Cipria – Il film della vostra vita è un documentario diretto da Giovanni Piperno e scritto dallo stesso regista insieme ad Anna Villari.
Dopo la proiezione al 40° Torino Film Festival e un passaggio in sala in occasione della Festa della Donna, viene ora presentato alla prima edizione dell’UnArchive Found FootageFestival che si terrà a Roma dal 3 all’8 maggio prossimi.
Cipria – Il film della vostra vita. La trama
Nel 1941 l’Italia è in guerra. Nonostante questo la casa cosmetica Giviemme di Giuseppe Visconti di Modrone lancia un concorso per una nuova cipria. Il concorso è rivolto alle donne, invitate a raccontare la storia della propria vita inviandola a L’Illustrazione del Popolo, supplemento del quotidiano torinese La Gazzetta del Popolo.
La giuria, formata fra gli altri da Alba De Cespedes, Vittorio De Sica, Luchino Visconti e Cesare Zavattini, premia i racconti Vita ai margini di Maria Andrea Giraudo Baretto, Ciclone alla Filippine di Donata Falchi e La bimba del circo di Zefferina Bianchi.
I racconti vincitori avrebbero dovuto diventare un film ma, a causa dell’avanzare della guerra, il progetto si arena e il film non verrà mai realizzato.
Storie di tre donne accomunate dal desiderio di emanciparsi dai cliché della società dell’epoca
Piperno e Villari, grazie ai reperti dell’Istituto Luce e ai filmati di Home Movies, riportano alla luce storie ormai dimenticate, realizzando un film che racconta la vita di tre donne di ottant’anni fa, molto diverse fra loro ma unite dalla stessa voglia di emancipazione.
Cipria è, come definito dallo stesso Giovanni Piperno, un film “di fantasmi”, visto che gli autori non avevano a disposizione alcuna immagine delle protagoniste, bensì solamente i racconti.
Per ovviare a ciò le storie sono state visualizzate con materiale di repertorio degli anni Venti, Trenta e Quaranta e nuove riprese in cui le protagoniste hanno ottenuto un nuovo volto e una nuova voce. In particolare il “fantasma” di Maria è interpretato da Ottavia Bianchi a cui dà voce Lucia Mascino.
Il sogno: dalla vita al film
Un film che, secondo Villari, “è anche la storia di un sogno ardito nell’Italia del ’41. Un concorso pubblicitario frivolo, per lanciare un prodotto di bellezza“, ma che promette qualcosa di importante per l’immaginario dell’epoca: la possibilità di trasformare la propria vita vera in un film.
Il risultato finale è un’opera pregevole che, con una vena di malinconia, esalta la forza di tre figure femminili: donne comuni ma con una vita che travalica i cliché del tempo e che hanno provato a emanciparsi da una società prettamente maschilista, che riservava alle donne la funzione di “angelo del focolare”, salvo poi utilizzarle per sostituire, nelle fabbriche belliche, gli uomini mandati a morire in guerra.
Donne che, seppur così lontane nel tempo, sono a noi molto vicine, con i loro sogni, le loro ambizioni e le loro aspettative.
Giovanni Piperno e Anna Villari, grazie anche all’ottimo montaggio di Patrizia Penzo, sono molto bravi nel cucire insieme le storie di Maria, Donata e Zefferina, rendendole un unico racconto al quale fa da sfondo la colonna sonora che ripropone canzoni dell’epoc,a interpretate, fra gli altri, da Achille Togliani, il Trio Lescano, Meme Bianchi.
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