fbpx
Connect with us

Reviews

Perché ‘Rheingold’ è un film imperdibile?

Presentato in anteprima mondiale nella sezione 'Grand Public' della Festa del Cinema di Roma, 'Rheingold' di Fatih Akin, è il miglior film. Ora esce in sala dal 27 Luglio con I Wonder. Ecco perché è imperdibile.

Pubblicato

il

Rheingold

La recensione di Rheingold

Rappresentata per la prima volta nel 1869 a Monaco, L’oro del Reno – in tedesco Das Rheingold – è uno dei quattro drammi musicali che costituiscono la tetralogia di Richard Wagner che trasformò il pensiero musicale attraverso la sua idea di Gesamtkunstwerk (opera d’arte totale), sintesi delle arti poetiche, visive, musicali e drammatiche.

Il titolo del film non ha niente a che vedere con la percezione tedesca della razza quindi, usata poi per decantare il popolo germanico da Hitler a scapito del musicista e compositore, ma semplicemente racconta Akin –  il titolo è un modo ironico per sdoganare degli stereotipi. Di sicuro però l’opera d’arte è totale e riuscitissima.

La citazione del titolo fa comunque pensare alla musica ed è perfetta per ciò che avviene nel film. Non solo per l’amore verso la composizione e direzione d’orchestra del famoso padre curdo del protagonista,  (Herbal ah Jiabi) noto compositore, ma anche perché in effetti viene compiuto un furto di oro.

Rheingold festa di roma

Cos’è effettivamente l’oro?

La materia fisica luccicante o l’oro metaforico inteso come cultura, bellezza, sapere e arte? Questo ci si chiede in Rheingold. Infatti i riferimenti allo studio, all’università, alle lauree della sorella, della vicina di casa sono continui e direttamente proporzionali alle violenze e negatività della vita da strada. Senza cultura appunto, ma diretta solo al denaro, la storia di Xatar, si nutre di queste due realtà così contrapposte e per niente complementari.

Germania e mondo arabo due mondi distanti. Se sei un immigrato non puoi diventare qualcuno, nemmeno studiando, perché preconcetti culturali, razzismo, vita di strada per persone che non hanno di che vivere, ne inficiano l’ascesa sociale.

In effetti però il protagonista in carcere riesce a sopravvivere anche grazie alla composizione e creazione della sua musica, oltre ad ottenere poi, una volta famoso, un’ascesa e un’affermazione sociale ed economica grazie ad essa, confermando chiaramente che dove c’è libertà espressiva, creatività non c’è bisogno di generare violenza, malessere.

Altre tematica rappresentata è quella dell’immigrazione e dei dolori sofferti da coloro costretti a lasciare il proprio paese, come la famiglia del regista stesso. Nonostante la storia risalga a diversi decenni fa, si vede che le dissonanze, le guerre nel mondo iraniano, curdo, arabo in generale continuano. Le popolazioni sono costrette ad andarsene di sicuro non per propria volontà, ma solo per bieca sopravvivenza.

L’immigrazione e l’attualità

L’attualità quindi del film per l’Iran e l’immigrazione è un altro degli aspetti che convincono. Assieme alla capacità di intrattenimento puro e alla fluidità del film, nonostante le due ore e mezza. Coesistono in modo originale furti, narcotraffico, pestaggi, band di strada, concert hall, studi al pianoforte. Una eccelsa colonna sonora che alterna ritmi rap a toni classici accompagna le due realtà.

E se il protagonista entra ed esce di prigione, con lo stesso esaltante ritmo e a tempo di musica rap o classica, il film entra ed esce da bellezza e bruttezza con intervalli regolari, politici e perfetti per una riflessione binaria. Fuori e dentro al bene e al male di continuo. senza giudizio e in modo divertente, spesso ironico.

Rheingold fa altresì ragionare sulle possibilità che si possono avere o creare nel gestire le proprie origini, con i traumi regressi vissuti, come ad esempio scappare da una guerra. O il nascere in una grotta popolata di pipistrelli durante i bombardamenti verso il popolo curdo.

D’altro canto Giwar, nome del protagonista, significa in curdo nato dalla sofferenza. A volte – anche il nome – contribuisce al destino del protagonista che dice ‘Ogni momento della vita è un passo verso la morte’.

Come dargli torto!

‘La fortuna non conta. Contano solo le capacità’

Così dice il padre di Xatar ad un certo punto nel film. Di sicuro dato che alla fine scopriamo che Rheingold è dedicato al padre del regista – Moustafa Enver Akin – che è mancato durante le riprese, si è tutti concordi nel dire che la fortuna di Akin sia davvero la sua intelligente visione della realtà.

rheingold festa di roma

Iran 1979

‘Noi non tolleriamo il piacere scellerato’ dice un uomo di Khomeni sparando all’impazzata in sala durante un concerto di musica classica in Iran.

‘Ringrazio Dio e coloro attraverso i quali egli agisce’ Perché è il miglior film?

Un film che ha tutto. Non solo perché è tratto da una storia vera che di per sè sembra già un film. E infatti lo diventa. Cultura, attenzione sociale, politica, ottima musica, rap, gangster music, classica e thriller fanno di questa storia qualcosa di indimenticabile contemporaneo e socialmente utile per diffondere empatia e comprensione verso la vita da immigrato. Musica e guerra, ritmo di bombe e ritmo di gangster music nel quartiere, sono gli stereotipi sventrati dal film.

La sinossi di ‘Rheingold’

Tratto da una storia vera, quella del noto rapper tedesco XaTar, che in curdo non a caso significa pericoloso, Rheingold è ambientato nel 2010 in Iraq. Si racconta di tre uomini, ricercati per aver compiuto il furto di un carico d’oro in Germania. Vengono portati in carcere, dove subiscono torture brutali. Uno di loro, Giwar Hajabi noto come Xatar (Emilio Sakraya), ricorda come ha trascorso l’infanzia da curdo al confine con l’Iraq e il successivo arresto dei genitori musicisti. Una giovinezza vissuta tra Parigi, Bonn e Londra, durante la quale è passato da piccolo criminale a grande spacciatore. Eppure, questi duri anni non hanno mai scalfito la sua passione per la musica, in particolare per il rap. La vita condotta tra illegalità, narcotraffico, emarginazione lo hanno portato a compiere il furto d’oro per pagare i suoi debiti con il cartello, dopo che un carico di droga è scomparso. Ma la storia di Xatar non finisce qui, non dentro una prigione irachena.

Ecco i titoli di Rai Cinema alla Festa del Cinema di Roma 2022

‘Rheingold’ la produzione internazionale

Bombero International in co-produzione con Warner Bros. Film Productions Germany, Palosanto Films di Flaminio Zadra con Rai Cinema, Lemming Film vede 4 paesi coinvolti Germania, Messico, Marocco e Olanda.

Scrivere in una rivista di cinema. Il tuo momento é adesso!
Candidati per provare a entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi drivers

'Rheingold'

  • Anno: 2022
  • Durata: 140
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Germania, Olanda, Marocco, Messico
  • Regia: Fathi Aikin
  • Data di uscita: 27-July-2023