In sala dal 27 febbraio, Silenzio! prende avvio da una vicenda realmente accaduta e mette in luce problematiche purtroppo attuali e complesse del moderno sistema scolastico. In cabina di regia, Teddy Lussi-Modeste racconta la sua esperienza personale, portando gli spettatori ad avvicinarsi e a interrogarsi su quanto l’educazione sia delicata e complessa, con degli equilibri e dei compromessi necessari ma talvolta ingestibili.
Silenzio! | La trama
Julien (un bravissimo François Civil) insegna lettere in una scuola di periferia. I suoi studenti provengono anche da realtà difficili, ma l’impegno del giovane professore è lo stesso nei confronti di ciascuno di loro. Sebbene debba affrontare non poche difficoltà, lo muovono la passione e la vocazione per un mestiere che richiede pazienza e ispirazione. Un giorno, però, una sua alunna, Leslie (Toscane Duquesne), lo accusa di darle attenzioni non richieste. Si innesca così un circolo vizioso di voci, insinuazioni, dubbi, che lo porteranno sull’orlo del baratro.

Mentre al lavoro le cose non fanno che peggiorare, anche a casa Julien si ritrova a litigare sempre più spesso con il compagno Walid (Shaïn Boumedine), di cui nessuno sa nulla, ma che lo aiuta economicamente con la causa in corso. Il preside e i colleghi non sembrano volersi sbilanciare nè in suo favore nè contro di lui, quando invece i ragazzi prendono posizione.
Un progetto utile a sensibilizzare e far riflettere
Se l’aspetto personale ha guidato Lussi-Modeste, permettendogli di osservare da un altro punto di vista, a livello registico la scelta di virare verso il thriller amplifica e diversifica il pubblico di riferimento. Silenzio! racchiude al suo interno tante suggestioni, legate non solo al tema scolastico, quanto piuttosto a tutta una sfera che ha a che fare con la vita e con la quotidianità. Il contesto accademico diviene un piccolo microcosmo all’interno del quale si verificano episodi che costringono a fare i conti con la propria coscienza e con la necessità di intervenire prima che sia troppo tardi. Il privato viene contaminato dall’ambiente circostante, e il nascondersi non è più sufficiente come forma di tutela e salvaguardia del proprio benessere.
Inserendosi in una scia di pellicole che trattano argomenti simili, Silenzio! riesce a raccontare in maniera realistica, potente e significativa. Si viene gradualmente immersi nella narrazione, provando le stesse sensazioni del protagonista, travolto dalla reazione a catena degli eventi. La scrittura semplice e diretta costruisce, tassello dopo tassello, un contesto sfaccettato e popolato da persone comuni, con cui è facile empatizzare. Lontano dai giudizi, ma non da una critica attenta e oculata, il progetto andrebbe mostrato nelle scuole di tutto il mondo e inserito in un programma di sensibilizzazione.
*Sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.