Ci sono Festival che di piccolo hanno solo il budget, magari, ma che dimostrano la grande passione per il cinema di chi li organizza e di chi li frequenta. Uno di questi è sicuramente Corti in Opera, giunto quest’anno alla settima edizione, nella caratteristica cittadina di Lucera, antico insediamento romano e poi importante centro medievale nelle vicinanze di Foggia.
Quest’anno il Festival s’impreziosisce di un’anteprima, venerdì 2 maggio, con la proiezione di Il complottista, lungometraggio d’esordio di Valerio Ferrara, ispirato allo scoppiettante Il barbiere complottista, diretto dello stesso regista nel 2022, uno dei corti più premiati degli ultimi anni, a partire dal Festival di Cannes, fino all’edizione 2023 dello stesso Corti in Opera. Per l’occasione, sarà presente in sala il regista, che dialogherà con il direttore artistico del Festival, Marco Torinello.

Il complottista
Dal 7 maggio, poi, si entrerà nel vivo della manifestazione, al Cineteatro dell’Opera di Lucera, con una serie di proiezioni destinate a coltivare il pubblico del futuro. Gli alunni delle scuole primarie della città, infatti, parteciperanno a un laboratorio intitolato Alle origini della settima arte. I fratelli Lumière, Georges Méliès e la grande magia del cinema, in cui si vedranno anche due cortometraggi di grande successo internazionale, Bird Drone di Radheya Jegatheva e Roberto di Carmen Córdoba González, su temi particolarmente sensibili. Proiezioni che saranno seguite da momenti di approfondimento e dibattito con i piccoli studenti.
Per gli alunni delle scuole secondarie sono in programma, invece, i corti L’acquario di Gianluca Zonta e Sognando Venezia di Elisabetta Giannini. Ancora una volta il cinema sarà occasione per parlare di argomenti di non semplice approccio per i ragazzi, come l’utilizzo dello smartphone, dei social, dell’intelligenza artificiale.

Sognando Venezia
Sabato 10 maggio l’evento conclusivo di Corti in Opera, con la proiezione, aperta al pubblico, di quattro fra i migliori cortometraggi di questa stagione cinematografica, selezionati dalla direzione artistica di Marco Torinello e quella organizzativa di Gianni Finizio: oltre a L’acquario e Sognando Venezia, ci saranno Amina di Serena Tondo e il pluripremiato Majonezë di Giulia Grandinetti, finalista ai David di Donatello del prossimo 7 maggio, con la talentuosa regista che potrebbe festeggiare proprio a Lucera la possibile vittoria al più prestigioso premio cinematografico italiano. La serata sarà infatti arricchita dalla presenza degli autori dei corti, che dialogheranno con il giornalista Felice Sblendorio e tutto il pubblico presente, nella consueta cornice informale che caratterizza Corti in Opera.
Dopo la riuscitissima esperienza dello scorso anno, inoltre, con la memorabile mostra del disegnatore Giuseppe Petrilli, che rivisitò in chiave vintage comics una serie di scene tratte da pellicole cult della storia cinema, anche per questa edizione Corti in Opera varerà un originale connubio tra arti visive, sempre presso il Cineteatro dell’Opera, con la mostra Lucera città incantata di M_Xcrack, alias Marzia Perrotta, artista pugliese che ha conquistato i social con le sue creazioni e, per l’occasione, rivisiterà una serie di locandine di film iconici per celebrare la bellezza e la storia della città di Lucera.
