Disponibile su Sky Atlantic, Temple 2 prosegue le vicende di Daniel Milton, il rinomato chirurgo interpretato da Mark Strong. La storia riprende esattamente da dove si era interrotta con la prima stagione, e riporta in scena i vecchi protagonisti, alle prese con nuove e sorprendenti situazioni.
Temple 2 | La trama
Dopo essere riuscito a trovare gli organi per salvare la moglie Beth (Catherine McCormack), Daniel deve decidere cosa raccontare alla donna e alla figlia Eve (Lily Newmark), ma non solo. A chi si domanda – compresa la polizia – che fine abbia fatto in tutti quei mesi in cui è scomparsa ed è stata data per morta, viene data una versione: Beth si sarebbe nascosta nella casa in campagna per trovare da sola una cura per se stessa.
Ha qualcosa da nascondere?

Ovviamente Daniel e, con lui, i “complici” Anna (Carice van Houten) e Lee (Daniel Mays), sanno benissimo come sono andate le cose. Nel frattempo, però, hanno dovuto dire addio alla clinica nascosta e ai loro pazienti. Se non che, una di loro, privata in segreto di un rene, si presenta a chiedere il risarcimento che le spetta. Ma reperire in poche ore una somma come 50.000 sterline non sarà un’impresa troppo semplice…
Menzogne e segreti quali fil rouge dello show
Il medical thriller targato Sky Original, basato sulla serie norvegese Valkyrien, mantiene molto alto il livello. Sia dal punto di vista produttivo, che da quello artistico. La scrittura di Temple è affilata e avvincente: lo spettatore resta inchiodato alla poltrona, mentre sullo schermo i personaggi cercano di barcamenarsi tra i piani che hanno (talvolta maldestramente) messo su.
Il fil rouge di questa seconda stagione potrebbero benissimo essere le menzogne e i segreti. Ma, rispetto all’inizio, ora Daniel deve fare i conti con lo svelamento di molti di essi. L’aver a lungo convissuto con tutto un background, fatto di sotterfugi, ha inevitabilmente cambiato lui e chi lo ha aiutato. Le azioni compiute condizionano gli atteggiamenti e scombinano gli equilibri. Inoltre diventa sempre più complicato tenere in piedi le “impalcature di bugie” costruite, soprattutto perché coinvolgono troppi soggetti.
Temple 2 | Tra colpi di scena e colpi di testa
In un simile contesto, il pubblico e il protagonista sono appaiati. Nessuno dei due sa cosa accadrà, e qui sta il bello. Il chirurgo ha tirato troppo la corda, andando incoscentemente e irriversibilmente a finire dalla parte del crimine. Superare il confine della legalità è stata una decisione necessaria, forse troppo poco sofferta. Ma non tardano ad arrivare gli effetti.

Una volta che ci si è sporcati le mani, pulirle non è più un’opzione. Il discorso appare ben evidente da subito: l’entrata in scena di una figura quale Gubby (Rhys Ifans), scagnozzo senza scrupoli, detta il tono e spiana la strada dell’illegalità a Daniel. Costretto a restare in gioco, al fine di salvare il salvabile, l’uomo finisce in un giro alquanto pericoloso.
Nel frattempo si ritrova solo in questo intrico di situazioni. Lee si avvicina infatti a Eve, sostenendo la sua campagna ambientalista e rischiando guai con la legge. Anna decide di riprendere la ricerca sulla Lancaster – la malattia che affliggeva Beth – nella clinica sotterranea, decisa a non far finire nel dimenticatoio il suo effettivo contributo e confidando nell’aiuto di Daniel.
Credi che, quando non ci sei, noi non esistiamo?
Il quadro di Temple 2 si compone di numerosi tasselli, uno più viscoso e cupo degli altri, così da ammaliare e catturare il pubblico. Risucchiati in questo vortice di inganni, malavita e flebili speranze, partecipiamo alle vicende di Daniel. Che, va detto, resta uno dei personaggi più affascinanti e ambigui del piccolo schermo degli ultimi tempi.
*Sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.