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Rome Independent Film Festival

‘Titì’: il debutto alla regia di Vincenzo Crea

La recensione del corto fiction documentary di Vincenzo Crea: un'opera che si stringe attorno alla famiglia

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Titì

Vincenzo Crea è un attore che, sin da giovanissimo, è arrivato sul grande schermo e nelle televisioni degli italiani. Nato nel 1999, ha lavorato con registi come Abel Ferrara, Marco Bellocchio, Leonardo Guerra Seragnoli e Andrea de Sica. Nel 2017 ha vinto il premio Guglielmo Biraghi ai Nastri d’Argento. Nel 2023 ha presentato alla Biennale Teatro di Venezia lo spettacolo  Addormentate, con la regia di Fabrizio Arcuri. E in Tutto chiede salvezza, del regista e sceneggiatore Francesco Bruni, Crea abbraccia il personaggio di Gianluca con un’interpretazione intensa e sincera. Nel 2024, Vincenzo Crea si pone dietro la macchina da presa per dirigere Titì: un corto che riesce a rendere la stessa sensibilità dell’attore.

Si tratta di un cortometraggio fiction documentary in cui il racconto si basa sui dialoghi, sulle piccole reazioni e sulla vita famigliare durante la cena di Natale. Tutto prende vita da un’idea di Vincenzo Crea, che come riporta sul suo profilo social:

“Ho guardato mia madre e l’ho immaginata”

Il cortometraggio Titì, con protagonista Francesca Foti, è stato scritto, diretto e prodotto da Vincenzo Crea. Distribuito da The Open Reel e presentato in concorso al Roma Indipendent Film Festival 2024.

Titì: la storia

Titì prepara la cena di Natale per la sua famiglia, sperando che tutto vada come previsto. Una narrazione con al centro le persone, la famiglia e la festività. Un’occasione per stare insieme e vivere di una felicità che unisce tutti. Una storia raccontata attraverso un documentario di finzione.

Il Natale in famiglia

Come ogni Natale, ogni famiglia può avere le proprie tradizioni e Titì riesce nell’intento di portare lo spettatore per mano come se fosse una persona che vive, e spia, ciò che c’è dietro le quinte di un Natale famigliare. Ricordare un regalo per tutti (anche se gli invitati superano le trenta persone), l’arrivo degli ospiti in tempi diversi, alcuni pettegolezzi e  cercare di fare andare tutto bene sono solo alcuni degli ingredienti dell’opera di Vincenzo Crea.

Spicca anche il desiderio che l’affetto della famiglia non si esaurisca con gli adulti di oggi, ma prosegua anche con i figli e le generazioni future.

Titì: la vita nelle piccole (grandi) cose

Quando le preoccupazioni dell’evento lasciano spazio all’emotività, il corto acquisisce un sapore simile a quello dei ricordi dei tempi passati, i “bei tempi” che ci sembrano ormai lontani. Ciò avviene grazie al regista e sceneggiatore, ma anche per mezzo del montaggio di Christian Marsiglia: una connessione, quella tra la regia e il montaggio, che permette di vivere le sensazioni di un mondo che sembra appartenere a ognuno di noi. Un passato pieno di vita, di piccole cose che acquisiscono un senso difficilmente decifrabile a parole.

A volte, la fine di un evento emozionante e molto atteso lascia spazio al silenzio, alle riflessioni e alla stanchezza. E proprio in questo momento la voce di Vincenzo Crea e il volto di Francesca Toti scolpiscono l’essenza di Titì sullo schermo e negli occhi dello spettatore.

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Titì

  • Anno: 2024
  • Durata: 9'
  • Distribuzione: The Open Reel
  • Genere: Fiction documentary
  • Nazionalita: Italiana
  • Regia: Vincenzo Crea