Connect with us

Personaggi

Indiana Jones: chi è e dove incontrarlo

Mentre sta per tornare sul grande schermo, per l'ultima incredibile ed emozionante avventura, scopriamo chi è Indiana Jones e come nasce uno dei personaggi più iconici e amati di tutti i tempi.

Pubblicato

il

indiana jones

In occasione dell’uscita in sala (28 giugno) del quinto e ultimo capitolo del franchise, Indiana Jones e il Quadrante del Destino, ecco un piccolo vademecum sul mitico personaggio. Partendo dalle origini sino ad arrivare al suo lascito e a come ha cambiato l’immaginario collettivo.

Dopo la primissima apparizione – e il successo de I Predatori dell’Arca Perduta – la Storia ha acquisito un nuovo importante valore, spingendo a curiosarne tra i meandri e a carpirne significati nascosti. Impossibile poi non condividere il gusto per l’avventura del protagonista, capace di affrontare qualsiasi tipo di pericolo con la stessa incoscienza e ironia. A patto che non si tratti di serpenti, sua unica debolezza.

Ecco allora che, non appena sentiamo pronunciare il nome di Indiana Jones, scatta in automatico, dentro la nostra testa, il tema musicale che lo identifica e che dobbiamo al Maestro John Williams.

Indiana Jones | Genesi del personaggio

La genesi del personaggio la si deve, invece, niente meno che a George Lucas. L’allora cineasta, non ancora trentenne, cercava una nuova idea da sviluppare. A ispirarlo è il poster di un film del passato; qualche anno dopo, ne parla con l’amico e collega Steven Spielberg, con il quale dà avvio al progetto, che cambierà per sempre il futuro di entrambi.

Siamo nel 1981 quando esce I Predatori dell’arca perduta, per la regia di Spielberg e con il soggetto di Lucas: più di 300 milioni di dollari al botteghino lo rendono il maggior incasso di quell’anno. E si aggiudica la bellezza di statuette agli Oscar (scenografia, montaggio, sonoro, montaggio sonoro, effetti speciali).

Cenni storici, caratteristiche e curiosità

Indiana Jones, al secolo Henry Walton Jones Jr., nasce a Princeton il 1° luglio 1899. Grazie alle sue inesauribili curiosità e passione per la storia, intraprende la strada dell’archeologia, divenendo un rinomato professore universitario. Ma accanto alla carriera accademica, persegue il sogno di esploratore, andando a scovare e scoprire culture tra le più disparate, in ogni parte del mondo conosciuto (o meno).

indiana jones

Amuleti, simboli e oggetti carichi di mito, sono il pane quotidiano di Inadiana Jones, che prende il soprannome dal cane che aveva da bambino – mentre nella realtà era quello dello stesso Lucas. Come se vivesse una doppia vita, il protagonista si cimenta in imprese all’apparenza impossibili, che spingono a superare i limiti e regalano emozioni indimenticabili.

Non a caso l’American Film Institute, lo ha definito il secondo più grande eroe cinematografico di tutti i tempi, battuto solo da Atticus Finch e seguito da James Bond. Alcune caratteristiche intrinseche – il rapporto conflittuale con la figura paterna, la mancanza della madre, il piacere di lavorare in solitaria – provengono da colui che gli ha dato forma sullo schermo, mentre altre prendono spunto dai grandi avventurieri degli anni Trenta.

Abile con la frusta e con la pistola, ma anche nelle fughe rocambolesche e nel combattimento corpo a corpo, Indy (ci) ha mostrato cosa significhi amare qualcosa ed essere disposto a rischiare tutto pur di onorarlo e proteggerlo.

L’apporto di Harrison Ford

Se Harrison Ford lo ha reso il leggendario eroe che tutti conosciamo e amiamo, si pensi che, prima di lui, era stato preso in considerazione Tom Selleck. L’apporto dell’attore statunitense, originario di Chicago, classe 1942, è insindacabile.

Sguardo buono e sorriso sornione, possiede un fascino molto genuino e inconsapevole, oltre a una buona dose di umiltà, intelligenza, simpatia e professionalità. Il suo Indiana Jones esibisce il medesimo spirito, intrepido e inarrestabile, ed è proprio ciò ad avergli permesso di imprimersi nei cuori della gente e nell’immaginario artistico-culturale di tutto il mondo.

La prima trilogia di Indiana Jones

Per quanto riguarda i film che lo hanno visto protagonista, cinque ne sono stati realizzati, insieme a una serie (meno nota) nella quale si narrano le sue origini. Cominciamo con I Predatori dell’arca perduta (1981): qui, come nei futuri capitoli – fatta eccezione per il secondo e il quarto – Indiana Jones deve vedersela con un manipolo di nazisti, nemici storici per chi ha combattuto durante la Grande Guerra, sulle tracce dell’Arca dell’Alleanza. Al suo fianco, colei che potrebbe essere tranquillamente definita la donna della sua vita, Marion Ravenwood (Karen Allen), figlia del suo mentore Abner Ravenwood.

indiana jones regno teschio

Quindi è il turno di Indiana Jones e il tempio maledetto (1984), prequel del precedente film e vincitore del Premio Oscar per i migliori effetti speciali. Ambientato negli anni Trenta, tra Shangai e Delhi, il protagonista aiuta un piccolo villaggio indiano a recuperare i bambini rapiti da un sacerdote dall’ego smisurato.

In cabina di regia troviamo ancora Steven Spielberg, che dirige anche il terzo capitolo: Indiana Jones e l’ultima crociata (1989). Una star d’eccezione, del calibro di Sean Connery, di cui Spielberg è un grande fan e che interpreta Henry Jones Sr., affianca Ford. Il padre del mitico avventuriero si trova prigioniero dei nazisti, per cui il figlio si mette in azione per recuperare il Sacro Graal, oggetto di scambio richiesto. L’Oscar al miglior montaggio sonoro è la conferma dell’ottima fattura di una trilogia ormai cult.

Gli ultimi due capitoli

Nel 2008, a distanza di quasi un ventennio dal titolo precedente, Spielberg confeziona Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, ma il risultato non è proprio dei migliori, sebbene lo spirito di Indy continui ad aleggiare sulla saga. Pare che la lavorazione di questo quarto capitolo fosse in atto già negli anni Novanta, ma si sia interrotta per via di una non coincidenza di idee tra il regista, lo stesso Ford e Lucas, sempre presente in veste di produttore. Cate Blanchett e Shia La Beouf arricchiscono il cast, rispettivamente nei panni della villain di turno e del figlio di Indiana e Marion. Al centro delle vicende, il teschio che dà il titolo alla pellicola, sorta di mappa per la leggendaria El Dorado.

Passano così altri 15 anni, ed eccoci testimoni dell’uscita di Indiana Jones e il quadrante del destino (2023), diretto da James Mangold. Per la prima volta cambiano i cardini del franchise (Spielberg-Lucas), ma tornano alcuni storici personaggi, come Sallah (interpretato da John Rhys-Davies) e Marion. Con circa 300 milioni di dollari di budget, è il capitolo più costoso della serie – oltre che uno dei film più costosi in generale. Nazisti e una caccia al tesoro sono ancora il fulcro della storia, che introduce la figura della figlioccia di Indy, Helena Shaw, a cui presta il volto la sempre brillante Phoebe Waller-Bridge.

indiana jones e il quadrante del destino

(L-R): Helena (Phoebe Waller-Bridge) and Indiana Jones (Harrison Ford) in Lucasfilm’s Indiana Jones and the Dial of Destiny. ©2022 Lucasfilm Ltd. & TM. All Rights Reserved.

Un accenno alla serie sul giovane Indy

Un ultimo piccolo accenno alla serie televisiva di cui sopra, Le avventure del giovane Indiana Jones, trasmessa su Rai Uno tra il 1992 e il 1994 e insignita di ben 11 Emmy Awards. Alla sua cancellazione, seguirono 4 film per la TV (mai giunti in Italia), andando a comporre un progetto di 3 stagioni – la prima di 6 episodi, la seconda di 22, mentre nella terza convergono le pellicole. L’idea era quella di creare un vero e proprio programma educativo, per i più giovani, attraverso cui raccontare eventi e personaggi storici reali. Tolstoj, De Gaulle, Elliot Ness e Pablo Picasso sono solo alcuni di coloro che incontrerà il personaggio di puntata in puntata.

Nel corso degli anni e delle incredibili avventure vissute, Indiana Jones diventa una figura di riferimento, un’icona di stile e il simbolo di tutto un immaginario. L’archeologia ne trae nuova linfa e interesse, mentre i fan cominciano a unirsi e ritrovarsi in ciò che viene esibito sullo schermo e che assume una grande e nuova importanza anche fuori da esso. Coraggio, passione, ironia sono valori universali, ai quali Indiana Jones fa da rappresentante d’eccezione.

*Salve sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui