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Si è spenta a 92 anni, Antonella Lualdi, moglie di Interlenghi

Con la scomparsa di Antonella Lualdi se ne va un pezzo di quel cinema spensierato degli anni del boom

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Antonietta De Pascale, libanese di origine, in arte Antonella Lualdi, è stata una delle attrici più famose tra gli anni ’50 e ’60. Interpretò diverse commedie, nate in reazione al neorealismo, figlie di quel bisogno italico di dimenticare guerra, fame e miseria. Pur non raggiungendo la fama della Loren o della Lollobrigida,  Antonella Lualdi acquisì una certa notorietà, già sul finire degli anni Quaranta, con il musical Signorinella, diretto nel 1949 da Mario Mattoli. 

Discreti i successi con É più facile che un cammellodi Luigi Zampa (1950) e  di Canzoni per le strade. Sul set di quel film conosce l’attore Franco Interlenghi e lo sposa. Dal loro matrimonio nacque Antonellina, che intraprese, poi,  la carriera d’attrice. Nel ‘52 Lualdi recita ne Il cappotto di Lattuada e l’anno successivo ne La cieca di Sorrento di Giacomo Gentilomo e ne Gli uomini che mascalzoni di Glauco Pellegrini,.

Fu diretta da grandi maestri del cinema

Ad accrescere la sua popolarità film diretti da Roberto Rossellini (Amori di mezzo secolo), Carlo Lizzani (Cronache di poveri amanti), e Mauro Bolognini (Gli innamorati, Giovani mariti, La notte brava). A queste seguirono quelle per la regia di Mario Monicelli (Padri e figli), Citto Maselli (Il delfini), Franco Brusati (Il disordine), Ettore Scola (Se permettete parliamo di donne).

Discreto il successo ottenuto in Francia: da segnalare le sue interpretazioni in A doppia mandata, per la regia di Claude Chabrol e nel delizioso Tre amici, le mogli e (affettuosamente) le altre di Claude Sautet. In Francia, inoltre, dal 1992 al 2007, ha interpretato la serie televisiva Il commissario Cordier. Nel 2018 ha dato alle stampe la sua autobiografia: “Io, Antonella, amata da Franco”, scritto da Diego Verdegiglio.

Addio a Franco Interlenghi