Nevertheless, di Kim Ga-ram è una miniserie Netflix in dieci puntate tratta dal webtoon omonimo di Jung Seo e scritta da Jung Won. La serie ha conquistato i cuori dei giovani nel 2021 grazie al volto ipnotico di Song Kang, il figlio di Netflix (Previsioni d’amore, Love Alarm, Navillera) e alla sua controparte Han so-hee, già vista in My Name.
Una delle serie più sbottonate prodotte da Netflix, realistica rappresentazione della turbolenza emotiva degli anni universitari.
Guarda Nevertheless, su Netflix.
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Nevertheless, la trama
Na-bi (Han So-hee) esce da una relazione sofferta; il giorno stesso in cui decide di rompere conosce casualmente in un bar il misterioso Jae-eon (Song Kang). Quell’incontro però sembra già legato da una comune passione per le farfalle: Na-bi infatti vuol dire farfalla in coreano, e Jae-eon, artista come lei, è appassionato e stregato da questi insetti.
Combattuti entrambi in questo rapporto che tendono a controllare e non svelare agli amici, diventano presto “amici di letto”. Tra vita universitaria, amicizie oneste e primi amori, l’intera compagnia sboccia all’età adulta.
Storie sussurrate, piani strettissimi e baci desiderati
Indubbiamente Kim Ga-ram avrà trovato facile trasporre il webtoon Nevertheless sullo schermo: piani stretti, quasi strangolati sui dettagli perfetti di questi due attori dai corpi e volti compiuti. La storia si genera con semplicità attorno al dettaglio ricorrente del tatuaggio di Jae-eon, una farfalla stilizzata sulla nuca, che è una calamita dalla forza inevitabile per Na-bi.
Entrambi sono personalità soffici, che non urlano e non si sbilanciano, ma tengono tutto, sentimenti compresi, nei loro modi pacati. Eppure, quando si ritrovano da soli, non possono fare a meno di sentir girare la testa nel profumo dell’altro. O di cercarne la presenza nella pelle calda. O di trovare la propria mente occupata tutto il giorno dalla stessa vivida immagine sensoriale.
La farfalla spunta prima come un piccolo dettaglio, poi permea la mente e lo schermo, ci assilla in tutte le puntate e si impone visivamente, molto più di quanto ci si aspetti. Che è lo stesso effetto creato dalla track list della colonna sonora, che si finisce per canticchiare anche oltre la fine.
Altrettanto ricca di impressioni è la narrazione della crescita artistica di questi studenti. I due personaggi non sono solo Romeo e Giulietta di un rom-com un po’ più spinto, ma due artisti in cerca della propria ispirazione. Esplorano materiali, fanno esperienza di blocchi creativi, piangono lacrime su modelli che li hanno traditi, si sporcano le mani di errori e revisioni. La loro storia vive anche di questa creazione così come la creatività si nutre del sentimento.
Nevertheless, l’amicizia che non può mancare
Il gruppo di coetanei e amici di Na-bi e Jae-eon è disegnato con verosimiglianza. Gli studenti passano dall’essere assorbiti dalla vita notturna, d un vortice creativo che li fa produrre pezzi meravigliosi. Sono spaventati dalle sfide, dal futuro, e si imbarazzano di fronte agli insuccessi. Ma l’amicizia diventa uno scudo inscalfibile anche di fronte alle scommesse più azzardate.
Na-bi e Jae-eon sono fragili, presuntuosi, timidi e affascinanti. Scivolano a tratti nello stereotipo che li ingessa nei loro ruoli del “bello maledetto e rubacuori” e della donna conquistata ed emotivamente strapazzata. Song Kang, fotomodello e cliché delle produzioni Netflix, sguazza in questo ruolo disegnato su di lui. Ma il suo volto, che tanto piace alle giovani fan, ha ancora tanta strada da percorrere in termini di esperienza attoriale. Anche Han So-hee tende a tratti a una eccessiva moderazione espressiva che la rende piuttosto imbalsamata e schiacciata dall’emozione.
Non aspettiamoci quindi in Nevertheless, né la sensualità sfacciata dei prodotti occidentali, né tanto meno sentimenti travolgenti: la moderazione è la chiave. Ma lascia talvolta un vago sentore di sciapido.