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Animazione

‘Arcane’ 2: Cosa aspettarsi dalla nuova stagione (parte 1 di 2)

Un approfondimento su tutto ciò che ci è noto grazie al videogioco di ‘League of Legends’ e non solo e su quali eventi, personaggi e luoghi potremo aspettarci di vedere nella seconda stagione della serie Netflix

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Arcane è la nota serie d’animazione prodotta da Netflix. Animata dallo studio Fortiche Production, è uscita a gruppi di tre episodi a settimana dal 6 novembre al 20 novembre 2021. Visto il grandissimo successo della serie, nonché il finale della prima stagione, l’arrivo di una seconda stagione era stato immediatamente pronosticato e confermato.

Sebbene il cliffhanger del nono episodio abbia lasciato tutti con il fiato sul collo e renda difficile sapere cosa aspettarsi, possiamo comunque fare delle ipotesi basandoci sul videogioco di League of Legends e sul recente teaser. Cercheremo, quindi, di capire cosa potremmo aspettarci più o meno probabilmente dalla prossima stagione della serie targata Netflix.

Questo approfondimento sarà diviso in due articoli, e in questa prima parte andremo a vedere, in particolare, quel che sappiamo sulla serie grazie al videogioco e ad altre fonti. Faremo, quindi, delle ipotesi sugli eventi, i luoghi e i personaggi che potremmo vedere. La seconda parte sarà, invece, più prettamente speculativa e analizzerà quali personaggi del videogioco non presenti in Arcane (e non presentati nei trailer) potrebbero fare la loro prima apparizione nella seconda stagione.

Il nuovo teaser di Arcane

Arcaen Season 2 Teaser

La serie di Arcane, come molti sapranno, è ispirata (non senza alcune licenze) al videogioco di League of Legends.  A gennaio, in occasione della Season 2024 proprio del videogioco, è stato pubblicato un teaser della seconda stagione, che vi abbiamo proposto in apertura.

Il teaser, c’è da dirlo, non sembra pensato per il grande pubblico. Per chi non lo sapesse, League of Legends (spesso abbreviato in LoL) è un videogioco online per PC di genere MOBA, sviluppato da Riot Games. È un videogioco competitivo dove due squadre di cinque giocatori connessi contemporaneamente si sfidano su una mappa controllando dei personaggi, chiamati “campioni”. Perché il gioco rimanga sempre aggiornato e interessante, all’inizio di ogni anno inizia una nuova “Season” che introduce profondi cambiamenti.

Il nuovo teaser di Arcane, che è un “First Look”, non cade nel vuoto, ma si innesta in questo contesto. Lo scopo dello stesso è, oltre a riconfermare l’uscita per Novembre 2024, quello di mostrare una piccola clip che stimoli l’interesse soprattutto dei videogiocatori affezionati. Sebbene Arcane, va precisato, sia abbastanza indipendente dal videogioco e chiunque possa godersela senza aver mai toccato la tastiera di un computer, una parte rilevante della promozione della serie è comprensibilmente improntata a spingere i giocatori di League of Legends a vederla.

Difatti, in questo teaser si vede, di fronte a Singed, personaggio già comparso, la silhouette di un enorme bestia appesa per le braccia. Sebbene ai più possa non dire nulla, i giocatori di LoL sanno perfettamente chi è quella bestia. Si tratta, infatti, di Warwick, un “campione” già presente nel gioco.

Arcane e League of Legends a confronto

Arcane

Il roster di personaggi giocabili in League of Legends è immensamente più ampio del gruppo di personaggi di Arcane, contando più di 160 “campioni” ed essendo in continua espansione. La prospettiva sul mondo narrativo di LoL che offre Arcane è limitata alla città-stato di Piltover & Zaun e non include, peraltro, nemmeno tutti i “campioni” della città attualmente giocabili.

Dal canto suo, la serie Netflix introduce anche diversi personaggi fino ad allora sconosciuti al videogioco. Mylo e Claggor, Vander, Silco, Sevika, Mel e Ambessa Medarda, per menzionarne alcuni. Tutto questo per sottolineare come Arcane abbia un ampio margine di autonomia rispetto a LoL. Qualunque congettura si possa fare sulla futura stagione non è altro che speculazione. Ciononostante, l’introduzione di nuovi personaggi presi direttamente dal roster del videogioco è inevitabile per mantenere fresca l’attenzione dei videogiocatori. L’introduzione anticipata dal teaser del personaggio di Warwick ne è un esempio lampante.

Questo approfondimento si basa, quindi, soprattutto sul pronosticare quali sono i personaggi che potremmo vedere comparire nella seconda stagione di Arcane. Ci saranno anche alcune considerazioni sulla trama, ma è molto più difficile fare predizioni su di essa.

Il successo di Arcane si è basato in ottima parte anche sul fatto che gli eventi narrati divergono in parte o del tutto dalla storia conosciuta di League of Legends. Nessun videogiocatore sapeva che Vi si chiamasse Violet o che Jinx si chiamasse Powder. E nel videogioco non sono nemmeno ufficialmente sorelle. Zaun viene chiamata la “Città sotterranea”, ma se nella serie un ponte la separa dalla città alta, nel gioco è letteralmente costruita al di sotto della città alta di Piltover. Gli antefatti di Jayce e Viktor nel gioco raccontano una storia diversa da quella di Arcane.

Seraphine PIltover e Zaun

Ciò ha reso la serie innovativa e tutta da scoprire anche per chi quei personaggi già li conosceva. L’adattamento animato funziona perché trama e personaggi sono stati cambiati e ritoccati per avere senso nel contesto di una serie a episodi. League of Legends invece, ha una “lore” narrata su LoL Universe, un inventario di tutte le narrazioni sul mondo del gioco. Esso raccoglie tutte le backstory dei personaggi, le storie collegate a loro o ad altre figure dell’universo narrativo, fumetti e molto altro, prodotti nell’arco di più di dieci anni. Tutte queste storie messe insieme rappresentano un affascinante e colossale worldbuilding che non può, tuttavia, funzionare qualora lo si trasponesse così com’è in una serie. Sono necessarie delle licenze. E sono queste licenze a svecchiare storie un po’ goffe e a compensare svariate incongruenze che si vengono inevitabilmente a creare negli anni.

Riot Games ha però rivelato recentemente di voler unificare tutta la lore dell’universo di LoL rendendola unica e omogenea. Nel fare ciò, l’azienda ha confermato che Arcane sarà canonico e, di conseguenza, adesso si dovrà lavorare alla lore preesistente per renderla compatibile con la serie Netflix. Questa non è necessariamente una buona notizia, perché significherebbe togliere molte libertà creative ad Arcane come serie. Probabilmente, la seconda stagione non è ancora stata toccata da questa decisione, presa pochi mesi fa, ma bisogna sperare che non intacchi la qualità delle eventuali e future stagioni.

Procediamo, quindi, a vedere caso per caso come potrebbero evolvere gli eventi, quali potrebbero essere i personaggi inediti che verosimilmente vedremo comparire e in che direzione potrebbero andare narrativamente personaggi già incontrati.

Warwick: il nuovo personaggio del teaser

Warwick League of Legends

Chi è Warwick? La biografia presente su LoL Universe ce lo dipinge come “la furia scatenata di Zaun”. Si tratta sostanzialmente, all’apparenza, di una strana via di mezzo fra un lupo mannaro e una chimera steampunk. È bestiale ma può camminare in posizione eretta, ha gli artigli della mano destra di metallo e, soprattutto, un sistema di tubi e cilindri contenenti liquido sulla sua schiena.

In una storia, le origini di Warwick vengono raccontate come quelle di un soggetto particolarmente resiliente degli esperimenti di Singed. In questo senso, anche il Warwick di Arcane, come sappiamo dal teaser (nonché da una breve scena nell’ultimo episodio della serie) è una creazione di Singed. Sappiamo per certo che sarà piuttosto centrale nella seconda stagione, essendo un “campione” di LoL e venendo scelto come principale soggetto del teaser. Ma questo non spiegherebbe perché un personaggio che sarà così centrale non abbia nessun accenno nella prima stagione. Se fosse solo una bestia sperimentale creata da Singed, avremmo visto fin da subito qualche scena in cui lui ci lavora. Invece ce lo ritroviamo già perfezionato solo alla fine della prima stagione. Perché?

Vander Warwick Arcane

Sebbene siano delle speculazioni, ci sono indizi molto concreti che fanno pensare che, in realtà, Warwick è Vander. Nel corso della serie, Vander viene più volte definito “the hound of the underground” (“il segugio del sottosuolo”). Nell’episodio 3, Silco, confrontandosi con Vander tenuto in ostaggio, gli rivela che, nonostante il tradimento, aveva ancora mantenuto rispetto per lui, finché non ha cominciato a vendersi a Piltover (in inglese “played lapdog”). Queste potrebbero essere piccole coincidenze, ma ce ne sono di più concrete. Quando Vander viene rapito e poco prima di morire, si può udire nella colonna sonora il tema musicale di Warwick (nel videogioco). E, infine, nell’episodio 9, Jinx ha nella sua follia una visione di Vander al quale sovrappone il disegno di una bestia ferale.

Se tutti questi indizi non fossero sufficienti, circa un anno fa è uscito il trailer di rilascio del campione di Warwick su Wild Rift (la versione mobile di LoL). Nel video, il lupo mannaro si arresta in preda al panico prima di aggredire una ragazza dai capelli blu che molto ricorda Powder. Dopodiché, scompare all’inseguimento di due criminali dietro un vicolo su cui si vede chiaramente uno dei classici graffiti di Jinx. Questa scena può avere senso solo nel contesto in cui Warwick, creatura di puro istinto, ha dei momenti di lucidità in cui ricorda il passato.

Se tutta questa speculazione si rivelasse vera, allora sicuramente un’importante sotto-trama della seconda stagione verterà sull’identificazione di Warwick come Vander. Warwick avrà probabilmente, come nel gioco, una sorta di moralità per la quale andrà a caccia esclusivamente di assassini e i personaggi avranno il dubbio che lui possa rappresentare una presenza positiva o negativa. Warwick, dal canto suo, mostrerà sicuramente momenti di lucidità in cui ricorderà il suo passato da protettore della Città Sotterranea.

La guerra civile fra Piltover e Zaun e nuove possibili regioni

Nella lore di LoL, Piltover e Zaun sono due realtà indipendenti e in conflitto, ma simbiotiche. Un tempo unite, la seconda si è resa ad un certo punto indipendente dalla prima. Questa configurazione rispecchierebbe quel che l’attacco terroristico di Jinx alla fine della prima stagione potrebbe provocare, considerato che da quel che si intende nella serie Piltover ha il controllo sulla Città Sotterranea, che vorrebbe rendersi indipendente.

È impossibile prevedere concretamente come ripartirà la prossima stagione, ma è improbabile che a un simile attacco al congresso di Piltover possano seguire nuove trattative di pace. Essendo la città alta divenuta nel corso della serie così centrale per il commercio estero grazie alla creazione dei portali di teletrasporto Hexgate, un conflitto fra questa e la Città Sotterranea non potrebbe passare inosservato. Arcane ha dimostrato di essere molto attenta e accurata nel descrivere le relazioni politico-economiche fra i potenti. Difficilmente la seconda stagione non si porrà il problema di cosa un momento di instabilità possa comportare nelle relazioni internazionali. È verosimile, quindi, che vedremo fare la comparsa di persone provenienti da nuove regioni del mondo di Runeterra (il pianeta in cui sono ambientati Arcane e League of Legends).

Come già detto, Piltover & Zaun non sono altro che una città-stato. La loro posizione, per quanto riguarda LoL, si colloca a metà fra il continente di Valoran e quello di Shurima. Questi sono i due continenti  principali e più esplorati nella lore e da essi originano il maggior numero di personaggi giocabili. Da un punto di vista di worldbuilding, ha perfettamente senso che i creatori di Arcane abbiano scelto questa città-stato come punto di partenza per la narrazione. In base a come la serie presenterà gli eventi, il racconto potrà arrivare a coinvolgere virtualmente qualsiasi altra regione del mondo narrato.

Ambessa Medarda Mel Noxus

Sicuramente, vedremo qualcosa in più della regione di Noxus. L’impero noxiano è più volte menzionato nel corso della serie, soprattutto per i rapporti commerciali che Piltover intrattiene con esso. Mel Medarda è originaria di Noxus. È stata la madre Ambessa a espellerla dall’impero. Quest’ultima, peraltro, rappresenta l’evidenza del fatto che Noxus pone delle velate ma forti ingerenze sulla politica e sull’economia di Piltover. Per ora, tutto quel che ci hanno mostrato della regione sono soprattutto pochi sprazzi di costume e tradizione nelle vesti dei Medarda, la politica belligerante di sottomissione in un flashback di Mel e un dipinto della stessa che ritrae un porto noxiano.

È importante far notare anche un’altra cosa: è arrivata la conferma che Ambessa Medarda diventerà verso la fine di quest’anno un campione giocabile di League of Legends. Non solo sarebbe il primo caso di un personaggio che, in direzione inversa, viene aggiunto da Arcane su LoL, ma il fatto che la sua aggiunta coincide con l’uscita della seconda stagione della serie Netflix conferma una cosa: Ambessa sarà molto importante nella prossima stagione.

Purtroppo, la presumibile esplorazione di Noxus nel corso della stagione 2 di Arcane non aiuta a capire quali potrebbero essere le altre regioni coinvolte, poiché Noxus è bene o male collegata ad ogni singola regione di Valoran e Shurima, essendo un impero in guerra. Possiamo però ipotizzare che due altre regioni in particolare potrebbero essere rivelate.

Una di queste è Shurima, che non è solo un continente ma è anche un passato impero che ricorda molto l’antico Egitto. È una regione quasi interamente desertica e Piltover, almeno nel gioco, ne era un tempo parte integrante, finché non si era resa indipendente. La storia di Piltover è legata a questo impero pseudo-egizio e non è improbabile che verrà quantomeno menzionato se non verranno apportate modifiche pesanti.

Un’altra regione che, forse anche più probabilmente di Shurima, potrebbe fare capolino in Arcane è la quella di Ionia. Questa è una grande isola al largo dei due continenti che trae ispirazione dalla parte più magica e tradizionale delle culture dell’Estremo Oriente e dell’India. Nel gioco, subisce un’invasione da parte di Noxus, che non riesce, tuttavia, ad annetterla. Quel che è più rilevante, però, è che diversi personaggi di Ionia vivono o sono passati da Piltover & Zaun. Alcuni di essi interagiscono anche più o meno direttamente con i piltovani e gli zauniti già presentati in Arcane. È il caso, ad esempio, di Jhin, personaggio estremamente amato dalla community di League of Legends.

Ionia Arcane

In ogni caso, l’elemento più rilevante di tutti a favore di Ionia è che in Arcane raramente si fa menzione di altre regioni, con l’unica importante eccezione di Noxus. Tuttavia, quando la gang di Vi fa rientro a Zaun nel corso del primo episodio (intorno al minuto 20), si vedono passare a fianco dei figuri piuttosto alti con delle maschere e delle vesti che sono inequivocabilmente ioniane. E sono peraltro proprio quelle frange ioniane che, di lore, sappiamo essere attive a Zaun. Questo non conferma ovviamente nulla, ma se dobbiamo fare della speculazione, questi sono degli indizi da non trascurare.

Ekko: hextech e magia temporale

Un altro importante ed estremamente plausibile ulteriore sviluppo è quello del personaggio di Ekko. La sua rappresentazione in Arcane è, per ora, fra le meno fedeli all’universo di League of Legends. Da quel che si è visto nella serie, Ekko è un ragazzo presumibilmente orfano, sicché Benzo sembrava essere il suo tutore. Dopo il salto temporale fra il terzo e il quarto episodio, si scopre che Ekko ha creato una comunità libera all’interno dei bassifondi. Lui è il leader delle Firelight e tratta i suoi commilitoni come una famiglia.

In League of Legends, d’altro canto, Ekko è sì un geniale ingegnere autodidatta come in Arcane, ma ha anche dei genitori vivi e presenti. Sebbene sia opposto anche lì ai baroni chimici, non esiste in tutta la lore di League of Legends alcuna menzione all’organizzazione delle Firelight.

Ma le differenze non si fermano qui. In LoL, il gameplay di Ekko è sviluppato intorno alla sua capacità di controllare il tempo. Tramite il potere magico di un cristallo hextech, il ragazzo è in grado di riavvolgere di diversi secondi il tempo. Questo è sostanzialmente il suo marchio di fabbrica come personaggio, perfettamente riassunto nella clessidra che ha inceronata sul volto.

Questa clessidra appare anche sul volto di Ekko in Arcane. Non solo, la serie si spreca in citazioni al suo (futuro) potere temporale. Sebbene non si evinca alcuna concreta capacità magica da parte sua, si vede comunque particolarmente ossessionato dal tempo, facendo sempre meticolosa attenzione al cronometro che si porta sempre dietro durante le sue operazioni. Nello scontro contro Jinx, poi, una sequenza assolutamente magistrale, il rapporto fra i due ci viene raccontato con un parallelismo tra presente e passato. Sul climax, dopo che l’Ekko bambino è sconfitto da Powder, il click sul cronometro riavvolge l’intera sequenza, quasi come se il tempo fosse tornato indietro al punto di partenza. Sebbene questa scena non ci dica nulla sulla capacità del leader delle Firelight di controllare il tempo, bensì sulla sua maturazione nel combattimento, la costruzione della scena stessa è comunque piuttosto eloquente sulla direzione che vuole imprimere al personaggio.

Ekko Arcane

Ci sarebbe poi da evidenziare un altro piccolo dettaglio. Quando Ekko aiuta Vi e Caitlyn a riportare a Piltover il cristallo hextech rubato da Jinx, lo ripone in un particolare contenitore tecnologico cilindrico. Questo contenitore è davvero troppo somigliante al dispositivo che il personaggio usa in LoL per imbrigliare il potere del cristallo e riavvolgere il tempo.

Tutti questi indizi portano alla probabile, se non sicura, conclusione che Ekko riceverà un maggiore nella prossima stagione e che svilupperà delle tecnologie in grado di controllare il tempo. Tutto questo potrebbe ampliare la creatività degli sceneggiatori in merito alle tecnologie low fantasy e colmare il divario fra le due rappresentazioni del personaggio, riavvicinandolo all’identità iconica che ha nel gioco.

Viktor: la gloriosa evoluzione dell’umanità

Viktor Arcane

Anche Viktor, al pari di Ekko, avrà presumibilmente un’ulteriore evoluzione come personaggio nel corso della nuova stagione. Alla fine della prima, sembra essersi rassegnato alla sua malattia terminale e chiede a Jayce di distruggere l’hexcore. È tuttavia improbabile che la parabola di questo personaggio possa davvero concludersi con una discesa definitiva. Proprio come Ekko, infatti, Viktor non si è ancora ricongiunto con l’identità che ha in League of Legends.

Viktor LoL

In LoL, Vikotr è uno scienziato che ha dedicato la sua intera vita all’evoluzione dell’umanità attraverso l’implementazione della tecnologia. Ha un rapporto di ben più forte contrasto con Jayce (che pure è un personaggio molto diverso da come è in Arcane) e, soprattutto, non è malato. La sua idea è che il libero arbitrio sia un ostacolo alla sicurezza dell’umanità. Dal suo punto di vista, quindi, privare gli esseri umani della loro libertà è l’unico modo per creare un mondo più sicuro. Una posizione decisamente più radicale di quella che ha nella serie. Nel videogioco, inoltre, non è malato e non è spinto da interessi personali a perseguire queste sue ricerche.

L’approdo delle ricerche che conduce è l’implementazioni di numerose tecnologie sul proprio corpo ed è questo il punto che non è ancora stato raggiunto in Arcane. Sappiamo che Viktor è claudicante sin dalla sua infanzia e che la malattia lo ha spinto a prodigarsi per trovare una cura alla sua condizione. Come già detto, Arcane sembrerebbe averci voluto convincere che non imbraccerà più la strada dell’hexcore, ma non abbiamo visto Jayce concretamente distruggere il nucleo magico. C’è, però, una piccola citazione a un possibile sviluppo futuro del personaggio.

Ciò che rende più riconoscibile Viktor in League od Legends è il braccio meccanico in grado di emettere raggi laser che porta sulla sua spalla. Questo stesso braccio appare dopo il salto temporale in Arcane, quando Jayce e Viktor presentano ad Heimerdinger le loro ultime invenzioni hextech. Proprio Viktor sarà a fare una dimostrazione pratica di un congegno similissimo a quello del personaggio di LoL.

Sia chiaro, questo non dimostra nulla. Potrebbe anche essere una piccola citazione, un cosiddetto Easter egg per i fan del gioco. Ma la verità è che, citazione o meno che sia, le possibilità che lo sviluppo del personaggi si arresti dove è arrivato in Arcane sono assai scarse. Sicuramente, vedremo qualche nuovo tentativo da parte di Viktor di migliorare la sua condizione.

Parte 2 dell’approfondimento

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