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Interviews

Festival di Porretta Terme: intervista al Direttore Luca Elmi

Intervista al Direttore di un Festival che si contraddistingue da sempre per una continua ricerca di equilibro tra Grande Tradizione e Nuove generazioni di autori

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Festival porretta luca elmi

Dal 3 al 10 dicembre 2022 arriva la XXI edizione del Festival Cinema di Porretta.

Tanti gli ospiti, i film e gli approfondimenti per un’edizione ‘celebrativa’ (21 Anni del Festival) e alcuni omaggi importanti.

A parlarci del Festival e del Programma proposto è lo stesso Direttore Luca Elmi.

Direttore, il Festival compie 21 anni. Oggi più che mai mantiene saldo il valore della tradizione del grande Cinema. Ma in che modo questo legame con la tradizione si concilia con l’attenzione che il Festival mostra verso il Cinema libero, indipendente e giovane?

Una domanda molto centrata, in questo periodo soprattutto, per un Festival come il nostro.

Per noi è importante il Luogo della Sala e del momento in cui pubblico e regista si incontrano in sala e anche l’attività collettiva attraverso cui il pubblico scopre nuovi film sul grande schermo. In secondo luogo noi abbiamo una grande tradizione che dobbiamo portare avanti e far conoscere alle nuove generazioni. Quella del cinema libero, di un cinema che oltre 60 anni fa ha iniziato un percorso di ricerca, quel Cinema indipendente che forse non si chiamava neppure così ancora in quegli anni in tutto il mondo perché a Porretta passò la Cinematografia più interessante dell’Epoca… Quest’anno ricordiamo i 50 anni di Ultimo tango a Parigi ed è quindi per noi fondamentale parlare di un film che è stato un grandissimo  successo internazionale ma che fu  anche divisivo per tanti motivi e per tanti elementi caratteristici del film. Quest’anno parliamo anche di Jonas Mekas che fu presentato proprio a Porretta tanti anni fa. Fu il primo Festival a presentare questo grande autore lituano che da anni si era trasferito negli USA. IL Nostro è da sempre un lavoro di ricerca , anche nel presente. Non dimentichiamo che la nostra missione è proprio quella di cercare anche nel Presente un Cinema Italiano indipendente, per farlo conoscere al pubblico, soprattutto in un fase come questa dove i film escono in sala o a volte non escono affatto e poi spariscono immediatamente. Credo che questo sia l’elemento centrale di un Festival come il nostro e credo vada promosso e rafforzato sempre di più.

Festival porretta luca elmi

Luciano Salce

Padrino della Rassegna quest’anno è Luciano Salce. Scelto perché la sua feroce visione è sempre ancora molto attuale e contemporanea? Tra il Fantozzi di Villaggio e il Pasquale di Vieni avanti cretino, Salce rappresenta due gradi di umanità simili ma in realtà un po’ differenti, forse. L’uno inserito in un contesto lavorativo di Fabbrica e perciò meccanico, l’altro del tutto incapace, al contrario, di inserirsi in un qualsivoglia contesto professionale. Una scelta fatta quindi per evidenziare quella che è l’involuzione della società contemporanea che Salce aveva già fotografato? Tutte pellicole che mostrano degrado anche dei rapporti umani.

Sono assolutamente d’accordo . La figura di Salce è una figura centrale nel cinema italiano e non solo. É stato intellettuale, uomo di televisione, regista. Con la sua grande ironia ha cercato di raccontare tanti aspetti della società che si stava disgregando – Due visioni come dice lei completamente diverse ma che ci raccontano due momenti della società anni 70 -80. Vieni avanti cretino, Fantozzi, rappresentano questa visione che lui aveva già,  specchio della società di oggi distrutta e frammentata.

La figura di Salce non è stata sempre tramandata, anzi è stata spesso dimenticata. Quest’anno per i suoi cento anni è stata fatta anche una bellissima e importante Mostra a Roma, che è ancora aperta, su tutto il suo lavoro, grazie a Manuele Salce, il figlio,  che sarà con noi al Festival. Ci piaceva quindi far conoscere o far vedere in sala grandi film diventati dei cult. Come Fantozzi che per molte generazioni e per i giovanissimi è ormai divenuto un cult.

Ci saranno poi altri Film di Salce come La cuccagna che è molto meno conosciuto, con uno strepitoso Luigi Tenco. Anche lì c’è una forte indagine sulla società di allora, antimilitare e federale.

Credo che Salce abbia raccontato la società di allora con quell’ironia che penso nessun altro regista  abbia mai avuto, e credo che questi film possano rappresentare in qualche modo, con i giusti aggiornamenti, anche la società di oggi. Era fondamentale far vedere come i Festival non servono solo per vedere Film e Star ma anche per indagare attraverso il cinema la Società e forse fare un’analisi sul nostro futuro.

 

Ci parla un po’ del programma e dei Film in Concorso? Cos’hanno in comune e qual è il Filo conduttore?

Oltre al tributo a Salce il Programma è vasto. Il concorso Fuori dal giro è arrivato alla decima edizione e per tutta la settimana verranno presentati film accompagnati dagli autori che incontreranno il pubblico per questa chiacchierata che è ormai diventata ‘mitica’.  Come tradizione anche quest’anno avremo una retrospettiva legata ad un autore che verrà premiato con il Premio alla Carriera. Parliamo di Emanuele Crialese. La sua filmografia competa verrà presentata durante la settimana, tra l’altro anche l’ultimo suo film presentato a Venezia che è L‘immensità. Poi c’è il Focus sull’Emilia Romagna. I film di produzione emiliano-romagnola verranno presentati a Porretta.

Per La prima volta di Linklater verrà presentato il primo film del 1988 di Richard Linklater, It’s Impossible to Learn to Plow by Reading Books, film mai presentato in Italia, dunque un’anteprima assoluta. Come anche l’ultimo film, quello di Chiusura del Festival, il road movie brasiliano in anteprima europea Além de Nòs – Beyound ourselves di Rogério Rodrigues. Ci saranno i Corti che verranno presentai come da tradizione prima dei lungometraggi , con il cinema portoghese in collaborazione con il Festival e due Film di Simone Massi, In quanto a Noi e l’Infinito e i film dell’Associazione Mujeres che raccoglie le maestranze femminili del cinema e verranno presentati i Corti di questa associazione.

Per la quarta edizione del Premio Nazionale Elio Petri, i cinque Film in concorso sono Calcinculo, Anima bella, Re Granchio, Piccolo Corpo e Mondocane.

Elio Petri

Tutte pellicole apparentemente diverse ma che hanno un filo conduttore , sì, una linea comune che è quella di avvicinarci alla grande tradizione del cinema di Elio Petri. Elio Petri, come in questi film, ha infatti fatto sempre una grossa ricerca sulla società e ne ha raccontato gli aspetti più diversi , a volte anche le più grandi contraddizioni. Film oltretutto caratterizzati dal grandissimo coraggio con cui sono state raccontate queste storie. Storie difficili da realizzare e portare sul grande schermo. Questi giovani autori ( le opere sono tutte prime o seconde) sono riusciti in questo arduo obiettivo. A breve avremo il vincitore selezionato da una giuria presieduta da Walter Veltroni , e annunciato poi il 3 Dicembre. Crediamo nel lavoro dei giovani e pensiamo sia giusto dargli un piccolo aiuto ( il premio in denaro) quasi a volergli dire  ‘Bravi. Continuate così!’.

Al Festival verrà premiato Fabrizio Gifuni, premio alla Carriera, che incontrerà anche il pubblico.

Il Premio Elio Petri prevede anche un Premio a una figura importante del Cinema nazionale ed internazionale. Quest’anno abbiamo scelto Fabrizio Gifuni per il lavoro eccellente che ha fatto nel corso della sua carriera. Proprio quest’anno l’attore ha interpretato Aldo Moro sul grande schermo con il film di Bellocchio. Un altro momento molto interessante perché Gifuni ha degli aspetti molto simili, per l’interpretazione, ad un grandissimo attore del passato che è Gian Maria Volontè, uno degli attori feticcio di Elio Petri. Gifuni incontrerà il pubblico il 5 Dicembre.

Per il riconoscimento al regista  Emanuele Crialese  sono state scelte delle pellicole in particolare o c’è una visione d’nsieme?

Di Crialese proponiamo la filmografia completa perché credo che quando è iniziato il Festival nel 2001 è stato importante ricostruire il percorso creativo e il lavoro di un grande autore.

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Emanuele Crialese

Uno come Crialese ha fatto dei film anche dal punto di vista sociale . Da Respiro a Terraferma fino all’ultimo Immensità,  per la forza politica con cui ha raccontato alcune storie, sono film molto importanti da vedere, soprattutto in questo periodo.

Ci parla del Focus dedicato al cinema dell’Emilia Romagna?

L’Emilia è diventata una grandissima terra di Cinema. La Film Commission ha fatto un lavoro enorme e molto importante sul territorio. Ha fatto conoscere e crescere molti film facendo arrivare molte produzioni e molte pellicole ad importanti Festival e concorsi internazionali. Noi abbiamo scelto tre film tra cui  Le Favolose di Roberta Torre che ha appena vinto un premio internazionale, e poi altri film come Il Giovane Corsaro Pasolini che ricorda il centenario del regista e autore.

Molto interessante è lo spazio che il Festival dedicherà alla Scuola e ai Giovani. Un messaggio importante di avvicinamento tra Scuola e Cinema. Un’ulteriore manifestazione del legame tra tradizione e futuro?

É sicuramente una delle parti del Programma di cui più andiamo fieri. Molti degli ex studenti passati da questa esperienza sono poi entrati nell’organizzazione del Festival o si sono avvicinati ad altri tipi di arte (come l’iscrizione al DAMS) o alla scrittura del Cinema.

Durante il Festival ci sono dei momenti molto importanti come l’incontro con Crialese, ma anche I mestieri del Cinema. Quest’anno saranno accompagnati nel Mondo  delle musiche nel Cinema con il musicista e compositore Pivio, autore delle musiche anche di Diabolik e di tanti film dei Manetti (molti girati in Emilia Romagna tra l’altro).

Dunque, far conoscere ai Giovani non solo le attività principali di un film (regia e attori) ma anche tutte le ‘maestranze’ che girano intorno a questo lavoro corale che è il Creare un film e generare un audiovisivo. Vedo che i ragazzi sono sempre molto interessati e curiosi ! E poi c’è la Giuria dei giovani, in cui i ragazzi si sentono protagonisti e hanno la consapevolezza di essere determinanti per la vittoria o meno di un Film.

É bello vedere tutti i giovani che girano per il Festival e, come disse una volta Gianpaolo Testa, (per me un amico e una persona molto importante) uno dei fondatori della Mostra del Cinema Libero, scomparso purtroppo quest’anno:

Il risultato di tutto quello che ho fatto è che ci siete voi a continuare l’attività. 

Diamo dunque la possibilità ai Giovani, che sono il Futuro, di avvicinarsi a questo bellissimo mondo che è il Cinema.

Ricordiamo ancora l’importante omaggio all’Ultimo Tango a Parigi e ai suoi 50 anni  chiedendovi di raccontarci la Storia particolare che lega il cult di Bernardo Bertolucci al Festival di Porretta Terme. Legati da un filo speciale si direbbe.

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In effetti il Film ha una Storia curiosa sulla sua uscita in Sala . Fu presentato il 14 Ottobre al Festival di New York nel 1972 ed esattamente 2 mesi dopo fu presentato a Parigi. Il giorno dopo uscì’ in sala proprio a Porretta dove fece scandalo per la storia raccontata di questo rapporto amoroso tra i due protagonisti. Il Film, come sappiamo, fu poi denunciato proprio a Bologna, e a Porretta è ancora ricordato come un evento scandaloso. Fu presentato a Porretta sempre perché era la Mostra del cinema Libero e si pensava che in un posto così periferico, e in una Regione come l’Emilia Romagna (che forse poteva essere più ‘accondiscendente’)  si potesse fare la Prima senza problemi: cosa che non fu. Il film fa ancora discutere, è diventato un cult della Cinematografia di Bertolucci quindi diciamo che è stato un evento non solo cinematografico ma anche sociale che Porretta e tutta Italia si ricorda bene.

Il Cinema ha perso quest’anno uno dei suoi simboli per eccellenza, Jean Luc Godard. Come lo ricorderà il Festival?

Sì, abbiamo ovviamente pensato di ricordare il grande Godard. Lo faremo con un Film cult Band a Part del 1964 che è considerato una delle pietre miliari della Nouvelle Vague. Tra l’altro nella Mostra del Cinema libero degli anni 60 fu presentato il lavoro di Godard e della Nouvelle Vague e credo che anche questo sia sempre un segno di quanto il Cinema a Porretta sia sempre stato legato alle grandi forme e correnti del cinema d’autore.

Home – Festival del Cinema di Porretta Terme (porrettacinema.com)

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