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Bifest

13 Bifest. Il bilancio

'Siamo una squadra fortissima' per citare un pugliese doc: Checco Zalone. Applauditissima conferenza di chiusura con il Presidente Emiliano, Felice Laudadio e Decaro, sindaco di Bari

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13 Bifest. Il bilancio.

Si è tenuta stamane la conferenza di chiusura del festival. Applauditissima alla presenza del il Presidente Emiliano, Felice Laudadio e il Sindaco di Bari e Apulia Film Commission

Citando al contrario la famosa frase di Stanislaw Jerzy Lec, “Il momento in cui si riconosce la propria mancanza di talento, è un lampo di genio”,  il talento del Bifest è tutto li da vedere.

Con o senza lampi, di un clima pazzerello che ha assediato Bari negli otto giorni della manifestazione in corso dal 25 marzo al 02 aprile 2022 alternando rovesci a vento a sprazzi di intenso sole.

Due parole sul Bifest. Storia e bilancio.

Il Bif&st – Bari International Film Festival è divenuto negli anni una delle attività culturali legate al cinema, di principale rilievo, non soltanto territoriale, ma anche nazionale e internazionale. Gli oltre 75.000 spettatori che ogni anno affollano anteprime, lezioni di cinema, workshop, eventi speciali e retrospettive hanno reso il festival uno degli eventi più attesi della stagione.

Tra gli ospiti passati per il Bif&st: Max Von Sydow, Mario Monicelli, Andrzej Wajda, Edgar Reitz, Paolo Sorrentino, Abbas Kiarostami, Francesco Rosi, Nanni Moretti, Andrei Konchalovski, Marco Bellocchio, Jacques Perrin e Michel Piccoli.

La conferenza stampa con varie presenze. A partire dal presidente di regione Michele Emiliano

E’ momento di bilanci e resoconti per il Bifest. Un’edizione di qualità con film per tutti i gusti, con attenzione ai temi sociali, musicali, letterari, di caratura internazionale con diverse anteprime anche mondiali. La stampa è stata molta, il pubblico presente assiduo, le presentazioni di libri super affollate a dimostrazione che dove c’è qualità il pubblico lo riconosce. E che pubblico quello di Bari: colto, amante del cinema, caloroso, attento.

La parola a Felice Laudadio, sensibile e visionario direttore del Bifest di Bari

Un successo caloroso del pubblico e l’affollamento delle sale nelle anteprime o nelle presentazioni dei libri sul cinema è tutto il grande mosaico che il Bifest rappresenta, con tanti momenti e interventi.

Il nostro è un festival della cultura. Non del cinema in senso stretto. Abbiamo riscontrato nei primi giorni una quantità inimmaginabile di presenze, di industria, di stampa e l’attenzione a vari campi di programmazione, dall’industria aerospaziale del primo giorno, all’ultimo nel film di Brizè su industria e lavoro, passando attraverso un premio Nobel e la sua conferenza, oltre a tutte le masterclasses con grandi nomi; uno su tutti Giuseppe Tornatore e il film Ennio, con la gente in coda dalle 6 di mattina e molti non sono riusciti ad entrare per il sold out totale.

Il budget di un milione di euro (iva inclusa) – prosegue Laudadio  – è poco comparato a certi festival simili che hanno due milioni di euro o a Venezia che ha ben 14milioni a disposizione. 

Il festival del cinema di Roma ha ad esempio un budget di 4 milioni che diventano, con 40 impiegati fissi annui, un totale di 7 milioni, a differenza del nostro che è stato tagliato di 200.000 euro. Abbiamo visto che è andato bene anche agli imprenditori e sponsors, perchè ogni euro investito ha una ricaduta di tre euro sul territorio.

Per gestire bene un festival è come per un film bisogna essere in tanti, uniti, fare un lavoro di squadra senza litigare.

A servizio di queste strategie parliamo quasi di un miracolo, fatto a distanza di pochi mesi da ottobre, l’ultima edizione abbiamo potuto garantire la manifestazione solo a fine febbraio.

In un mese è stato quasi un miracolo riuscire a portarlo a termine, poiché ci si era imbrigliati in pastoie burocratiche. Sono 42 anni che invento e organizzo festival -prosegue Laudadio, occorre programmare bene, con cura e per tempo. Ci vuole almeno un anno di tempo e se non cambiano impianto organizzativo, amministrativo è diffcile. Abbiamo grandi professionisti che hanno visto 500 film, dormendo 4 ore per notte.

Antonio Decaro, sindaco della città di Bari

I bar, i ristoranti, gli hotel hanno fatto un risultato importante per la città, (che ha come sindaco Antonio di Caro). Come padrone di casa della citta di Bari abbiamo coinvolto operatori culturali, associazioni, vetrine create a tema con la Apulia Film Commission.

Questo è un fermento che continuerà a vivere anche dopo il festival: ci sarà infatti una mostra su di arte contemporanea su Banksy. Tornerà l’opera lirica al Piccinni, il dj set, le testate giornalistiche regionali ne parleranno per tutto l’anno. La stagione si è aperta e dimostra un fermento, una città e comunità che vogliono tornare a vivere

Il Presidente Michele Emiliano dice: ‘Bifest nel bilancio? Siamo una squadra fortissima’ per citare un pugliese doc, Checco Zalone’. 

Un festival con un grande direttore artistico, Felice Laudadio. Ha il mio rispetto, con lui mi congratulo perché è riuscito ad attirare in puglia il panorama italiano e internazionale.

Vorrei ringraziare anche il sindaco Decaro per rendere la città sempre più attrattiva. Si attiva così un ricordo indelebile per gli ospiti che amano Bari e tornano con piacere. C’è stato anche il Fuori Bifest, in cui la città si veste di cinema. Connubio tra dentro e fuori, diventando più attrattiva anche per la stampa e per gli ospiti.

Per approfondire 

Il programma

bifest – tutto sul Festival

 

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Applauditissima conferenza di chiusura con il Presidente Emiliano, Felice Laudadio e il sindaco di Bari Decaro