Presentata ad Alice nella città, durante la 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma, la seconda stagione di The Bad Guy riporta sulla scena i mitici personaggi ideati da Ludovica Rampoldi, Davide Serino e Giuseppe G. Stasi. La serie, realizzata con il sostegno di Emilia-Romagna Film Commission, torna su Prime Video.
Luigi Lo Cascio, splendido interprete di alcuni tra i migliori titoli nostrani, veste ancora una volta i panni di Nino Scotellaro, ex procuratore costretto, per cause di forza maggiore e per un destino avverso, a schierarsi dal lato di coloro che ha sempre combattuto. Il confine tra giustizia e vendetta si fa sempre più labile, confondendo le idee a tutti i partecipanti e, con essi, agli spettatori meno attenti. Sì perché The Bad Guy è uno di quei progetti che va seguito con cura, soprattutto per rendersi ben conto dell’eccezionale lavoro di scrittura e costruzione della storia.
The Bad Guy | La trama della seconda stagione
Prendendo le fila esattamente dal punto dove eravamo rimasti, con il protagonista alla disperata ricerca dell’archivio di Mariano Suro (a cui presta il volto Antonio Catania), si riparte in questa vertiginosa caccia alla verità. Mentre Nino è in viaggio insieme alla figlia di Suro, Teresa (Giulia Maenza), la sorella Leonarda (Selene Caramazza) è sulle sue tracce, così come la moglie Luvi (Claudia Pandolfi).
In un continuo scambio di prospettive, colpi di scena e imprevisti assolutamente degni di nota, ognuno di loro continuerà per la sua strada, fino a che queste non si incroceranno, portando tutti i nodi al pettine e scatenando, probabilmente, una vera e propria apocalisse.
Quando ci dicono che la nostra serie è grottesca, noi rispondiamo che invece è realista. – Giancarlo Fontana
La ricerca della verità è costellata di imprevisti
Come un puzzle in cui ogni tessera va al suo posto, bisogna attendere la fine della stagione per capire, o almeno avvicinarsi a una parvenza di comprensione. Nel percorso per raggiungere la verità, tutti, personaggi e pubblico, affrontano una serie di prove alquanto complicate e barocche, utili per tirare fuori il meglio di ogni personalità, un po’ meno per far funzionare le cose.
La forza di un progetto simile sta, senza dubbio, nella perfetta caratterizzazione di ogni figura in gioco, capace di passare da un registro all’altro, dal comico al drammatico, con una coerenza e una concretezza disarmanti ed encomiabili. Certo, a ben vedere il cast è composto da un parterre a dir poco di classe – da Lo Cascio alla Pandolfi, passando per la new entry Stefano Accorsi e all’inedito Aldo Baglio (quello di Aldo, Giovanni e Giacomo, giusto per intenderci), sino ad arrivare alle giovani ma magnetiche Maenza e Caramazza. Forti quindi di una solida base attoriale, gli autori si sono divertiti a giocare con i topoi del genere, ribaltandoli talvolta e puntando all’effetto sorpresa.
A distanza di un paio d’anni dalla prima, la seconda stagione di The Bad Guy già promette qualcosa di unico ed emozionante, rivelandosi un prodotto straoriginale e non ancora plagiato.
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