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Lovers Film Festival

Drive Back Home: una toccante storia familiare

Al Lovers Film Festival di Torino un film intimo sui rapporti familiari

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Drive back home, del regista Michael Clowater, è stato presentato nella categoria all the lovers alla 40° edizione del Lovers Film Festival di Torino, che si svolge dal 10 al 17 aprile 2025. Nel cast anche Alan Cumming, che ha ricevuto il premio “Stella della Mole”. 

Sinossi 

Canada, anni 70. L’idraulico Weldon viaggia da New Brunswick a Toronto per recuperare il fratello Perley, in arresto per atti osceni in luogo pubblico: una tattica poliziesca comune, in quegli anni, per compromettere gli omosessuali con le proprie famiglie. I due non avevano più rapporti e questa sgradevole fatalità li riavvicina, scatenando ricordi su fatti oscuri del passato. Una capsula del tempo che ci fa rivivere un’epoca che sembra lontana e il trattamento persecutorio riservato alla comunità gay. Un road trip familiare ricco di dialoghi pungenti e brillanti, in cui vincono interpretazioni e pathos.

L’importanza del passato 

Nel film l’atmosfera degli anni settanta viene ricreata con estrema cura e ricercatezza da parte del regista, che raccontando questa storia omaggia la storia della sua famiglia. Dalla scelta degli abiti a quella dei veicoli utilizzati, i richiami ad un paese in fase di cambiamento sono evidenti. Perley (Alan Cumming) deve affrontare la “complessità” di essere omosessuale in un paese rurale del Canada, dove non esistono segreti. Anche la sua fuga a Toronto e il finto matrimonio con una donna lesbica non migliorano la situazione, perché essere etichettato come gay in quel periodo storico era come ricevere una sentenza. In principio rinnegato anche dalla sua stessa famiglia, Perley trova un aiuto insperato in suo fratello. 

I rapporti familiari 

In questo road movie sono particolarmente significativi i dialoghi, che si svolgono prevalentemente in macchina. Impossibilitati dalla fuga, Perley e suo fratello Wald sono costretti a confrontarsi sul loro modo di vedere il mondo. Tra pregiudizi e luoghi comuni, la narrazione procede spedita, includendo anche gag esilaranti che fanno riflettere su temi importanti come la paura della diffusione del comunismo che albergava in quegli anni. Il viaggio diventa un’occasione di incontro e di perdono, per cercare di trovare quel legame che condividevano da bambini che si è perduto con l’età adulta. Sebbene la vita li abbia separati, l’omosessualità di Perley diventa un’opportunità per esplorare i legami familiari e i motivi dell’allontanamento forzato. Anche l’ambientazione, il Canada rurale, sembra evocare l’aridità dei rapporti familiari. 

Drive back home è un film che fa riflettere sui progressi delle tematiche sociali di rilievo rispetto all’epoca in cui è ambientato il film e che, grazie all’interpretazione dei due protagonisti, affronta un argomento complesso regalando comunque momenti esilaranti allo spettatore.