Amici e conviventi, Henry (Michael Rooker) e Otis (Tom Towles) sono due feroci serial killer che uccidono, senza motivo apparente, chiunque capiti sulla loro strada, all’insaputa di Becky (Tracy Arnold), sorella del secondo.
E’ con una carrellata ad allontanare che, partendo dagli occhi aperti di una donna, ne scopre progressivamente il corpo privo di vita abbandonato su un prato che inizia uno dei più crudeli e impressionanti esempi di cinema degli anni Ottanta, ispirato alla figura dello psicopatico assassino Henry Lee Lucas, arrestato nel giugno del 1983.
Ed è proponendo il protagonista come un qualsiasi nostro conoscente (gentile ed educato, ma insospettabile semina-cadaveri) che l’allora esordiente classe 1949 John McNaughton (Lo sbirro, il boss e la bionda) racconta questa storia di serialkilleraggio, immersa in una società composta quasi esclusivamente da elementi negativi, tra prostitute, tossicodipendenti, commercianti di materiale rubato e vagabondi che si pestano per il cibo.
Uno squallore generale che, reso in maniera efficace dalle povere scenografie poste attorno agli ottimi protagonisti, fa da sfondo al progressivo crescendo di violenza intelligentemente orchestrato dal regista, il quale mostra all’inizio solo salme accompagnate da urla fuori campo atte a suggerire il momento dell’uccisione, poi passa a qualche delitto con accenni di splatter; per sfociare prima nella violentissima – ma a suo modo liberatoria – morte dell’ambiguo venditore di apparecchiature video, infine nell’insostenibile eliminazione proto-snuff di un’intera famiglia.
Mentre la fotografia di Charlie Lieberman, priva di dominanti colorate, contribuisce nel conferire all’insieme un taglio quasi documentaristico, tanto da renderlo decisamente realistico e ben più terrorizzante sia del precedente e simile Maniac (1980) di William Lustig che dei vari Nightmare e Venerdì 13, caratterizzati da una violenza talmente estrema da risultare assurda.
Per un dvd caratterizzato da momenti in inglese sottotitolati in italiano e che l’attivissima Dall’Angelo pictures propone in una special edition custodita in fodero di cartone comprendente due dischi, il secondo dei quali riservato esclusivamente ai contenuti extra.
Infatti, oltre ad interessanti scene eliminate, abbiamo un esauriente documentario di 52 minuti al cui interno non solo prendono la parola gli attori protagonisti e il regista, ma anche tecnici e produttori, dallo scenografo Rick Paul alla costumista Patricia Hart.
Francesco Lomuscio