The Hypnosys: attenti ai tappeti!

Ernst De Geer porta nel Concorso della Festa del Cinema di Roma una gradevole satira sulle convenzioni moderne.

Al centro di  The Hypnosys il mondo ‘vacuo’ delle start up ed una giovane coppia di creativi: Vera e André, uniti non solo professionalmente. Vera prova la sua parte: la storia che introduce e dà l’assist alla presentazione del progetto Epione (ninfa greca, moglie del Dio della Medicina) da parte di André. Una app, in sostanza, che tutela la salute riproduttiva delle donne di tutto il mondo (specie dei Paesi poco sviluppati). Da sole, non sapendo a chi rivolgersi, rischierebbero la morte.

I due sono pronti per un weekend di ritiro a Shake Up, dove i progetti selezionati verranno illustrati a potenziali investitori. Vera intanto ha preso appuntamento da una hypnoterapeuta perché vuole smettere di fumare. Ma nel piccolo studio la ragazza si sottoporrà all’ipnosi per rassicurare la se stessa bambina. Da adulta è troppo trattenuta nell’esternare la sua essenza, più preoccupata a compiacere gli altri.

Vera, al risveglio, cambia. È più allegra, più disinibita. Arrivati nell’albergo che ospita Shake Up, la ragazza comincia a perdere il controllo, lasciando André frustrato ed esterrefatto. Il meglio, però, dovrà ancora venire…

Il gioco dei ruoli

The Hypnosys si diverte e ci fa sorridere nell’estremizzare l’inversione delle aspettative. Vera è totalmente libera: come una bambina, dice sempre la verità, in un mondo (adulto e tecnologico) che cavalca la finzione. Usa l’immaginazione senza filtri. Destabilizza al limite dell’irritazione ruoli, gerarchie. Nel paradosso a cui assistiamo, viene ancora più rimarcata l’evaporazione dei rapporti convenzionali. Degli schemi che nascondo vuoti di contenuto. Non sapremo mai come funziona di fatto l’app Epione, nè le altre app presentate, perché, di fatto, le start up sono prevalentemente vuota forma, una nebbia nella quale galleggiare ed andare avanti, verso cosa non si sa: successo, denaro assumono il senso di una pura, illogica, astrazione.

Ernst De Geer  volontariamente sottrae nel racconto che rende: visivamente pulito, con uno splendido contrappunto musicale,  dialoghi stringati come battute, crea in sostanza delle situazioni che vanno ad incrementare la valanga che si abbatterà nel finale. Asta Kamma August (figlia d’arte, dell’attrice Pernilla August) ed Herbert Nordrum (conosciuto ne La persona peggiore del mondo) ne assorbono a pieno il mood.

The Hypnosys è prodotto da Garagefilm International, in coproduzione con Film i Väst AB, Mer Film AS e Totem Atelier. Distribuito da I Wonder Pictures.