In concorso alla 7a edizione del Festival del Cinema Iberoamericano Entre dos mundos, il cortometraggio esplora una tematica universale quanto intrinseca della cultura cubana, rientrando perfettamente nella missione del FIF: scoprire un nuovo cinema contemporaneo e le culture iberoamericane.
Leggi qui il programma del FIF – Entre dos mundos 2024!
Un lugar entre las montañas, un incontro intimo
Tra le montagne, migliaia di persone intraprendono ogni anno un pellegrinaggio per celebrare, l’8 settembre, la Virgen de la Caridad del Cobre. Il santuario, situato nella città di El Cobre, diventa lo sfondo di incontri profondamente spirituali tra i fedeli e la Vergine della Carità. Che si tratti di Papa Francesco o una giovane madre che tiene in braccio il proprio bambino, tra queste vette sacre la fede accomuna tutti, rendendoci profondamente uguali.
Still from Un lugar entre las montañas
Un viaggio spirituale tra le montagne
Un lugar entre las montañas è uno sguardo intimo su una delle celebrazioni religiose più importanti del paese. Questo documentario, interamente girato a mano libera, si concentra sui gesti dei devoti durante il pellegrinaggio, mettendo in evidenza ciò che sono disposti a fare per la loro fede. Le inquadrature si soffermano sulle offerte, le preghiere, le promesse mantenute, i miracoli e gli intensi momenti di dialogo tra i pellegrini e la Vergine Maria.
Il santuario, situato nella cittadina di El Cobre, nella parte orientale dell’isola, è circondato da montagne e miniere di rame ormai dismesse. Nei giorni che precedono la celebrazione, per le vie del paese già si avverte l’inizio dei festeggiamenti, con i primi fedeli che si dirigono verso il santuario. Il documentario di Flores ci mostra anche i preparativi, evidenziando cosa significhi questa festa per chi vive nei dintorni. Un aspetto non da meno è il commercio di souvenir dedicati alla Virgen del Cobre, che costituisce una delle principali attività economiche della zona: piccole statuette vengono intagliate nel legno e decorate con pietre preziose provenienti dalla zona.
Questo breve documentario rappresenta una testimonianza contemporanea su culture che, sebbene apparentemente lontane, ci uniscono attraverso le credenze religiose. Migliaia di fedeli provenienti da ogni parte del mondo e da diverse estrazioni sociali si incontrano in questo luogo sacro, legati dalla comune devozione.
“Sono tornata a El Cobre per catturare un momento particolare del pellegrinaggio, quello dell’incontro personale tra i fedeli e la Vergine. Il film documenta le varie espressioni di spiritualità in modo da trascendere lo status economico, politico o geografico.”
spiega la regista Eydi Sanamé Flores. E quando parla di tutti i fedeli, intende proprio tutti: nelle ultime sequenze del documentario vediamo Papa Francesco, che durante il suo viaggio del 2015 si recò al santuario. Come gli altri pellegrini, immerso nella preghiera, offrì alla statua sacra un mazzo di fiori bianco e giallo, colori che simboleggiano la Vergine della Carità del Cobre.
Still from Un Lugar entre las montañas
I diversi seguaci in Un lugar entre las montañas
Tra le migliaia di fedeli che visitano il santuario, la regista Flores cattura anche un aspetto della cultura religiosa profondamente radicata a Cuba. La Virgen de la Caridad è venerata non solo dai cattolici, ma anche dai seguaci della Santería: trattasi di una religione sincretica che combina elementi della fede Yoruba, portata dagli schiavi africani, con il cattolicesimo. Attraverso questa fusione, gli schiavi riuscirono a preservare le loro credenze nascondendo gli orisha, le loro divinità, sotto l’identità dei santi cattolici. Con il tempo, questa unione si è consolidata: oggi, a Cuba, i termini “santo” e “orisha” vengono spesso usati in modo intercambiabile, e molti praticanti della Santería si considerano anche cattolici, richiedendo frequentemente il battesimo per gli iniziati.
Nella Santería, la Vergine della Carità è associata a Oshún, l’orisha dell’amore e della danza, rappresentata con il colore giallo. Per questo, al santuario è comune vedere donne vestite di giallo e bianco. Tra queste, il documentario riprende una donna che, con grande fatica, sale le scale in ginocchio, forse in segno di devozione o come promessa mantenuta alla Vergine.
La Virgen de la Caridad, la storia
A circa venti chilometri a nord-ovest di Santiago, nel tranquillo villaggio di El Cobre, sorge il Santuario Nazionale della Vergine della Carità, conosciuta in territorio cubano come La Virgen de la Caridad del Cobre. Ed è proprio nelle vicinanze, che la Vergine fece la sua prima apparizione intorno al 1606 ai fratelli Rodrigo e Juan de Hoyos, insieme al loro schiavo Juan Moreno.
Durante un viaggio in barca verso la baia di Nipe per raccogliere del sale, destinata agli abitanti di Santiago del Prado (oggi El Cobre), furono colti di sorpresa da una violenta tempesta. Mentre la barca oscillava, Juan Moreno, che indossava una medaglia con l’immagine della Vergine Maria, iniziò a pregare insieme agli altri per la protezione divina. Improvvisamente, la tempesta si placò e i cieli si schiarirono ed in lontananza videro un oggetto fluttuare nell’acqua. Remando verso di esso, scoprirono che si trattava di una statua della Vergine Maria dalla pelle scura, con il bambino Gesù in braccio ed una chiave d’oro in mano. L’iscrizione sulla tavola su cui poggiava recitava: “Io sono la Vergine della Carità”. Sorprendentemente, la statua, nonostante fosse nell’acqua, era completamente asciutta.
La portarono all’attuale El Cobre, dando inizio alla sua storia di pellegrinaggio e devozione. Nel 1926, Papa Benedetto XV proclamò la Virgen de la Caridad del Cobre patrona di Cuba, ed una chiesa venne fatta costruire nella cittadina in suo onore.