Fast & Furious – Hobbs & Shaw è un progetto anomalo che fa parte della nota saga di Fast & Furious, lanciata per la prima volta nel 2001 come action a base di corse clandestine. Una saga che, via via, ha cambiato la sua forma, adattandosi ai tempi e trasformandosi in una serie cinematografica con una trama e un dinamismo più elaborato.
E questo spin-off incarna perfettamente questa evoluzione. In particolare questo film si concentra su due personaggi diventati fondamentali per lo sviluppo degli ultimi capitoli del franchise Universal: Luke Hobbs (Dwayne Johnson) uno dei nuovi co-protagonisti e Deckard “Deck” Shaw (Jason Statham), inizialmente antagonista che si trova in seguito a collaborare con la giustizia. In occasione dell’arrivo su Netflix del film diretto da David Leitch (John Wick, Bullet Train) ecco 5 validi motivi per guardarlo e non considerarlo meno rispetto agli altri titoli della saga.
Prima, però, la trama di Fast & Furious – Hobbs & Shaw
In seguito al loro primo scontro in Fast & Furious 7 del 2015, tra Hobbs (Johnson), mastodontico veterano del dipartimento di polizia statunitense Diplomatic Security Service, e Shaw (Statham), emarginato fuorilegge ed ex agente scelto dell’esercito inglese, c’è sempre stato un forte scambio di provocazioni e scontri nel tentativo di farsi fuori a vicenda. Ma quando Brixton (Idris Elba), un anarchico ciberneticamente e geneticamente potenziato, si trova in possesso di una minaccia biologica che potrebbe alterare il genere umano per sempre – ed ha la meglio contro una brillante ed impavida agente dell’MI6 (Vanessa Kirby, The Crown), nonché sorella di Shaw – i due acerrimi nemici dovranno unire le forze per annientare l’unico uomo che potrebbe dimostrarsi più duro di loro due.
1. 2 è il numero perfetto per Fast & Furious – Hobbs & Shaw
La serie di Fast & Furious ci ha abituato a un gruppo corale di protagonisti che, nel corso del tempo, sono cambiati o sono rimasti ben saldi sulla poltrona come Dom Toretto (Vin Diesel). Contrariamente al franchise Universal, Fast & Furious – Hobbs & Shaw si concentra su due personaggi, ma non si tratta solo di un semplice punto di vista. Sfruttando le opposizioni superficiali tra Hobbs e Shaw (il primo più rude e diretto, il secondo più raffinato e cervellotico), il lungometraggio è diviso in sezioni binarie. Quello che salta all’occhio è un racconto che sembra sostanzialmente composto di due parti: la prima quasi interamente territorio esclusivo di Shaw (la piovosa e malinconica Londra), nella seconda si fa largo il calore e la cordialità delle isole Samoa, luogo nativo di Hobbs.
2. Una trama totalmente indipendente
La trama raccontata in Hobbs & Shaw ha ben pochi collegamenti con la saga di Fast & Furious, oltre a condividere, ovviamente, i due personaggi centrali del racconto. La pellicola nasce inizialmente per soddisfare il desiderio di Universal di tenere lontano Dwayne Johnson da Vin Diesel in seguito ai loro leggendari scontri sul set. Di conseguenza, la produzione scelse di costruire un progetto staccato interamente dedicato a Hobbs corredato dalla presenza di Shaw, visto che il personaggio di Johnson era di gran lunga più popolare.
3. Brixton Lore, tra Robocop e Superman
L’antagonista di Hobbs & Shaw, il terrificante e indistruttibile Brixton Lore (che ha il volto di Idris Elba) è un personaggio totalmente estraneo alle vicende di Fast & Furious e racchiude, a livello esteriore ed intrinseco, due personaggi della cultura pop apparentemente diversi ovvero Robocop e Superman.
Il primo riferimento è palese, visto che anche Brixton ha incontrato la morte per mano di Shaw ed è rinato tecnologicamente grazie alla Eteon che l’ha trasformato in un ibrido uomo-macchina. Il collegamento con Superman, decisamente più audace, è frutto non solo dello stesso ego del cattivo che ama lui stesso definirsi un “Superman nero”, ma anche perché dotato di superforza, resistenza sovrumana e all’apparenza immortale. Questo villain, per quanto abbia delle caratteristiche in comune con la saga dove, soprattutto negli ultimi capitoli, la robotica, l’informatica e la costituzione di ordini mondiali sono all’ordine del giorno, ha una caratterizzazione ben precisa ed esclusiva che, nonostante sia un tantino macchiettistica e stereotipata, ha la sua coerenza stilistica.
4. Sviluppo di una nuova saga con Fast & Furious – Hobbs & Shaw
Nato un po’ per gioco, come una scommessa, il film è diventato qualcosa di più .++. Una scommessa quella di Universal Pictures talmente tanto riuscita che una delle scene dopo i titoli di coda è stata presa sul serio. In una sequenza in particolare, infatti, il simpatico agente della CIA Victor Loke (Ryan Reynolds) parla a Hobbs di una nuova minaccia virale in arrivo. Ecco che quindi, da semplice costola di Fast & Furious, il lungometraggio potrebbe diventare a tutti gli effetti l’apripista per una saga che va su binari completamente diversi, sempre se Dwayne “The Rock” Johnson si riuscirà a organizzare, visto e considerato che sembra già avere un’idea in mente per questo possibile sequel, attualmente in sviluppo.
5. La cultura samoana
Ultimo, ma non meno importante, elemento caratteristico di Hobbs & Shaw è la location degli ultimi 50 minuti: le isole Samoa. Per capire da dove esce fuori questo stato insulare dell’Oceania, bisogna riflettere su Dwayne Johnson. E sul fatto che non è solo il grande protagonista del titolo, ma è anche produttore del film. Questo legame profondo tra il wrestler e la sua creatura si suggella proprio con la rappresentazione, nella pellicola, del luogo natio dell’attore, le isole Samoa appunto che sono anche la terra natia di Hobbs.
‘Fast and Furious 9’ Dove siamo rimasti. Le trame e il cast dei precedenti capitoli