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Lovers Film Festival

‘Throuple’ al Lovers Film Festival: l’incapacità di esprimere le emozioni

'Throuple' di Greyson Horst fuori concorso alla 39° edizione del Lovers Film Festival è una parodia queer delle rom-com classiche, con un faro puntato sull'incapacità umana di esprimere le emozioni. Quanto siamo veri? Quanto possiamo fidarci di noi stessi? E quanto possono farlo gli altri?

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Throuple

Throuple di Greyson Horst, fuori concorso alla 39° edizione del Lovers Film Festival. Una parodia queer delle rom-com classiche, che lo sceneggiatore, e anche protagonista del film, aveva ben presenti durante la fase di lavorazione. Horst ci confessa che il vero fulcro del film non è la troppia, bensì “l’inabilità umana di esprimere le emozioni”. Il risultato è un ottimo lavoro, sia tecnicamente che dal punto di vista narrativo, realizzato con un low budget complice di alcune delle soluzioni più interessanti del film.

Throuple: lo split screen e altre scelte tecniche

Throuple

Una delle scelte visive più stuzzicanti di Greyson Horst è l’uso intensivo dello split screen. Durante il Q&A, al termine della proiezione, il regista ci confessa di aver voluto impiegare questa tecnica fin dall’inizio.

Ci sono due grandi storie al centro di Throuple: la relazione a tre fra Michael, Georgie e Connor e la relazione di amicizia fra Michael, la sua migliore amica Tris e la sua ragazza. In più di un’occasione, osserviamo il dipanarsi di questi due macrocosmi parallelamente, proprio con la tecnica dello split screen.

Sebbene forse un po’ eccessivo in alcuni casi, come ad esempio i momenti di dialogo difficili da seguire contemporaneamente, risulta una scelta efficace per sottolineare le somiglianze tra i personaggi. Horst dichiara di aver voluto comparare le coppie del film e i loro conflitti, così come le situazioni analoghe, tutte derivanti dall’incapacità di esprimere le proprie emozioni con chiarezza.

Un’altra soluzione tecnica ammirevole è la scelta di scrivere alcuni dialoghi in sovrimpressione all’immagine, alzando il volume di fondo in modo da coprire quasi totalmente le voci dei protagonisti. Molte scene sono girate nei locali queer di Brooklyn, con la musica altissima e l’impossibilità reale di sentire ciò che si sta dicendo. Horst ha voluto immergere lo spettatore in quegli ambienti, facendolo sentire parte integrante del racconto a fianco dei suoi personaggi.

Il low budget con cui è stato girato questo lavoro ha permesso paradossalmente una più ampia libertà creativa. Nelle scene collettive, ad esempio, tutte le comparse sono membri della crew che, conoscendosi nella vita reale, dimostrano una sintonia e una spontaneità percepibili.

Tecnicamente Throuple è un ottimo lavoro cinematografico, frutto della collaborazione tra il regista Greyson e lo sceneggiatore-protagonista del film.

Throuple: imparare ad ascoltarsi e a dire ciò che si pensa

Throuple

Michael non ha mai avuto una relazione, vive con la sua migliore amica Tris e la sua ragazza, e respinge le emozioni. Vive nell’illusione che si costruisce, in cui decide quali emozioni provare e come esternarle, mentendo a se stesso e agli altri. È egoista, infantile e molto insicuro.

Il personaggio di Michael si evolverà, soprattutto grazie all’incontro con Georgie e Connor, sposati, che decidono di includerlo nella loro relazione. Anche Tris e la sua fidanzata cresceranno, grazie al respiro concesso da Michael che finalmente trova qualcun altro con cui condividere tempo e letto.

Michael non è l’unico ad essere emotivamente immaturo. Anche Georgie e Connor, per quanto espliciti nell’esternare i loro pensieri e i loro desideri, non sono onesti con se stessi. Come in una rom-com canonica, quindi, si genera una serie di equivoci che metteranno in moto situazioni necessarie all’evoluzione dei personaggi.

Throuple è un film che in Italia sarebbe difficile realizzare e produrre, ammirevole dal punto di vista della forma quanto del contenuto. È un lavoro coraggioso che non riflette tanto sul concetto di troppia, sdoganato e anzi lontano dall’essere il cuore del lungometraggio, bensì sulla gestione delle emozioni. Horst ci dice che è fondamentale imparare ad ascoltarci e ancora più importante è saperci esprimere, per il nostro bene e per quello delle persone che ci circondano.

 

Throuple

  • Anno: 2024
  • Durata: 90'
  • Nazionalita: USA