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Attrici over 40 a Hollywood: una rinascita o siamo troppo ottimisti?

Nonostante tutti i discorsi sull'inclusività, i dati ci dimostrano che Hollywood offre ancora troppe poche opportunità per le attrici over 40

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“Meryl Streep è così brava in August: Osage County, ci dimostra che ci sono comunque grandi parti ad Hollywood per Meryl Streep passati i sessanta.”. È la geniale battuta di Tina Fey durante il monologo iniziale dei Golden Globes 2014. Uno scherzo che getta luce sul problema di ageismo che Hollywood sembra avere con i suoi attori, quando questi sono donne, s’intende. E per scampare alla maledizione bisogna “solo” essere la 21 volte candidata ai premi Oscar Meryl Streep, niente di meno. Ma è ancora così? Anche nell’epoca dei discorsi sull’inclusività le attrici over 40 fanno ancora così tanta fatica a trovare ruoli, tanto più da protagoniste?

Per l’uscita di May December, che vede due incredibili attrici over 40- Natalie Portman e Julianne Moore– ci interroghiamo su una possibile apertura dell’industria statunitense a storie che coinvolgono protagoniste femminili di mezza età. Una strada in salita che però sembra essere sempre più possibile grazie al potere conquistato da attrici come Portman, Charlize Theron, Reese Witherspoon e molte altre, scese ora in campo come produttrici per rivendicare un ruolo centrale sul set e nella scelta dei progetti. 

Troppo vecchie a 37 anni?

È impossibile parlare di questo argomento senza citare uno dei principali problemi dell’assenza di parti per le donne over 40. I ruoli femminili a Hollywood sono ancora in netta minoranza (il 34,6% di ruoli parlanti nel 2022) e la maggior parte prevede che i personaggi siano coinvolti in relazioni romantiche insieme a co-star maschili. Il problema non ci sarebbe se i casting non mostrassero una preoccupante predilezione per gli age gap. E così l’attrice Maggie Gyllenhaal può raccontare (a The Wrap Magazine) di essere stata ritenuta troppo vecchia a 37 anni per interpretare l’interesse romantico di un uomo di 55.

D’altronde Hollywood ci ha abituato negli anni a non mettere in discussione differenze d’età sostanziose tra gli attori sullo schermo. Alcuni esempi? Pretty Woman 18 anni; Birdman 31; Lost in translation 34; 30 anni di differenza per Sabrina, dove Bogart e Hepburn non erano nati neanche nello stesso secolo, e 26 per Qualcosa è cambiato, in cui Jack Nicholson era solo un anno più piccolo dell’attrice della madre della sua co-scar Helen Hunt.

Il problema risulta chiaro: Le donne sono intrappolate nei ruoli di fidanzate/amanti/compagne ed è difficile ottenerli passata l’età in cui Hollywood le ritiene sessualmente appetibili (i 30 a quanto pare). D’altronde, nell’apocalittico Don’t Look Up molti hanno notato che la cosa meno realistica è vedere Leonardo Di Caprio sposato con una donna della sua età.

Jack Nicholson (61) e Helen Hunt (35) in Qualcosa è cambiato (1998)

Sì, ma ora è tutto diverso…

Uno studio di Hanssen e Fleck del 2012 analizza il problema dal cinema muto fino alla contemporaneità. Lo studio evidenzia che, seppure l’età media degli attori tra il 1920 e il 2011 sia aumentata per entrambi i generi, è comunque rimasta una considerevole differenza d’età. L’età media si è alzata da 38 a 40 per gli uomini e da 28 a 34 per le donne.

Emerge anche che le donne ottengono l’80% dei ruoli da protagoniste nei loro vent’anni. A trenta la percentuale si dimezza e passati i quarant’anni le donne ottengono parti principali solo nel 20% dei casi. Ma guardiamo a dati più recenti.

Audrey Hepburn (28) e Fred Astaire (58) in Cenerentola a Parigi

L’Annenberg Inclusion Initiative (osservatorio per la parità di genere della USC) registra che nel 2023 solo 30 dei 100 film campioni d’incassi vedevano una donna come protagonista o co-protagonista. Di questi solo tre erano donne di 45 o più anni. Per fare un confronto 24 avevano invece un protagonista o co-protagonista uomo dello stesso range d’età. 

Questi dati vanno a negare quella che sembra la percezione di un’industria cinematografica ormai risolta, anzi, addirittura schiava dell’inclusione. La verità è che abbiamo normalizzato per così tanto tempo l’assenza femminile sullo schermo, o la sua marginalità, che tendiamo a sovrastimare i minimi progressi che sono stati fatti in questi anni. Per questo motivo la raccolta di dati diventa fondamentale per inquadrare il problema e indirizzare il mercato audiovisivo verso la produzione di progetti più inclusivi. 

“Voglio ringraziare tutti voi per le performance pionieristiche che avete offerto nel corso della vostra carriera e per quanto sia meraviglioso che oggi le nostre carriere possano proseguire oltre i 40 anni… Abbiamo dimostrato, e queste attrici e molte altre stanno dimostrando, che siamo potenti, forti e vitali. Chiedo solo che l’industria rimanga con noi, perché le nostre storie vengano finalmente raccontate.”

(Nicole Kidman, SAG award 2018)

attrici over 40 a Hollywood

Nicole Kidman e Meryl Streep in Big Little Lies

Protagoniste dietro e davanti la camera

Ma perché a nessuno interessa produrre storie con donne protagoniste? Il già citato studio di Hanssen e Fleck del 2012 si concludeva dicendo che il problema è puramente economico. Le storie con protagoniste over 40 non vendono e Hollywood non le produce, ma siamo sicuri che sia davvero così?

L’attrice Reese Witherspoon avrebbe 900 Milioni di ragioni per smentirci, ovvero la cifra da record con cui nel 2021 ha venduto la sua Hello Sunshine, la casa di produzione di show come Big little lies, The Morning show e Little fire everywhere. La star di Una bionda in carriera ha fondato la compagnia nel 2016 con lo scopo dichiarato di raccontare storie con protagoniste femminili, promuovendo la rappresentazione tramite i media. Grazie alla sua presenza carismatica sui social e al suo seguitissimo bookclub, Witherspoon è stata in grado di creare un’enorme attesa attorno ai titoli da lei prodotti, divenuti poi dei grandi successi di critica e pubblico grazie alla loro qualità. Protagoniste dei suoi show sono attrici premiate come Jennifer Aniston, Nicole Kidman, Kerry Washington, Julianna Margulies, Laura Dern etc. che recitano talvolta al suo fianco.

Le attrici over 40 che hanno una loro casa di produzione

Le attrici hanno imparato che se vogliono continuare a lavorare dopo una certa età devono crearsi loro le opportunità di lavoro. Natalie Portman, fondatrice di Handsomecharlie Films, dichiara nel 2009 a Entertainment Weekly: “Ho iniziato con la casa di produzione perché volevo essere in grado di realizzare i miei progetti personali e supportare i filmmakers in cui credo. Inoltre, non trovavo sempre ruoli che mi piacessero”.

Portman e Witherspoon sono in buona compagnia. Sono molte le colleghe che hanno avviato le proprie case di produzione: Salma Hayek, Lisa Kudrow, Sandra Bullock, Drew Berrymore, Eva Longoria e molte altre. Seguono l’esempio anche attrici più giovani come Millie Bobby Brown, Masie Williams e Margot Robbie la cui LuckyChap Entr. è dietro due dei successi dell’anno, Barbie e Saltburn.

serie tv donne; attrici over 40

Reese Witherspoon e Jennifer Aniston in The Morning show

Chi interpretano le attrici over 40 a Hollywood?

Tom Cruise, Denzel Washington, Bruce Willis, Samuel L. Jackson, Sylvester Stallone… tutti attori che hanno ottenuto ruoli protagonisti in film action dopo i cinquant’anni. Se gli uomini di mezza età a Hollywood possono sparare, correre e saltare dalle scogliere, cosa fanno le loro coetanee? Per molti anni i ruoli a cui potevano ambire le donne over 40 sono stati sempre gli stessi: nonne eccentriche o allettate, matrigne cattive o zie zitelle. 

L’attrice Geena Davis (Thelma & Louise) si è fatta promotrice dell’ageless test, uno strumento per il monitoraggio dei personaggi femminili over 50 nei media. Dai dati emerge come, non solo questi personaggi siano largamente sottorappresentati, ma che quando presenti essi vengano mostrati come senili, costretti a casa, fragili e trasandati in una percentuale molto maggiore rispetto a personaggi maschili della stessa età.

Ruoli diversi per le attrici over 40

Quello di trovare ruoli interessanti è un grosso problema. Come abbiamo visto, gran parte delle criticità deriva dal fatto che le donne over 40 non vengono considerate credibili come eroine romantiche. Una tendenza su cui adesso si sta cercando di intervenire. Il nuovo film di Anne Hathaway, The Idea of You, è una commedia romantica che la vede intraprendere una relazione con un uomo vent’anni più giovane. Il suo interesse romantico è una star del pop interpretata dal ventinovenne Nicholas Galitzine.

Il film è tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice ed ex attrice Robinne Lee. L’autrice ha dichiarato di aver scritto questa storia spinta dalle proprie difficoltà a trovare ruoli da attrice dopo i quaranta.  Lee ha voluto raccontare di una donna che riscopre sé stessa e la propria sessualità in un’età in cui la società smette di considerarla desiderabile e vitale. In modo simile, Meg Ryan è la co-sceneggiatrice e regista del film che la riporta sullo schermo in una rom-com. Lo stesso genere che l’ha resa famosa a trent’anni. 

Alla fine, il quadro che emerge è chiaro. Se nessuno scrive e produce ruoli per le attrici over 40, ci penseranno loro. 

Denzel Washington (68 anni) è il protagonista dell’action The Equalizer 3 (2023) e Catherine O’Hara, stessa età, nel ruolo della mamma eccentrica della protagonista di Pain Hustlers (2023)

Alcuni esempi positivi degli ultimi anni

Nyad – Oltre l’oceano (2023) di Jimmy Chin ed Elizabeth Chai Vasarhelyi, è la storia della nuotatrice 64enne Diana Nyad (Annette Bening) e della sua incredibile traversata a nuoto di 177 chilometri da Cuba alla Florida. La favorita (2018) di Yorgos Lanthimos, è un dramma di potere e seduzione alla corte inglese del XVIII secolo. È valso l’Oscar alla migliore attrice protagonista all’inglese Olivia Coleman.  Atomica bionda (2017) di David Leitch è una spy story campione d’incassi con protagonista Charlize Theron, che ne è anche produttrice.

A proposito dei Ricardo (2021) scritto e diretto da Aaron Sorkin è un film biografico sulla leggendaria attrice comica Lucille Ball (Nicole Kidman) che affronta le sfide della sua carriera e del suo matrimonio. Tra le serie si distingue Grace and Frankie (2015-2022), con protagoniste Jane Fonda e Lily Tomlin nei ruoli di due nemiche di lunga data che stringono un’inaspettata amicizia quando i rispettivi mariti decidono di lasciarle per intraprendere una relazione fra di loro.

nyad trailer; attrici over 40 hollywood

Annette Bening e Jodie Foster in NYAD Cr. Kimberley French/Netflix ©2023

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