Eternal spring: dal Canada con un pizzico di cinema mescolando realtà e disegno, ecco che il film di JasonLoftus racconta l’operazione compiuta nel 2002 e tesa all’arresto dei seguaci del movimento religioso Falun Gong. Nella sezione Doc Highlights del Festival dei popoli 2022.
La sinossi di Eternal spring
Un piano sequenza mozzafiato mostra una retata della polizia in una città cinese. È l’incipit del film, realizzato attraverso l’animazione in 3D dei disegni di Daxiong, artista cinese trapiantato negli USA: si tratta dell’operazione compiuta nel 2002 e tesa all’arresto dei seguaci del movimento religioso Falun Gong. Poco tempo prima il gruppo era riuscito ad hackerare la televisione di stato cinese, mandando in onda un messaggio contro le persecuzioni dei membri del movimento da parte del governo. Alcuni saranno arrestati e moriranno in prigione, altri riusciranno a scappare ed espatriare.
Ricostruendo i fatti, alternando interviste e animazione, Eternal Spring si appoggia a Daxiong come personaggio intercessore che viaggia alla ricerca dei sopravvissuti. (Fonte: Festival dei popoli)
La recensione
Interessante è senza ombra di dubbio l’uso dell’animazione, e di un’animazione molto particolare, per raccontare una storia reale, vera e autentica. Ma, seppur reale, si tratta di qualcosa che non si basa su testimonianze visibili e, per questo, l’autore è costretto a ricorrere a questo escamotage. Attraverso l’animazione riesce a dare forma a qualcosa di labile. In questo modo quelli che sono a tutti gli effetti ricordi prendono vita e si materializzano, sia per chi li realizza che per chi osserva ed entra in contatto con la storia mostrata.
L’animazione come lotta alla censura
L’idea di ricorrere al tratto disegnato è anche legata al fatto che, attraverso l’animazione, si può raccontare senza problemi. Quello che già anche in un film vero e proprio è comunque finzione e mai davvero del tutto autentico, ma sempre filtrato dalla macchina da presa, nell’animazione passa oltre un ulteriore filtro. Così facendo si indaga, si combatte e si lotta per la rappresentazione e per la necessità di mostrare e testimoniare qualcosa andando anche contro censura e violenza.
Il lungometraggio di JasonLoftus è candidato agli Oscar per il Canada. Non è il primo e non sarà l’ultimo, ma indubbiamente dà una grande sferzata al racconto del reale che trova nell’animazione una sorta di nido che permette un’espressione, per certi versi, più libera e anche creativa.