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Sentiero Film Factory

‘Goodbye Pig’: vivere il carpe diem

La storia di un maialino che aspetta il suo ultimo giorno di vita e, tra ricordi, sentimenti e speranze, gode di ogni istante che gli resta.

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Un habitat bucolico e soleggiato, con erba e fiori, apre il particolarissimo cortometraggio Goodbye Pig della regista teatina Roberta Palmieri, presentato al Sentiero Film Factory. L’opera, già passata per il Festival CinemAmbiente nella sezione Made in Italy, dove concorreva per il premio speciale “Gaetano Capizzi”, trova ora nel festival fiorentino un nuovo spazio di valorizzazione.

Protagonista di questo breve e poetico cortometraggio è un maialino che, fin dalle prime scene, inizia a parlare e condivide con gli spettatori il suo ineluttabile destino: ogni giorno pensa sia l’ultimo della sua vita, perché ogni giorno può finire sacrificato sul banchetto gastronomico dei consumatori.

Ma al tempo stesso, alla fine di ogni giornata, è grato per aver avuto ancora la possibilità di vivere,  si chiede se l’indomani sarà il giorno in cui dire ‘good bye’, intanto gode dell’attimo (il carpe diem degli antichi), poiché ‘del doman non c’è certezza’.

Ricordando il passato senza illusioni per il futuro

Il maialino parla in spagnolo, la sua lingua nativa, e racconta di essere cresciuto in Spagna presso Albacete, fino al giorno in cui, con la madre, è stato caricato su un camioncino e portato in Italia, in una fattoria dove è stato separato dalla madre, che non ha mai più visto.

Tenero e roseo, il maialino ricorda i tempi in cui era piccolo e giocava beato, quando la madre lo nutriva e gli diceva ‘ricordati: finché vedrai uno spiraglio di azzurro nel cielo non potrà succederti niente di male’.

Così si regola il maialino, guardando con preoccupazione spiragli di azzurro e di grigio, senza illusioni ma, forse, sperando in un miracolo.

Anche molti esseri umani condividono una sorte tanto amara, quella di vivere in situazioni di costante minaccia alla vita, sapendo che la guerra, la malattia o la follia dell’uomo in ogni istante potrebbero porre fine al dono più prezioso di ciascuna creatura, umana o animale: la vita.

La regista

Roberta Palmieri. Originaria di Chieti, si forma al DAMS di Bologna e presso la scuola di scrittura Bottega Finzioni. Firma diverse sceneggiature tra cui Capitan Didier (2020), regia di Margherita Ferri e menzione speciale ai Nastri D’Argento, e La ragazza ciclope (2023) di Matteo De Liberato. È socia fondatrice di Sette E Mezzo Studio con cui realizza Dieci secondi, primo cortometraggio da regista.

Goodbye Pig

  • Anno: 2024
  • Durata: 5' 39''
  • Genere: Cortometraggio ambientale/Drammatico
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Roberta Palmieri