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In Sala

‘Anatar’, anatre alla riscossa

Anatre alla riscossa nel mockbuster tutto italiano di Alan Smithee

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Esce il 1 dicembre in sala Anatar, mockbuster tutto italiano ideato da Salvatore Scarico e diretto da un fantomatico Alan Smithee. In disaccordo con la produzione per questioni tecniche, il regista ha infatti disconosciuto il film a un passo dalla distribuzione e si è optato per il classico pseudonimo. Nato come parodia di Avatar, di cui stravolge i ruoli, Anatar racchiude nel suo interno citazioni importanti (a partire da Guerre Stellari fino a Shrek) e buffi giochi di parole, dando vita però ad un prodotto originale, ben fatto ed irresistibile.

Anatar In una galassia lontana lontana…

Gli Anatar sono alieni evoluti dalle anatre che dopo la distruzione del proprio pianeta sono alla ricerca di un luogo da poter chiamare ‘Nido’. Giungono così su quella che sembra la Terra del 1400 quasi 1500 (per dirla alla TroisiBenigni di Non ci resta che piangere) ma che è un mix di storia e culture: dagli schiavi ‘uomini Neanderthal’ al sindaco dei miricani che appare come un moderno imperatore romano col capo cinto dall’alloro. Dalla società violenta e patriarcale al limite del misogino all’inconsueta tradizione del ‘bacio’ come mezzo per condividere ricordi e non solo. Se il perfido Duck Leather vorrebbe conquistare il pianeta con la forza, la coraggiosa principessa Avia (Azzurra Rocchi), figlia dell’Imperatore Quack, si offre volontaria per scendere tra gli umani ed esplorare la possibilità di una pacifica condivisione.

Grazie ad un sofisticato macchinario, assume sembianze umane e volge alla volta della Terra sulla sua astronave uovo; ma nulla andrà come previsto. Sarà l’incontro con il sensibile Germano (Raffaele de Vita), giovane completamente diverso dal popolo di miricani, a cambiare il corso della sua missione.

foto di Michela Aloisi

Tra Howard e Paperino

Nonostante il low budget, in Anatar costumi, prostetica ed effetti speciali risultano molto curati; e se le anatre protagoniste sono idealmente ispirate come fattezze e storia ad Howard il papero, personaggio dei fumetti creato da Steve Gerber e Val Mayerik per la Marvel Comics e protagonista nel 1986 del live action Howard e il destino del mondo, per carattere e simpatia (e un pizzico di sfortuna) ci ricordano anche Donald Duck, il Paperino Disney.

Come nella scena dell’anatra arrosto in tavola; anatra mangiata candidamente dai paperi disneyani (striscia su cui si discute ancora oggi), la cui vista sconvolge invece la principessa e a cui viene data giusta sepoltura dai due protagonisti.

Per Anat!

Avia e Germano sono due anime pure che si incontrano e si accompagnano mano nella mano in un mondo che entrambi non comprendono; l’una letteralmente, l’altro per indole e sensibilità. Senza bisogno di parole, si comprendono meglio di chi fa tanti discorsi. Smarriti, si fanno forza a vicenda; sono il cuore di questo film bizzarro ambientato in un futuro distopico in cui i valori non esistono più.

Ecco, Anatar si distingue dai mockbuster hollywoodiani proprio per questo: pur nascendo come parodia di un film di successo, perfetta come struttura e nei tempi comici (compresa l’improvvisa, travolgente, incursione di metacinema verso il finale) non rinnega l’indole cortese, generosa, gentile tutta italiana.

É un messaggio d’amore e di speranza che diverte e arriva dritto al cuore.

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Anatar

  • Anno: 22
  • Durata: 83'
  • Distribuzione: Green Film
  • Genere: mockbuster, commedia fantascientifica
  • Nazionalita: Italiana
  • Regia: Alan Smithee
  • Data di uscita: 01-December-2022