Dexter New Blood: la recensione della serie di Sky Atlantic

Dexter New Blood è la nuova serie dedicata al serial killer interpretato da Michael J. Hall (dopo le otto stagioni andate in onda dal 2006 al 2016 con 96 episodi) e ispirata ai romanzi di Jeff Lindsay: dieci episodi su Sky Atlantic dal 10 novembre (e dal 7 su Showtime).

La Trama

Circa dieci anni dopo il finale della serie originale, Dexter Morgan si è trasferito nella piccola città di Iron Lake, nello stato di New York, nascondendo la sua identità sotto il nome di un negozianet, Jim Lindsay. Ha una relazione con Angela Bishop, il capo della polizia della città, e ha represso i suoi impulsi di serial killer, ma una serie di avvenimenti farà ricomparire “l’oscuro passeggero” dentro di lui.

La recensione

Se Marta Kauffman e David Crane hanno scelto per Friends la via del reality, e Darren Starr (con Candance Bushnell) gioca con l’atmosfera da cult di lusso creatasi intorno a Just Like That, sequel delle otto stagioni di Sex & The City, Dexter Morgan, il personaggio di Michael J. Hall, torna con otto episodi su Sky Atlantic che semplicemente continuano la storia interrotta dieci anni fa. Poche parole, fatti concreti: un po’ proprio come il protagonista, che in Dexter New Blood è rintanato in paesaggi ghiacciati a spaccare legna e vendere armi. Ma l’Oscuro Passeggero può essere semplicemente andato via?

Pur discontandosi dal suo cugino letterario, il killer interpretato da Hall (che sembra non essere invecchiato di un giorno) nelle otto stagioni era riuscito a trovare una sua precisa dimensione, non senza qualche sbandamento narrativo in mezzo, ma sempre con risultati altissimi.

Un personaggio oscuro con dentro un abisso profondo e spaventoso, nel 2006, data di inizio della prima stagione fortemente destabilizzante, ha bisogno di approfondimenti non da poco e di essere immerso in una visione morale del -suo- mondo ben chiara e delineata: tutte caratteristiche che si ritrovavano nella scrittura brillante, densa, decisa e sottile dei suoi 96 episodi.

New Blood cambia le carte in tavola, ma solo dal punto di vista geografico: dal sole abbagliante di Miami alla neve di Iron Lake ci si acceca ugualmente, e non è facile perdersi o smarrire la strada. I dialoghi e il conflitto interno tra pulsioni e codici sociali sono sempre in bella vista, con i personaggi raccontati attraverso le loro parole e azioni: così come è presente la carta vincente del serial, ovvero la visione di un mondo distorto, ma non poi tanto, offerta allo spettatore/voyeur che si trova a viaggiare nella mente e nel corpo di un assassino, per condividerne pulsioni e motivazioni insieme al suo conflitto eterno, ispirato a un concetto collegato alla giustizia superiore del codice di Harry su cui Dexter continua a basare la sua esistenza.

Dexter New Blood allora passa con riserva il giudizio, cresciuto e distorto a dismisura dalle attese create da un serial che ha scritto una pagina importante di storia della tv: ci sono i cambiamenti necessari per non creare uno show fotocopia, mentre rimangono le caratteristiche stilistiche e di sceneggiatura che servono a non rendere pericolosamente ovvia la storia di un killer.

Chi lo ha -giustamente- amato, sa che Dexter è finito, anzi doveva finire con l’ultimo episodio del 2013: con la sua vita sospesa, la morte sospesa, la sua interiorità martoriata dalle ferite che il mondo gli ha inflitto fin da bambino. Con quello sguardo in macchina carico di emotività come solo Hall sa(peva?) fare, senza riuscire a comunicare nulla verbalmente così come il suo personaggio non sapeva esprimere il suo dolore o la sua gioia, muto. Ma pieno.

Un epilogo asettico ma intenso, che forse ha lasciato lo spettatore con l’ansia di vedere cosa succedeva dopo, ma sul ciglio di quel burrone che soffia venti di emozioni e promette di tutto.

La visione vintage di un episodio a settimana, che dopo anni di forsennato binge watching ha trovato uno stop probabilmente legittimo con le nuove regole imposte prima da Disney Plus, certo non aiuta a capire il progetto complessivo: gli spunti ci sono e le suggestioni anche, ma i 50 minuti della prima puntata rilasciata su Sky non mostrano segni notevoli di variazioni interessanti. Certo è che riproporre oggi, in piena bufera politically correct, un personaggio ambiguo e oscuro come Dexter Morgan è rischiosissimo: ma staremo a vedere come si evolverà Dexter New Blood