Il cortometraggio "Eliseo", scritto e diretto dalla regista Anna Carville, in concorso alla 22° edizione del Rome Independent film festival nella sezione "Student Short Competition"
Presentato in anteprima internazionale dalla Rome International Film School (RIFS) – prestigiosa scuola che accoglie studenti da tutto il mondo desiderosi di imparare l’arte del filmmaking – in concorso alla 22° edizione del Rome Independent film festival(RIFF) nella sezione Student Short Competition, il cortometraggio Eliseo verrà proiettato nella giornata di Sabato 18 Novembre al cinema Aquila. Scritto e diretto dalla regista francese Anna Carville, prodotto da Anne Charlotte Bertrand e Angelina Gorbunova, vede come protagonisti Tommaso Moggi, Massimo Odierna, Sofia Taglioni e Roberto Rizzoni.
Eliseo, interpretato da Tommaso Moggi, in una scena del film
Trama
Eliseo è un ragazzo profondamente scosso a causa della rottura inaspettata del suo nucleo familiare. Il padre viene infatti arrestato in circostanze sospette. Padre con cui Eliseo aveva un rapporto solido e addirittura fraterno.
Ripercorrerà il trauma, elaborando la perdita, attraverso i ricordi degli allegri pomeriggi passati insieme, uniti dalla passione per il mare.
Tommaso Moggi, Massimo Odierna e Sofia Taglioni recitano in questo dramma coming-of-age
Un film sulla dolcezza della memoria
In concorso al RIFF un cortometraggio d’autore sul dolore, e su come questo possa essere esorcizzato grazie – anche – alla nostalgia. Eliseo parla di perdita, elaborazione e accettazione. Ma soprattutto di memoria, e di come attraverso questa sia possibile lenire la sofferenza degli agenti esterni che influenzano il presente e fanno vacillare le certezze sul futuro.
I continui flashback ci riportano a una dimensione esterna al dolore, eterea e nebulosa, ormai inafferrabile per la sua incorporeità, ma allo stesso tempo estremamente tattile e concreta per Eliseo, che qui può rifugiarsi ed esserne avvolto.
Non sappiamo cosa abbia fatto suo padre, perché sia in carcere: è un non detto volutamente sospeso, perché non importa. Non importa nella misura in cui per Eliseo suo padre è l’uomo che gli ha insegnato a raggiungere una cima, a navigare sottovento e, prima ancora, a camminare.
Nonostante i pochi momenti in cui li vediamo insieme, il loro legame di profonda intimità e complicità ci appare subito luminoso; è il brillio negli occhi di Eliseo, la premura in quelli del padre.
Per Eliseo, la sua perdita diventa frattura insanabile tra adolescenza ed età adulta.
L’innocenza di quei pomeriggi assolati, la delicata brezza marina e la salsedine che si appoggia sulla pelle lieve, sono ormai ricordi distanti: è dovuto crescere senza accorgersene, senza averne il tempo.
Ecco allora come la memoria si fa materica, strumento necessario per riattingere a quella fanciullezza che è ancora presente, arginata nel ricordo, da cui trarre la forza per reinventare la propria realtà ed affrontarla con il vento in poppa.
Di seguito il link al trailer:
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