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‘The Patient’ – Steve Carell protagonista di un’affascinante miniserie

Steve Carell è il protagonista della nuova, affascinante miniserie thriller targata Disney+ "The Patient". Una vera sorpresa.

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the patient

Se immaginiamo Steve Carell, la prima reazione istintiva è una grossa risata, o quantomeno un sorriso divertito. Sì, perché il buon Steve ci ha deliziato negli anni con perfette interpretazioni comiche, su tutte le serie di successo come The Office (2005) e Space Force (2020).

Apple TV+ (IT)

La sua versatilità di attore, tuttavia, già apprezzata in lavori come Foxcatcher (2014) o Benvenuti a Marwen (film del 2018 diretto da Robert Zemeckis), si riconferma nella nuova, affascinante miniserie thriller The Patient, creata da Joel Fields Joseph Weisberg (The Americans), che si può vedere su Disney+.

La miniserie è composta da dieci episodi di durata variabile (eccezionalmente per un thriller, anche solo venti minuti) e, accanto a Carell, vede il co-protagonismo dell’eccellente Domhnall Gleeson (Anna Karenina, Black Mirror).

Nel cast anche Linda Emond, Laura Niemi Andrew Leeds. 

La trama di The Patient

So di non essere normale, 

ma non mi sento pazzo. 

Sam

Alan Strauss (Carell) è uno psicoterapeuta che, dietro una parvenza di calma e rigore, nasconde il dolore profondo per la recente scomparsa della moglie Beth (Niemi) e per il rapporto freddo e distaccato coi figli.

La sua vita subisce una brusca svolta quando viene rapito da uno dei suoi pazienti, Sam (Gleeson), un giovane serial killer che mai era riuscito a confidarsi in terapia.

Intrappolato nella casa del suo rapitore, Alan è chiamato a un compito difficile quanto inusuale: aiutare Sam a frenare i suoi istinti omicidi. E la richiesta di aiuto arriva proprio dall’assassino.

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Una serie affascinante, che va dritta al sodo.

The Patient è stata senza dubbio una sorpresa. Dal format eccezionale e piuttosto unico per quanto riguarda i prodotti drammatici o thriller, la miniserie riesce a tenere col fiato sospeso nonostante il ritmo spedito degli eventi e una narrazione che va dritta al sodo. Carell e Gleeson riescono fin dal primo episodio a farci entrare nei loro mondi, rispettivamente lo psichiatra solo e l’assassino incattivito e tormentato.

Due psicologie affascinanti con cui empatizziamo dal primo istante e che scopriamo poi poco per volta, anche grazie all’utilizzo di flashback che, oltre a permetterci di conoscere il background dei personaggi, alleggeriscono la monotonia della location, un’unica stanza in cui si svolgono i colloqui tra rapitore e rapito.

Cosa c’è di originale in The Patient

Il presupposto di The Patient è davvero molto semplice, ma non per questo meno originale: un assassino che vuole smettere, che desidera un aiuto, ma lo cerca seguendo la propria personalità distorta. Uno psicoterapeuta con più traumi di quanto sembri. Basterebbe solo questo a incuriosire chiunque. Non contenti, gli autori Fields e Weisberg creano un contorno accattivante, in cui ogni personaggio secondario, dal momento che appare in scena, ci spinge a volerne sapere di più: dalla defunta moglie di Alan alla madre omertosa e a suo modo amorevole di Sam, ogni apparizione ha un suo perché, una propria anima che si conquista il suo spazio nonostante la forza dei due interpreti principali.

L’originalità di The Patient è proprio questa:  non sempre è necessario andare a caccia delle idee sensazionali, delle grandi domande, o riproporre le classiche dinamiche di un genere perché “è così che funziona”. Una grande storia si crea anche e soprattutto dalle idee più semplici, specialmente se insieme a esse vi è una forte componente personale; i due autori, entrambi provenienti da famiglie ebree, portano ampiamente il loro vissuto in questa serie tramite la famiglia di Alan.

Insomma, pochi gli ingredienti, ma un piatto finale sorprendentemente gustoso.

Il trailer

The patient