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Bolzano Film Festival

‘And Miles to go Before I Sleep’: ritratto di un problema sistemico

Mescolando poesia e realismo, il documentario di Tsai Tsung-Lung dipinge un astuto ritratto di un tema sociale poco discusso nel Taiwan contemporaneo. In proiezione per la sezione Focus Taiwan del Bolzano Film Festival 2025.

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And Miles to Go Before I Sleep (2022), il cui titolo estero è ispirato ai versi di Robert Frost, è un documentario di Tsai Tsung-lung in proiezione durante l’edizione 2025 del Bolzano Film Festival per la sezione Focus Taiwan.

L’opera ha vinto il Golden Horse Award nel 2022.

And Miles to go Before I Sleep: di cosa tratta

Il documentario si apre con le immagini di un corpo sanguinante a terra, accompagnate dalle voci di poliziotti del tutto distaccate e insofferenti. Si tratta del corpo di Nguyen Quoc Phi, 27enne vietnamita emigrato a Taiwan e costretto a lavori forzati in una fabbrica vicino Taipei. Il giovane viveva e lavorava senza documenti e, nell’agosto del 2017, è stato tragicamente colpito da nove colpi di pistola da uno degli agenti di polizia locali. Da qui è tratto il titolo originale dell’opera, ovvero “nove colpi” (九槍).

And Miles to go Before I Sleep si focalizza sulla serie di eventi che hanno portato alla sopracitata morte di Nguyen Quoc Phi. Una morte che suscitò un’ampia indignazione tra i sostenitori dei diritti dei lavoratori migranti, in quanto, dopo tutti quegli spari, Nguyen venne lasciato morire dissanguato, senza che venisse effettuato alcun tentativo di rianimazione.

La polizia giustificò l’uso della forza sostenendo che Nguyen li aveva aggrediti con delle pietre e stava cercando di rubare una vettura di pattuglia. Tuttavia, la famiglia e gli amici di Nguyen hanno sollevato dubbi sulla versione ufficiale, poiché lui non sapeva guidare.

La morte di Nguyen non è un caso isolato

Come ha dichiarato il regista Tsai Tsung-Lung in un’intervista: “A uccidere Nguyen Quoc Phi non sono stati solo quei nove colpi”.

Non a caso, questo tragico evento ha sollevato e solleva tutt’oggi molte questioni: dall’uso inappropriato della forza da parte della polizia al trattamento dei lavoratori migranti e al razzismo sistemico nel Taiwan di oggi. Di fatto, il documentario affronta i suddetti problemi sistemici che hanno portato all’uccisione di Nguyen. Attraverso il racconto di questa tragica vicenda, il film dipinge anche un ritratto personale della vittima.

Non è la ripresa della bodycam della polizia, in cui si assiste al momento degli spari, il momento più straziante. Piuttosto, sono i minuti successivi a colpire nel segno: di un silenzio straziante in cui Nguyen giace nudo sul pavimento, strisciante e in preda al dolore, abbandonato a una morte lenta e dolorosa.

Uno stile cinematografico che va oltre le forme tipiche del documentario

Tsai presenta maestria nel combinare immagini documentaristiche e di cronaca con un approccio cinematografico più raffinato. È come se il film si servisse di una struttura mitopoietica per permettere agli spettatori di conoscere la vittima oltre il suo decesso. Le riflessioni personali di Nguyen, estratte dai suoi post su Facebook, vengono lette da una voce maschile in vietnamita. Ma non solo, l’opera viene arricchita da interviste con persone a lui vicine, tra cui i suoi genitori, amici e familiari.

And Miles to go Before I Sleep si serve di un’atmosfera immersiva, dove la morte di Nguyen viene inizialmente presentata attraverso una mescolanza di riprese girate sul luogo del decesso e filmati delle forze dell’ordine, per poi trasformarsi in un lavoro di pura narrativa. Ciò permette, appunto, all’opera di intrecciare elementi poetici e realistici per esplorare una tematica spesso ignorata nella società contemporanea di Taiwan.

Di fatto, la morte di Nguyen non è l’unico tema presente. Diventa il punto di partenza per esplorare le difficoltà quotidiane dei lavoratori migranti nel taiwanese. Dalla vicenda di Nguyen, il film amplia il discorso fino alle dure condizioni di lavoro nelle fabbriche, e alla fuga dei migranti dalle loro disastrose situazioni lavorative.

Un punto di incontro su un tema spesso ignorato

And Miles to Go Before I Sleep risulta un’opera emotivamente potente nonostante alcune mancanze narrative. Pur essendo graficamente scioccante, il documentario coinvolge con facilità l’audience, poiché mette in luce temi sociali con emotività e grande arguzia.

Di fatto,  il contesto è arricchito da interviste con avvocati, mediatori e agenzie coinvolte nel reclutamento dei lavoratori migranti. Si aggiungono immagini di vari incidenti e tragedie di numerose altre vittime, inclusi episodi di protesta contro il loro sfruttamento. Il lavoro di editing offre una sintesi fluida e coinvolgente dei diversi punti di vista, fornendo così una panoramica quasi completa e approfondita sul tema trattato.

Mescolando inquadrature calme e atmosferiche con interviste e filmati di cronaca, And Miles to Go Before I Sleep costruisce un ritratto ampio, a tratti sentimentale, di Nguyen e delle condizioni di lavoro di molti migranti. Tsai non entra nei dettagli, ma offre abbastanza contesto per offrire una prospettiva nuova e sovversiva, nonché uno spunto di riflessione non indifferente.

And Miles to go Before I Sleep

  • Anno: 2022
  • Durata: 90'
  • Distribuzione: Greener Grass Production
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Taiwan
  • Regia: Tsai Tsung-Lung