‘The Walking Dead 11’ . Tutto pronto per il gran finale
Dal 3 ottobre, disponibili su Disney+, gli ultimi 8 episodi di The Walking Dead 11, nei quali tutti i nodi verranno al pettine e si tireranno le somme di una storia cominciata ben 12 anni fa. Daryl e Carol, insieme a Negan e Judith, avranno il compito di accompagnare il pubblico in quest'avventura finale e salutarlo come si deve.
Disponibile dal 3 ottobre 2022 su Disney+, la terza e ultima parte di The Walking Dead 11 chiude una storia iniziata nel lontano 2010. Tra i protagonisti di questo capitolo finale, troviamo Jeffrey Dean Morgan, Lauren Cohan e, ovviamente, i veterani Melissa McBride e Norman Reedus.
Le aspettative sono altissime, così come la difficoltà nel riprendere tutti i fili del discorso e dare loro una fine degna. Certo è che il vuoto sarà incolmabile, una volta finita la serie. Ma la compagnia e le emozioni, regalateci in questi anni, resteranno negli annali del piccolo schermo.
In attesa di giungere alla resa dei conti, Carol (McBride) ha stretto un accordo con la Governatrice, Pamela (Laila Robins), per permettere a Daryl (Reedus) e agli altri di portare avanti i loro piani. Abbandonare il Commonwealth e svelare i segreti che si nascondono dietro l’organizzazione richiede tempo, impegno e, soprattutto, molta cautela.
Nel frattempo, ognuno cerca di collaborare come e con chi può, con la speranza di potersi, un giorno, ricongiungere ai propri cari e ritrovare una stabilità che sembra ormai completamente svanita.
Cerca la felicità ovunque tu possa trovarla e non scusarti mai di questo.
Ezekiel (Khary Payton) sceglie di restare, per dare una possibilità anche a coloro che non hanno colpe. Judith (Cailey Fleming), che incarna, suo malgrado, la voce della verità, è costretta a impugnare di nuovo la pistola del padre. Mercer (Michael James Shaw) chiarisce da che parte stare, e non è certamente quella del vice governatore Lance (Josh Hamilton).
Come è cambiato il nostro immaginario
Dopo dodici lunghi anni, anche The Walking Dead si avvia a prendere commiato dal suo affezionato pubblico. Nel corso delle stagioni, sono stati tanti e indelebili i momenti che hanno portato alla creazione di una fan base così solida e strutturata. Undici stagioni, per un totale di 177 episodi, hanno fatto sì che l’immaginario creato da Frank Darabont, Robert Kirkman, Tony Moore e Charlie Adlard – rispettivamente regista, autore e illustratori dei fumetti da cui la serie è tratta – entrasse nel bagaglio culturale di milioni di persone nel mondo.
Giunta al gran finale, l’undicesima stagione si compone di ben 24 episodi, ed è stata suddivisa in tre parti da otto episodi l’una. Questo per rispondere, forse, al timore di un separazione necessaria, ma comunque dolorosa. Non a caso, guardandosi un po’ intorno, proliferano progetti ispirati a The Walking Dead, comprese attrazioni a tema, come la horror house permanente di Mirabilandia.
The Walking Dead 11 | I punti di forza
La forza di un simile prodotto deriva da vari fattori, a partire da una base letteraria che più suggestiva e ammaliante non si potrebbe. La resa sullo schermo non la tradisce mai. Anzi ne sottolinea la potenza narrativa, andando a mettere in risalto ciò che l’immaginazione elabora solo attraverso le parole.
Luoghi come Alexandria, Hilltop e Terminus sono riconoscibili da caratteristiche specifiche, oltre a essere ormai diventate una pietra di paragone nella geografia del cinema horror. Negli ultimi otto episodi di The Walking Dead 11, vengono tutti citati, richiamando alla mente la storia, gli incontri e le gesta che hanno condotto i personaggi sin qui.
Quello che resta
Dopo un iniziale senso di straniamento e rigetto, l’alleanza tra Negan e Maggie diventa il fulcro attorno a cui ruota il capitolo conclusivo. Lui, divenuto celebre per la crudeltà e la mazza da baseball col filo spinato, ha ritrovato la sua umanità, anche grazie all’incontro con Annie (Medina Senghore). Lei si è fatta carico della leadership, ma il peso e la responsabilità delle perdite l’hanno trasformata in qualcuno che nemmeno lei stessa riconosce. L’unico affetto immutato è quello del figlio, Hershel (Kien Michael Spiller), per cui farebbe qualsiasi cosa e arriva addirittura a fidarsi di colui che le ha tolto l’amore della sua vita.
In The Walking Dead, i personaggi e le alleanze hanno subito continui cambiamenti. Motivo per cui alcuni di loro risultano, in un certo senso, snaturati e/o traditi rispetto al principio. Le trame si sono un po’ sfilacciate col passare del tempo; perciò è fondamentale considerare quali aspetti positivi perdurano.
Uno di questi è legato, appunto, al rapporto tra genitori e figli, che siano di sangue oppure “adottivi”. L’amore e il bisogno di proteggersi a vicenda spinge ad agire, divenendo così il vero motore della storia. Alla fine, tutto sembra riconducibile all’eredità che verrà lasciata ai posteri, ai messaggi e ai valori con i quali cresceranno.
Vuoi mettere in gioco le tue competenze di marketing e data analysis? Il tuo momento è adesso!
Candidati per entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi Drivers