Visto nelle sale cinematografiche italiane ad inizio 2022, approda in blu-ray, sotto il marchio Disney, The King’s man – Le origini. Ovvero il terzo capitolo della serie iniziata nel 2015 attraverso Kingsman: Secret Service, derivato dalla graphic novel The Secret Service di Mark Miller e Dave Gibbons. Ottimo capostipite cui ha fatto seguito due anni dopo il riuscito Kingsman – Il cerchio d’oro. Al timone di regia di questo terzo atto lo stesso Matthew Vaughn che, regista di Kick-Ass e X-Men – L’inizio, si era occupato dei primi due.
Un terzo atto che intende in verità essere un prequel delle frenetiche avventure di cui abbiamo visto protagonista del giovane Eggsy interpretato da Taron Egerton.
Giovane reso sofisticato agente segreto dalla spia gentiluomo Harry Hart, cui ha concesso per due volte anima e corpo Colin Firth. I Firth ed Egerton quindi assenti nelle circa due ore e dieci di visione Prima che aprono nell’Africa del 1902. Prima che ci si sposti a dodici anni più tardi per addentrarsi nei fatti che hanno portato alla genesi della prima agenzia di intelligence indipendente. All’ombra della Prima Guerra Mondiale, quando i peggiori tiranni e menti criminali della storia si riuniscono, appunto, per organizzare un conflitto bellico. Conflitto finalizzato a spazzare via milioni di vite e i cui artefici, appunto, devono essere assolutamente fermati.

Man mano che Ralph Fiennes veste i panni del pacifista Duca di Oxford e Harris Dickinson in quelli del figlio Conrad. Soltanto due elementi dell’ottimo cast di The King’s man – Le origini, comprendente anche Daniel Brühl nel ruolo del truffatore realmente esistito Erik Jan Hanussen. Senza contare Rhys Ifans impegnato ad incarnare Rasputin, protagonista inoltre di una lunga sequenza di duello. Indubbiamente la migliore insieme alla serrata fase conclusiva dell’operazione, che intende giocare molto sul contrasto fra gli aristocratici e i loro servitori.
Operazione la cui prima parte è riservata in maniera principale ai dialoghi, ma che non dimentica neppure un piuttosto violento confronto con i tedeschi.
Mentre viene ribadito ancora una volta che i modi definiscono l’uomo e che intuiamo di trovarci dinanzi ad un tassello completamente diverso dai due precedenti. In quanto, seppur non privo d’ironia, non manifestante i tipici stilemi del cinecomic trasudante trovate bizzarre. Con inaspettati colpi di scena e un’ultima sorpresa posta durante i titoli di coda. E cosa dire della sezione extra di questo disco in alta definizione? Abbiamo un making of diviso in sei parti, l’analisi della scena dello scontro all’arma bianca, il trailer originale e una featurette che celebra i soldati. Perché The King’s man – Le origini è un film contro la guerra, non contro i soldati.