Free Chol Soo Lee di Julie Ha e Eugene Yi è un documentario presentato al Sundance Film Festival e disponibile su MUBI.
Vessillo dell’ingiustizia operata dal sistema americano sulla comunità coreana, Chol Soo Lee ritrova in questo documentario la dignità di essere una causa per cui combattere e un simbolo di un dovuto cambiamento.
É la storia di un uomo fallibile che ha vissuto in nome della riconoscenza che doveva ai suoi sostenitori.
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Free Chol Soo Lee, la trama
Chol soo lee è un immigrato nato in Corea il 15 agosto, giorno dell’anniversario dell’indipendenza coreana. Cresciuto in Corea durante la guerra, emigra negli Stati Uniti ancora giovane, ma non più bambino. Abita a Chinatown, e si distingue. Non è un santo, ma non è un diavolo, e soprattutto non è un assassino.
All’età di ventun anni si trova incastrato nell’omicidio di Yip Yee Tak, operato in realtà da una gang cinese. Viene immediatamente accusato, vittima di una superficiale indagine della polizia, fuorviante e negligente, che avvalla i sospetti con le armi trovate in casa di Lee e due testimonianze poco credibili.
Non appena il caso diventa pubblico, un giornalista coreano, K. W. Lee, si attiva per revisionare la vicenda dando il via al Comitato di Difesa di Chol Soo Lee. L’appoggio diffuso dei cittadini asiatici americani, di ogni estrazione, di prima, seconda e terza generazione, uniti per una medesima causa; il lavoro metodico dei migliori avvocati del tempo e un lungo lasso di tempo, permettono a Chol Soo di ritrovare la libertà.
Freedom for Chol Soo Lee
Free Chol Soo Lee è un film d’archivio, dal momento che per questo caso di ingiustizia legale è stata prodotta una grande quantità di materiale video. E il volto di Chol Soo buca lo schermo, consegnando al pubblico, con grande onestà, tutta la gamma di emozioni che questo povero diavolo deve aver vissuto.a
La sua difficilissima permanenza in prigione si apprende dalle sue parole e dalle testimonianze del nutrito gruppo di sostenitori che lo segue nei dieci anni di prigionia.
Non sei solo tu ma ci rappresenti tutti
La personalità di Chol Soo infatti, è uno dei punti forti del film. L’attivismo della comunità che si stringe attorno a lui, abbattendo i confini, è commuovente, così com’era stato il lavoro volontario e disinteressato delle persone coinvolte. Primo tra tutti, K. W. Lee: inizia come un reporter meticoloso, e finisce per essere un punto di riferimento fondamentale per la vita del giovane uomo.
Ma il film di Julie Ha e Eugene Yi è soprattutto un lavoro che parla di giustizia, a cui si intreccia fittamente un ragionamento sui pregiudizi che permeano la stessa società che va dichiarandosi la più equa al mondo. Eppure, è proprio un processo equo che il Comitato reclama per Chol Soo e che gli è stato negato.
Chol soo non arrenderti, stiamo combattendo con te
Ma nella vita reale, dov’è il lieto fine
Free Chol Soo Lee è la dimostrazione che il sistema carcerario americano dell’epoca era un totale fallimento. È la profezia che si autoavvera, dal momento che ha condotto un innocente a diventare criminale, così come spingeva i condannati del miglio verde a togliersi la vita in autonomia, intenzionalmente, per risparmiare sui costi. Il film non edulcora l’immagine di una società che, da questa prospettiva, appare tutt’altro che democratica.
Il bel Chol Soo, così, sparisce.
Ma è proprio lì, in quell’abbrutimento, che trova la forza di far rinascere la sua anima. Aggrappandosi alla volontà di restituire alla gente quello che la gente gli aveva donato gratuitamente, ritrova la dignità di vivere una vita che abbia un valore.
La mia vittoria è vostra.
Parla così di umanità e cerca di fare diventare la sua esperienza vacillante, il suo fallimento e la ripresa, quello che sono: un percorso umano fatto di errori, ai quali si può rimediare. Non smette di accusare e di puntare il dito dritto in faccia a chi lo ha trascinato nel buio e gli ha fatto bruciare dieci anni di vita dietro le sbarre.
Perché, quando si sopporta tutta quella sofferenza, si muore dentro e non è certo che poi si riesca a rinascere completamente.