che esclude volutamente la parola terra. Carlobianchi e Doriano vagano tra strade statali, rotonde, villette a schiera, ville settecentesche decadute, campagne, fermandosi in baretti e locali approssimativi, incrociando una fauna umana segnata ma anche figlia di quel territorio, disperatamente autentica.

Sulle orme di Mazzacurati, con uno spirito melanconicamente positivo, come i due protagonisti più anziani, incuranti di una esistenza mai progettata realmente, sospesi in un eterno presente. Kaurismaki, almeno nella leggerezza di microcosmi di fallimento, è presente più che mai.

Le città di pianura

Eppure saranno proprio questi due ciceroni eternamente infantili nel vivere, i maestri di Giulio. Un ragazzo che vive di doveri, imbalsamato in un’identità tutta da plasmare, da definire. Le città di pianura è anche una storia di una vera connessione tra le persone, di una amicizia che supera l’età, la condizione. Tutti e tre i protagonisti convincono, ciascuno perfettamente dentro il personaggio che incarnano.

Con l’amichevole partecipazione di Roberto Citran ed Andrea Pennacchi, il film è prodotto da Vivo film e Maze Pictures con Rai Cinema. Con il contributo della Regione Veneto, verrà distribuito in Italia da Lucky Red.

 

Le città di pianura

  • Anno: 2025
  • Durata: 100'
  • Distribuzione: Lucky Red
  • Genere: Road movie
  • Nazionalita: Italia, Germania
  • Regia: Francesco Sossai