Antonio La Camera con Las memorias perdidas de los árboles illumina il Concorso SIC Short Italian cristallizzando in un formato 4/3 l’animismo della foresta amazzonica peruviana.
Nel segno iconico supervisionato dal talento di Apichatpong Weerasethakul (Palma d’Oro a Cannes 2010 con Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti), il regista calabrese ci immerge sin dal primo fotogramma in un’altra dimensione: l’uomo è assente. Il respiro della foresta, il canto degli esseri viventi che la abitano, la notte. In alto, un cielo stellato che pulsa.

Due alberi iniziano a parlarsi: due fratelli. Il primo, improvvisamente ricorda momenti seppelliti nella memoria, il tempo in cui erano umani e bambini. Quel tempo perduto, dove giocavano spensierati nella foresta, fino a quando improvvisamente il fratello senza memoria sparisce, tornando cambiato. Preda del demone dell’assenza di sensi, della tristezza, della solitudine, non riesce a sostenerne il peso. Adesso, nella vita da alberi nella quale si ritrovano, chi ricorda i momenti perduti rivela ciò che non ha avuto il coraggio di dire a chi si era smarrito.
Las memorias perdidas de los árboles è innanzitutto un’esperienza visiva. Oltre al formato che funge da dagherrotipo dimensionale, incorniciando lo spazio naturale in un mondo oltre l’umano, i filtri, le deformazioni, le sovraimpressioni, il bianco e nero chiudono il cerchio di un’esistenza, anche umana, parte integrante dell’eternità, di ciò che resta immutabile. Di fronte ad essa, al suo carattere universale, tutto è superabile: il dolore, l’angoscia, la rabbia, il vuoto… L’immensità lo riempie. Annulla tutto.

Il racconto e l’appartenenza che Las memorias perdidas de los árboles ci lascia hanno un potere di pacificazione che dovremmo sempre portare con noi nella quotidianità di una vita slegata dalla nostra origine, dal nostro destino.
Appunti di lavorazione
Una coproduzione Italia/Spagna, prodotta da Playlab Films in co-produzione con Waterclock Production, Naffintusi, Il Varco cinema, Oudeis Pictures e con la partecipazione degli sponsors Etirya e Galileo Figarò ltd, realizzata nella foresta amazzonica peruviana nell’ambito dell’esclusivo CreatorsLab guidato dal maestro del cinema contemporaneo Apichatpong Weerasethakul.
Antonio La Camera, classe 1990, con in tasca una laurea in Cinema e Arti della Visione al DAMS di Roma Tre, frequenta i corsi di regia e sceneggiatura alla scuola di cinema “Sentieri Selvaggi”. Viene Ammesso al Corso di Alta Specializzazione in Regia Cinematografica “Fare Cinema” del Maestro Marco Bellocchio, tenuto dai Manetti Bros.
I suoi cortometraggi Carne e polvere, Il sogno del vecchio, Nel ritrovo del silenzio sono stati proiettati in oltre 100 festival nazionali e internazionali. Antonio La Camera ha già all’attivo oltre 30 riconoscimenti in tutto il mondo.
Proiezioni al pubblico
Las memorias perdidas de los árboles
07/09/23 ore 14.00 Sala Perla
08/09/23 ore 19.30 Sala Corinto